Intervento TURP per ipb
Ho deciso e programmato, in sintonia coll'urologo, di sottopormi ad intervento chirurgico mediante TURP per IPB. Sono determinato nonostante l'agitazione interiore.Mi sono spesso rivolto a Voi, cari dottori e amici di medicitalia,e, anche adesso, vorrei sentire la vostra voce professionale e umana su tale intervento.Grazie comunque.
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Gentile Signore,
la elettroresezione endoscopica (TURP) è stata per decenni l'intervento standard per l'ingrossamento prostatico di medie dimensioni. Intervento tecnicamente non semplicissimo, ma se eseguito da un operatore discretamente esperto, in grado di dare ottimi e durevoli risultati. Complicazione più comune il sanguinamento, raramente pericoloso comnque, la necesità di mantenere un catetere per un minimo di 48 ore il che porta mediamente la degenza ospedaliera a 4-5 giorni. In questi anni stiamo vivendo la transizione graduale verso tecniche differenti che utilizzano vari tipi di laser, cui lei ha fatto cenno in un suo precedente quesito. L'efficacia "idraulica" di questi interventi è identica alla TURP, il sanguinamento è invece ridotto od addirittura assente (laser verde), il catetere viene generalmente mantenuto per poche ore, con dimissioni generalmente il giorno successivo all'intervento. Ovviamente non tutti gli operatori dispongono oggi dell'apparecchiatura e della competenza necessaria per questi interventi, anche se la diffusione sta diventando sempre più capillare. Come in tutti gli interventi che, mediante tecniche diverse, pervengono a risultati simili, per il paziente - piuttosto che inseguire le tecnologie più alla moda - è importante affidarsi ad uno specialista con il quale si sia instaurato un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Saluti
la elettroresezione endoscopica (TURP) è stata per decenni l'intervento standard per l'ingrossamento prostatico di medie dimensioni. Intervento tecnicamente non semplicissimo, ma se eseguito da un operatore discretamente esperto, in grado di dare ottimi e durevoli risultati. Complicazione più comune il sanguinamento, raramente pericoloso comnque, la necesità di mantenere un catetere per un minimo di 48 ore il che porta mediamente la degenza ospedaliera a 4-5 giorni. In questi anni stiamo vivendo la transizione graduale verso tecniche differenti che utilizzano vari tipi di laser, cui lei ha fatto cenno in un suo precedente quesito. L'efficacia "idraulica" di questi interventi è identica alla TURP, il sanguinamento è invece ridotto od addirittura assente (laser verde), il catetere viene generalmente mantenuto per poche ore, con dimissioni generalmente il giorno successivo all'intervento. Ovviamente non tutti gli operatori dispongono oggi dell'apparecchiatura e della competenza necessaria per questi interventi, anche se la diffusione sta diventando sempre più capillare. Come in tutti gli interventi che, mediante tecniche diverse, pervengono a risultati simili, per il paziente - piuttosto che inseguire le tecnologie più alla moda - è importante affidarsi ad uno specialista con il quale si sia instaurato un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 01/12/2013.
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