Paura in seguito a uretrotomia ragazzo 23 anni
Gentili dottori vi scrivo in merito ad un problema che è iniziato circa un anno fa. Mi sono accorto di dover andare spesso in bagno ad urinare. Ogni volta che mi sdraiavo sentivo come se dell'urina fosse rimasta all'interno del pene e mi alzavo per andare a svuotare. Il mio medico di fiducia mi aveva detto che mi sentivo così a causa di un fattore psicologico dato che era un periodo in cui dovevo affrontare degli esami, in effetti più ci pensavo e più sentivo il bisogno di andarci. Il problema è continuato per tanto tempo fino a che ho prenotato una visita urologica e mi è stata data una terapia per prostatite, cioè chimono antibiotico e prostil forte ma non mi è servito a nulla. In seguito ho rifatto una visita urologica e lo specialista mi ha fatto fare uroflussometria. Riporto alcuni dati :tempo di attesa 20,10. flusso massimo 9,6, flusso medio 4,5, tempo al flusso max 32,60, tempo fra il 5 e 95 % 42,60, tempo di flusso 50,90, tempo di discesa 14,00, tempo di svuotamento 50,95, tempo al flusso max 136 ml, volume svuotato 229 ml, flusso massimo corretto 0,4, accelerazione 0,29, massima velocità di contrazione 1,7, volume residuo 500 ml. Quindi secondo il medico solo con questo esame mi è stato diagnosticato stenosi uretrale. Sono stato sottoposto a intervento e mi hanno messo il catetere per tutta la notte e ho avuto forti bruciori e sanguinamento . L'indomani sono tornati i medici e mi hanno detto che questo intervento non è servito a molto perchè non avevo stenosi ,ma avevo il collo vescicale più alto, probabilmente congenito quindi dovevo essere operato mediante laser, ma dato che ho 23 anni è sconsigliato per rischi di infertilità. Sono stato dimesso dopo ecografia vescicale eseguita iniettando soluzione attraverso catetere e mi è stato consigliato di tenere il catetere per due mesi a casa prendendo levofloxacina 500 mg antibiotico x 5gg e xatral 10 mg 1 compressa la sera prima di coricarsi e ritornare tra due mesi. il problema è che per motivi di lavoro non posso tenere il catetere e l'ho fatto togliere anche perchè mi dava potente dolore. Sono tornato a casa e ho avuto bruciori e ho fatto urina con tanto sangue e grumi tipo croste, adesso vado continuamente in bagno ad urinare e sento come un peso, se bevo tanto urino normalmente e l'urina appare bianca. la mattina o quando mi sforzo sento come se avessi dell'aria in vescica e detriti che si muovono. è normale dato che sono stato operato per uretrotomia 2 gg fa oppure devo ricorrere per forza a catetere? spero che si risolva, sono molto ansioso e urino tantissime volte, è normale dato che prendo da 2 gg xatral e antibiotico? Ripeto che mi era stato consigliato catetere, lo devo rimettere x forza anche se fa molto male? Io ne farei a meno. Il sangue è molto meno adesso che è secondo giorno però sento come se avessi detriti che si muovono. Passerà anche senza catetere? Mi è venuta ansia terribile e sento di dover andare a fare pipì pur non facendo niente
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Gentile Giovanotto,
cercando di interpretare la sua descrizione, ci aredi capire che si sia trattato solo di una endoscopia diagnostica, che ha individuato una situazione di ostruzione a livello del collo vescicale. Alla sua età si tratta di una sorta di di malformazione congenita, una riidità anomala di una struttura che invece dovrebbe essere molto compiacente. I nostri Colleghi le avranno certamente spiegato il perché non si eseguono volentieri interventi correttivi in soggetti giovani (se non in casi molto gravi), pertanto su questo non ci dilunghiamo. Piuttosto, non ci è chiaro il perché le è stato consigliato di mantenere il catetere per un tempo così lungo, cosa che certamente non è abituale dopo una "semplice" indagine endoscopica diagnostica. Probabilmente c'é qualcosa che ci sfugge, ma d'altronde solo chi ha eseguito materialmente l'indagine è in grado di giudicare in modo appropriato. D'altro canto, i disturbi che lei ci riferisce sono più che giustificabili in una situazione come la sua, in cui il trauma del passaggio dello strumento endoscopico si somma con una situazione anatomica già poco compiacente. In linea di massima, si tratta comunque di disturbi destinati a stabilizzarsi nell'arco di 7-10 giorni. La terapia aiuta fino ad un certo punto, il più è svolto dal tempo che passa. Le raccomandiamo comunque di mantenersi in stretto contatto con il nostro Collega che la sta seguendo, che certamente conosce il suo caso meglio di quanto possiamo farlo noi a distanza.
