Emografia prostatica
Egr. Dottori buonasera.Sono stato a fare un emografia vescico prostatica sovrapubica e sulla risposta c'erà un particolare poco chiaro e cioè era scritto Sono presenti alcune sottili calcificazioni periuretali.Il medico e l'urologo mi hanno riferito che in genere è una condizione del tutto normale che riportano gli uomini e di stare tranquillo e di non fare nessuna cura.Chiedo un vostro gentile parere in merito a questa loro risposta .Grazie
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Gentile Signore,
le confermiamo che queste calcificazioni non hanno alcun significato e non devono destare preoccupazione. Si tratta perlopiù delle tracce di modeste infiammazioni locali presentatisi in un tempo indefinito e verosimilmente decorse senza alcun disturbo apparente.
Saluti
le confermiamo che queste calcificazioni non hanno alcun significato e non devono destare preoccupazione. Si tratta perlopiù delle tracce di modeste infiammazioni locali presentatisi in un tempo indefinito e verosimilmente decorse senza alcun disturbo apparente.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Dr. Paolo Piana
Urologo
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Gentile Signore,
è ormai noto che la quantità di calcio presente nell'acqua non influenza in alcun modo la formazione di calcoli delle vie urinarie. Questo nonostante in Italia la pubblicità continui ad insistere sui pregi del "basso residuo fisso". Peraltro, le calcificazioni prostatiche hanno tutt'altra origine e non hanno praticamente nulla a che vedere con i calcoli veri e propri. Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo, nel quale l'argomento viene adeguatamente approfondito:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
è ormai noto che la quantità di calcio presente nell'acqua non influenza in alcun modo la formazione di calcoli delle vie urinarie. Questo nonostante in Italia la pubblicità continui ad insistere sui pregi del "basso residuo fisso". Peraltro, le calcificazioni prostatiche hanno tutt'altra origine e non hanno praticamente nulla a che vedere con i calcoli veri e propri. Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo, nel quale l'argomento viene adeguatamente approfondito:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 27/11/2013.
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