Mi reco dall'urologo che alla visita mi evidenzia una prostatite

Buonasera, vorrei chiedere lumi su quanto vado a descrivere: nel mese di giugno corro al pronto soccorso per continua minzione e bruciore, mi viene diagnosticata un uretrite mi prescrivono del cistalgan e del ciproxin (che ho dovuto sospendere perchè mi faceva male e sostituirlo con altro antibiotico). Il bruciore persiste, faccio le analisi di routine compreso spermiogramma, urino cultura e analisi delle feci, tutte negative solo diverse colonie di ossiuri e una lieve carica batterica nell'urina. Mi reco dall'urologo che alla visita mi evidenzia una prostatite (già avuta nel 2010) e mi prescrive compresse di saba, supposte di topster e un antibiotico da concordare con il medico curante; dopo due settimane il disturbo era passato solo ogni tanto alla minzione avvertivo del bruciore. I sintomi sono ricomparsi nei primi di ottobre, ripeto le analisi, tutto a posto, solo che il mio medico curante aggiunge 3 tamponi uretrali, da uno di questo si evince una moderata presenza di streptococco, e carica batterica nell'urina, mi prescrive prima una cura di bactrim, che mi allieva subito i sintomi e poi mi manda di nuovo a controllo dall'urologo, nel frattempo mia moglie fa dei controlli e risultano delle spore di candida. Cambio urologo, che dopo aver ascoltato tutta la mia storia, mi visita e dice che la prostata al tatto e tutto ok, mi fa un'ecografia pubica dove si evince un'infiammazione alle vescicole, mi prescrive solidex (mi hanno fatto male anche questi capogiri e sensazione di svenimento) e curoxin punture, con queste punture vado subito meglio, ma ora da ieri, dopo aver esagerato nel mangiare, mi sono ritornati i problemi (dimenticavo durante i bruciori, il glande/meato risulta all'estremità chiaro mentre verso la pelle del pene arrossato), non so più cosa fare, cambio urologo? (sarebbe il terzo) Non saprei. Mi stanno venendo tanti pensieri negativi, sono molto ipocondriaco, ogni settimana vado dal mio medico curante. Da aggiungere che dopo un rapporto con mia moglie sembra che i sintomi si attenuino. E' ancora la prostatite? Devo ripetere la cura? Grazie per il tempo concessomi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Gentile Signore,
che la prostatite sia difficile da curare è fuor di dubbio, ma cambiare continuamente specialista è il miglior modo per complicare ulteriormente le cose. Nessuno di noi possiede la bacchetta magica in grado di guarirla, ognuno si regola un po' in base alle proprie abitudini ed esperienza personale che è ovviamente tentato di applicare indipendentemente dalle cure intraprese in precedenza da altri Colleghi. Il protrarsi di terapie antibiotiche rischia di diventare controproducente, soprattutto per le profonde alterazioni che possono causare alla flora batterica intestinale. Nel suo caso, non abbiamo mai avuto la riprova che la sua prostatite sia causata da batteri, la "moderata presenza di streptococco" era certamente dovuta ad una contaminazione esterna. Il fatto che bastino degli stravizi alimentari per accentuare i disturbi fa invece propendere per una situazione di prostatite cronica con congestione locale. Il farmaco cui lei pare intollerante è verosimilmente la silodosina (Sylodix e non solidex). A distanza è impossibile dire molto di più, unicamente le raccomandiamo di non cambiare ulteriormente lo specialista di riferimento, a patto che con questo lei riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Inoltre, più che degli antibiotici, le prostatiti si giovano della stretta osservanza di tutti i consigli relativi allo stile di vita (alimentazione, idratazione, attività fisica, attività sessuale, funzione intestinale) di cui potrà trovare facilmente traccia anche su questo stesso sito.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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