Saluti
cercando di interpretare la sua descrizione, ci aredi capire che si sia trattato solo di una endoscopia diagnostica, che ha individuato una situazione di ostruzione a livello del collo vescicale. Alla sua età si tratta di una sorta di di malformazione congenita, una riidità anomala di una struttura che invece dovrebbe essere molto compiacente. I nostri Colleghi le avranno certamente spiegato il perché non si eseguono volentieri interventi correttivi in soggetti giovani (se non in casi molto gravi), pertanto su questo non ci dilunghiamo. Piuttosto, non ci è chiaro il perché le è stato consigliato di mantenere il catetere per un tempo così lungo, cosa che certamente non è abituale dopo una "semplice" indagine endoscopica diagnostica. Probabilmente c'é qualcosa che ci sfugge, ma d'altronde solo chi ha eseguito materialmente l'indagine è in grado di giudicare in modo appropriato. D'altro canto, i disturbi che lei ci riferisce sono più che giustificabili in una situazione come la sua, in cui il trauma del passaggio dello strumento endoscopico si somma con una situazione anatomica già poco compiacente. In linea di massima, si tratta comunque di disturbi destinati a stabilizzarsi nell'arco di 7-10 giorni. La terapia aiuta fino ad un certo punto, il più è svolto dal tempo che passa. Le raccomandiamo comunque di mantenersi in stretto contatto con il nostro Collega che la sta seguendo, che certamente conosce il suo caso meglio di quanto possiamo farlo noi a distanza.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore , la ringrazio per la celere risposta, nemmeno io conosco il motivo per cui mi hanno detto di tenere così tanto tempo il catetere. Sul foglio di dimissioni hanno scritto intervento di meatomia interna con procedura di cateterismo vescicale, decorso regolare e come farmaci kocefan 1g 1 fiala die , toradol fiala al bisogno. Come consigli terapeutici lo xatral 10 mg 1 compressa la sera prima di coricarsi e levofloxacina 500 mg 1 compressa dopo pranzo per 5 gg. I miei sintomi sono :sensazione di pesantezza sopra il pene, necessità di urinare spesso e sentire aria in vescica con sensazione di detriti interna come se avessi ancora crosticine da espellere, ma siamo al terzo giorno post intervento. Devo rimettere per forza il catetere? Inoltre urino in continuazione con getto filiforme, ma adesso e via via più bianca l'urina. Poi comunque penso che siano questi medicinali a farmi sentire male, svegliandomi nel bel mezzo della notte con ansia e tachicardia, sogni strani e stanotte ho ritrovato dello sperma nelle mutande. In particolare però è lo xatral o la levofloxacina a farmi stare male?
[#3]
Gentile Giovanotto,
dalle sue parole ci pare che le cose stiano volgendo ad una graduale stabilizzazione, come era da attendersi. Dal punto di vista di un corretto rapporto medico-paziente, lei dovrebbe però avvertire i nostri Colleghi di non aver ottemperato alla loro prescrizione ed aver rimosso il catetere anzitempo. almeno se lei intende farsi seguire dagli stessi anche in futuro. Per il momento, taluni disturbi che ci descrive, in particolare la tachicardia, sono assai probabilmente legati al farmaco alfa-litico che sta assumendo (alfuzosina - Xatral). Se gli effetti collaterali sono così intensi, la terapia dovrebbe essere ragionevolmente sospesa. Ma anche di questo dovrebbe parlare con chi le ha prescritto questa terapia.
