Prostatite abatterica
salve,sono qui per un consulto da persona molto stanca di avere continuamente questo disturbo.. e da circa un anno che è iniziato questo "incubo".. a ottobre dello scorso anno mi accorsi che avevo delle perdite ogni volta che finivo di fare pipi',nel rivestirmi sentivo sempre che perdevo delle gocce.. sono stato dal primo urologo che mi disse che era un inizio di prostatite e che comunque non avendo altri sintomi mi lasciò da fare degli esami,un tampone endouretrale ed esami delle urine e dopo questo iniziare una cura di topster in supposte per 10 giorni a giorni alterni e ciproxin 500 per altri 10gg ..avendo fatto gli esami e non avendo riscontrato niente di anomalo iniziai a fare questa cura dai risultati nulli.. quindi mi prescrisse un altro esame,un ecografia transrettale che evidenzio una prostata infiammata,tornai da lui e mi segnò dei nuovi antibiotici che purtroppo passato cosi tanto tempo non ne ricordo il nome,continuavo a chiedergli che senso avessero gli antibiotici se negli esami non risultava nessun batterio,ma lui insistette per farmeli prendere..con risultati nulli anche in questo caso,la mia fiducia per questo medico andò scemando quindi dcisi di cambiare urologo sempre e solo avendo dei problemi di sgocciolamento e mi accorsi di un ipersensibilità al glande..spiegando la situazione al mio "nuovo" urologo mi mandò a fare nuovamente il tampone endouretrale e spermiocultura..risultati negativi e mi lascio nuovamente una cura di topster in supposte e 10 gg di antibiotici..a fine di questi avrei dovuto fare un uroflussometria..finita la cura con risultati ancora nulli feci l'uroflussometria,tutto apposto,niente di anomalo..allora si decise a lasciarmi una nuova cura a base di integratori e cortisone.. il citrak,1 bustina la mattina per 1 mese,l'uriston,1 bustina la sera per un mese e l'omnic,1 la sera dopo cena per 3 sett..e medrol da 16mg.. ho fatto questa cura alla lettera senza i rusultati sperati.. ma poco tempo dopo,dopo un rapporto con la mia ragazza iniziai ad avere un forte dolore in fondo al pene e subito di conseguenza sotto i testicoli (tra i testicoli e l'ano) ,informai il mio urologo e preso atto che la mia era una prostatite abatterica mi prescrisse un integtatore a base di serenoa repens,ma pochi gg dopo iniziai ad avere forte nausea e dolore di stomaco e informandolo smisi di farla..ma pochi giorni dopo,dopo un rapporto iniziai ad avere dolore al retto con difficoltà a stare seduto e fastidio a camminare,spaventato mi feci fare subito un eco transrettale e risulto prostata infiammata ma non ingrossata..portai il tutto al mio urologo e mi disse di fare nuovamente il topster in supposte x 10 gg e il feldene 20mg in supposte x 6 gg allegandolo a l'integratore deprox.. con il topster nessun effetto collaterale.. dopo 2 giorni di feldene soliti dolori di pancia e di stomaco..mi consiglia di continuare solo il deprox e ora nuova cura.. topster.. ma in schiuma rettale e un nuovo integratore.. io non so più cosa fare..
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Gentile lettore,
si ricordi che , quando sono presenti queste infiammazioni della prostata, oltre agli antibiotici e i corticosteroidei, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale come:
1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;
8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Infine, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
si ricordi che , quando sono presenti queste infiammazioni della prostata, oltre agli antibiotici e i corticosteroidei, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale come:
1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;
8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Infine, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,
https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.5k visite dal 27/11/2013.
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