Il pediatra nella visita ha riscontrato la mancanza del testicolo sinistro nello scroto
Buona sera
io ho un bambino di 2 mesi, il pediatra nella visita ha riscontrato la mancanza del testicolo sinistro nello scroto. Dice di non sentirlo al tatto e che potrebbe trovarsi nella cavità addominale e che in quel caso bisognerà pensatre ad un intervento chirurgico perchè difficilmente scenderà da solo.
Ho letto vari articoli sull'argomento e vorrei sapere se la cura ormonale può risolvere il problema senza intervenire.
Vorrei inoltre sapere se l'intervento si può fare in un qualsiasi momento (anche subito) o se ci sono dei tempi minimi o massimi ai quali fare riferimento.
Grazie
io ho un bambino di 2 mesi, il pediatra nella visita ha riscontrato la mancanza del testicolo sinistro nello scroto. Dice di non sentirlo al tatto e che potrebbe trovarsi nella cavità addominale e che in quel caso bisognerà pensatre ad un intervento chirurgico perchè difficilmente scenderà da solo.
Ho letto vari articoli sull'argomento e vorrei sapere se la cura ormonale può risolvere il problema senza intervenire.
Vorrei inoltre sapere se l'intervento si può fare in un qualsiasi momento (anche subito) o se ci sono dei tempi minimi o massimi ai quali fare riferimento.
Grazie
[#1]
Cara lettrice ,
l'ultima parola spetta al suo pediatra ma, fatta anche una attenta valutazione andrologica, generalmente si osserva la situazione durante il primo anno di vita. In questo periodo di tempo generalmente si sistemano da "soli" circa due bambini su tre. Cioè un testicolo ritenuto si presenta nel 3% dei bimbi nati vivi e dopo un anno solo l'1% ha ancora il testicolo ritenuto . E' in questo caso che, entro il secondo anno di vita, bisogna correggere la situazione anatomica non normale o attraverso un trattamento farmacologico od un intervento chirurgico.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
l'ultima parola spetta al suo pediatra ma, fatta anche una attenta valutazione andrologica, generalmente si osserva la situazione durante il primo anno di vita. In questo periodo di tempo generalmente si sistemano da "soli" circa due bambini su tre. Cioè un testicolo ritenuto si presenta nel 3% dei bimbi nati vivi e dopo un anno solo l'1% ha ancora il testicolo ritenuto . E' in questo caso che, entro il secondo anno di vita, bisogna correggere la situazione anatomica non normale o attraverso un trattamento farmacologico od un intervento chirurgico.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Caro lettore,
secondo i dati più recenti un testicolo che non sia riportato nello scroto entro il primo anno di vita sarebbe destinato ad andare incontro ad alterazioni tali da poter diturbare la produzione di spermatozoi.
Cerchi di avere un parere da un chirurgo pediatra in una struttura "importante" ( Trento-Verona)
cari saluti
secondo i dati più recenti un testicolo che non sia riportato nello scroto entro il primo anno di vita sarebbe destinato ad andare incontro ad alterazioni tali da poter diturbare la produzione di spermatozoi.
Cerchi di avere un parere da un chirurgo pediatra in una struttura "importante" ( Trento-Verona)
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Cara lettrice,
come vede i dati clinici e le strategie terapeutiche per correggere questo importante problema anatomico in età pediatrica non hanno ancora raggiunto un accordo unanime però , soprattutto in questa sede noi dobbiamo per semplicità e correttezza riportare i dati, possibilmente di sintesi, che ci giungono dalla letteratura internazionale non quelli del nostro amico che fa così e si trova bene. Per semplificare il mio discorso rimando lei ed il collega Pozza alle Linee Guida dell'European Association of Urology 2008 da poco pubblicate e che forse il collega non ha ancora ricevuto. Al capitolo "Cryptorchidism" alla voce "Treatment" si dice : "Se un testicolo non è disceso all'età di 1 anno non vi sono "benefit" ulteriori ad aspettare una sua discesa spontanea. Per prevenire eventuali danni istologici , il trattamento dovrebbe essere intrapreso e terminato tra i 12 ed i 18 mesi di vita. Alla fine ,sempre di questo capitolo ci viene dato un altro dato di sintesi interessante e cioè che:" L'evidenza suggerisce che i trattamenti ormonali sia prima che dopo un eventuale procedura chirurgica possono aver effetti positivi sulla fertilità futura del paziente." Detto questo poi evidentemente rimando il giudizio clinico finale al team medico che penso stia già seguendo suo figlio. Ripeto solo una valutazione clinica diretta in presenza di un problema clinico così delicato e particolare permette poi di scegliere la strategia terapeutica più corretta e mirata.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
come vede i dati clinici e le strategie terapeutiche per correggere questo importante problema anatomico in età pediatrica non hanno ancora raggiunto un accordo unanime però , soprattutto in questa sede noi dobbiamo per semplicità e correttezza riportare i dati, possibilmente di sintesi, che ci giungono dalla letteratura internazionale non quelli del nostro amico che fa così e si trova bene. Per semplificare il mio discorso rimando lei ed il collega Pozza alle Linee Guida dell'European Association of Urology 2008 da poco pubblicate e che forse il collega non ha ancora ricevuto. Al capitolo "Cryptorchidism" alla voce "Treatment" si dice : "Se un testicolo non è disceso all'età di 1 anno non vi sono "benefit" ulteriori ad aspettare una sua discesa spontanea. Per prevenire eventuali danni istologici , il trattamento dovrebbe essere intrapreso e terminato tra i 12 ed i 18 mesi di vita. Alla fine ,sempre di questo capitolo ci viene dato un altro dato di sintesi interessante e cioè che:" L'evidenza suggerisce che i trattamenti ormonali sia prima che dopo un eventuale procedura chirurgica possono aver effetti positivi sulla fertilità futura del paziente." Detto questo poi evidentemente rimando il giudizio clinico finale al team medico che penso stia già seguendo suo figlio. Ripeto solo una valutazione clinica diretta in presenza di un problema clinico così delicato e particolare permette poi di scegliere la strategia terapeutica più corretta e mirata.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 22/06/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.