Saluti
dalle sue parole ci pare che le cose stiano volgendo ad una graduale stabilizzazione, come era da attendersi. Dal punto di vista di un corretto rapporto medico-paziente, lei dovrebbe però avvertire i nostri Colleghi di non aver ottemperato alla loro prescrizione ed aver rimosso il catetere anzitempo. almeno se lei intende farsi seguire dagli stessi anche in futuro. Per il momento, taluni disturbi che ci descrive, in particolare la tachicardia, sono assai probabilmente legati al farmaco alfa-litico che sta assumendo (alfuzosina - Xatral). Se gli effetti collaterali sono così intensi, la terapia dovrebbe essere ragionevolmente sospesa. Ma anche di questo dovrebbe parlare con chi le ha prescritto questa terapia.
Saluti
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
mi ha molto tranquillizzato dicendo che questi sintomi sono pressochè normali,
sinceramente la notizia del collo vescicale mi ha sconvolto, sentire movimenti in vescica come se passasse dell' aria molto simile a movimenti intestinali e urinare con peso anche di notte mi ha fatto venire una forte ansia. In ogni caso il catetere mi è stato rimosso in ospedale , in particolare ho firmato sulla dicitura che diceva che il paziente rimuove il catetere contro il parere dei sanitari. Io dovevo tenere il catetere secondo i medici perchè deve essere associato a xatral per fare effetto. Cioè dovevo tenerlo da venerdì dopo l'intervento fino a gennaio, poi rimuoverlo e fare uroflussometria dicendo che secondo loro il flusso sarebbe potuto migliorare. Io ho pensato di rimettere il catetere solo per questi sintomi di pesantezza , di crosticine di sangue, di necessità di urinare spesso perchè ho paura che dato che l'intervento è stato eseguito da poco questi " detriti" possano depositarsi in vescica e causare danni , ostruire il canale in modo tale da dover eseguire nuovo intervento per liberare il canale. tra l'altro dicono di aver visto una leggera estroflessione in vescica come quelle intestinali per intenderci ma che non va toccata date le dimensioni. Se lei mi dice che sono normali come sintomi post- operatori io mi tranquillizzo, perchè ripeto che mi è venuta una fortissima ansia ed ogni singolo sintomo mi fa una tremenda paura. Mi è passato pure l'appetito e non vado in bagno come prima e ho pure aria nell'intestino. io ho paura a tenere così tanto tempo il catetere, dato il bruciore che ho avuto dopo l'intervento perchè si parla di un catere grande , da 19 e per un lungo tempo per far funzionare questa cura con xatral. La ringrazio tantissimo per le risposte
mi ha molto tranquillizzato dicendo che questi sintomi sono pressochè normali,
sinceramente la notizia del collo vescicale mi ha sconvolto, sentire movimenti in vescica come se passasse dell' aria molto simile a movimenti intestinali e urinare con peso anche di notte mi ha fatto venire una forte ansia. In ogni caso il catetere mi è stato rimosso in ospedale , in particolare ho firmato sulla dicitura che diceva che il paziente rimuove il catetere contro il parere dei sanitari. Io dovevo tenere il catetere secondo i medici perchè deve essere associato a xatral per fare effetto. Cioè dovevo tenerlo da venerdì dopo l'intervento fino a gennaio, poi rimuoverlo e fare uroflussometria dicendo che secondo loro il flusso sarebbe potuto migliorare. Io ho pensato di rimettere il catetere solo per questi sintomi di pesantezza , di crosticine di sangue, di necessità di urinare spesso perchè ho paura che dato che l'intervento è stato eseguito da poco questi " detriti" possano depositarsi in vescica e causare danni , ostruire il canale in modo tale da dover eseguire nuovo intervento per liberare il canale. tra l'altro dicono di aver visto una leggera estroflessione in vescica come quelle intestinali per intenderci ma che non va toccata date le dimensioni. Se lei mi dice che sono normali come sintomi post- operatori io mi tranquillizzo, perchè ripeto che mi è venuta una fortissima ansia ed ogni singolo sintomo mi fa una tremenda paura. Mi è passato pure l'appetito e non vado in bagno come prima e ho pure aria nell'intestino. io ho paura a tenere così tanto tempo il catetere, dato il bruciore che ho avuto dopo l'intervento perchè si parla di un catere grande , da 19 e per un lungo tempo per far funzionare questa cura con xatral. La ringrazio tantissimo per le risposte
[#5]
Gentile Signore,
nelle indicazioni a mantenere il catetere a permanenza vi sono delle evidenti contraddizioni, questo ci fa sospettare che ancora qualcosa ci sfugga nella comprensione del suo caso. Il farmaco di cui ci parla (alfuzosina - Xatral) è destinato a rilassare il collo della vescica e permettere un flusso migliore. E' evidente che questo vantaggio non può essere apprezzato se le urine sono drenate dal catetere. Come le abbiamo detto, questo farmaco può avere degli effetti collaterali come abbassamento della pressione e tachicardia. Per questo motivo si consiglia in genere di assumerlo prima di coricarsi. In alcuni casi gli effetti collaterali sono molto evidenti ed impongono la sospensione della terapia. Inoltre, questo farmaco modifica l'emissione del liquido seminale all'ejaculazione, con il risultato che l'emissione stessa all'esterno risulta ridotta od assente (ejaculazione retrograda). Tutto questo andrà valutato nel suo caso nel corso dei prossimi giorni.
Saluti
nelle indicazioni a mantenere il catetere a permanenza vi sono delle evidenti contraddizioni, questo ci fa sospettare che ancora qualcosa ci sfugga nella comprensione del suo caso. Il farmaco di cui ci parla (alfuzosina - Xatral) è destinato a rilassare il collo della vescica e permettere un flusso migliore. E' evidente che questo vantaggio non può essere apprezzato se le urine sono drenate dal catetere. Come le abbiamo detto, questo farmaco può avere degli effetti collaterali come abbassamento della pressione e tachicardia. Per questo motivo si consiglia in genere di assumerlo prima di coricarsi. In alcuni casi gli effetti collaterali sono molto evidenti ed impongono la sospensione della terapia. Inoltre, questo farmaco modifica l'emissione del liquido seminale all'ejaculazione, con il risultato che l'emissione stessa all'esterno risulta ridotta od assente (ejaculazione retrograda). Tutto questo andrà valutato nel suo caso nel corso dei prossimi giorni.
Saluti
[#6]
Utente
Gentile dottore,
i medici mi hanno consigliato di tenere il catetere , ovviamente dopo l'intervento di uretrotomia ( che poi non è servito, dato che non avevo stenosi), ma è stato diagnostico per capire che il problema era questo collo vescicale alto, infatti nella diagnosi si legge RCU da IPB . Essi sostenevano , in base all'uroflussometria, i cui risultati si vedono nella mia prima domanda che ci fosse ovviamente ritenzione urinaria perciò il catetere secondo il loro parere avrebbe drenato le urine e nel contempo avrei preso il farmaco xatral. Dopo due mesi, ossia verso gennaio avrei dovuto rimuovere il catetere e provare ad urinare per vedere se il getto fosse cambiato. In effetti nel foglio illustrativo del farmaco risulta che questa terapia può essere associata a cateterismo vescicale per ritenzione urinaria ( penso per non far sforzare la vescica ) quando vado in bagno. Non mi spiego ,però come mai avrei dovuto tenere per tutto questo tempo il catetere con annessi problemi sia di dolore per me molto elevato data anche la grandezza ( da 19) e le varie infezioni che si possono prendere nell'arco di due mesi... Riguardo i sintomi che ho le devo dire che ho letto anche il foglio illustrativo riguardo levofloxacin teva da 500 e ci sono disturbi del sonno, ansia generalizzata, perdita appetito ecc ecc... Per il problema dell'eiaculazione retrograda con il farmaco xatral ,avviene sempre? Se dovessi avere eiaculazione retrograda rimarrei sempre così? Oppure se dovessi sospendere il farmaco ritornerei diciamo ad essere " fertile" ? La ringrazio per le risposte esaurienti. Le mie paure sono legate al fatto che ho 23 anni e avendo già questa patologia la mia vita sarà problematica sia per il fatto di probabile infertilità , che di problemi urologici che possono avanzare. Sto diventando iper-ansioso
i medici mi hanno consigliato di tenere il catetere , ovviamente dopo l'intervento di uretrotomia ( che poi non è servito, dato che non avevo stenosi), ma è stato diagnostico per capire che il problema era questo collo vescicale alto, infatti nella diagnosi si legge RCU da IPB . Essi sostenevano , in base all'uroflussometria, i cui risultati si vedono nella mia prima domanda che ci fosse ovviamente ritenzione urinaria perciò il catetere secondo il loro parere avrebbe drenato le urine e nel contempo avrei preso il farmaco xatral. Dopo due mesi, ossia verso gennaio avrei dovuto rimuovere il catetere e provare ad urinare per vedere se il getto fosse cambiato. In effetti nel foglio illustrativo del farmaco risulta che questa terapia può essere associata a cateterismo vescicale per ritenzione urinaria ( penso per non far sforzare la vescica ) quando vado in bagno. Non mi spiego ,però come mai avrei dovuto tenere per tutto questo tempo il catetere con annessi problemi sia di dolore per me molto elevato data anche la grandezza ( da 19) e le varie infezioni che si possono prendere nell'arco di due mesi... Riguardo i sintomi che ho le devo dire che ho letto anche il foglio illustrativo riguardo levofloxacin teva da 500 e ci sono disturbi del sonno, ansia generalizzata, perdita appetito ecc ecc... Per il problema dell'eiaculazione retrograda con il farmaco xatral ,avviene sempre? Se dovessi avere eiaculazione retrograda rimarrei sempre così? Oppure se dovessi sospendere il farmaco ritornerei diciamo ad essere " fertile" ? La ringrazio per le risposte esaurienti. Le mie paure sono legate al fatto che ho 23 anni e avendo già questa patologia la mia vita sarà problematica sia per il fatto di probabile infertilità , che di problemi urologici che possono avanzare. Sto diventando iper-ansioso
[#7]
Gentile Giovanotto,
l'eiaculazione retrograda è ovviamente legata all'assunzione del farmaco, le condizioni si ristabiliscono quasi immediatamente alla sua sospensione. Per quanto riguarda le indicazioni al cateterismo, ha ormai ben compreso che anche per noi non sono così evidenti, ma trovandoci a distanza e conoscendo la sua situazione solo per quanto riferito, non possiamo esprimere su questo un giudizio definitivo.
In conclusione, nelle prossime settimane, a situazione stabilizzata e con il vantaggio della terapia in corso, sarà possibile giudicare la reale entità del suo disturbo e quali possano essere le ulteriori indicazioni.
Saluti
l'eiaculazione retrograda è ovviamente legata all'assunzione del farmaco, le condizioni si ristabiliscono quasi immediatamente alla sua sospensione. Per quanto riguarda le indicazioni al cateterismo, ha ormai ben compreso che anche per noi non sono così evidenti, ma trovandoci a distanza e conoscendo la sua situazione solo per quanto riferito, non possiamo esprimere su questo un giudizio definitivo.
In conclusione, nelle prossime settimane, a situazione stabilizzata e con il vantaggio della terapia in corso, sarà possibile giudicare la reale entità del suo disturbo e quali possano essere le ulteriori indicazioni.
Saluti
[#8]
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio per le risposte, è stato molto esauriente, spero che questa terapia funzioni e che queste sensazioni di pesantezza in vescica e vicino l'ano e dolori quando urino passino in fretta, perchè prima dell'intervento non avevo questi sintomi. Spero che siano solo dovuti all'intervento e che non richiedano catetere. Per quanto riguarda il farmaco xatral, solitamente entro quanto tempo agisce? In quanto tempo sono visibili i miglioramenti nel getto? Io sono alla quarta compressa. Alcune volte urino poco più forte, però sto bevendo tantissima acqua e vado in bagno troppe volte, circa ogni 30 minuti, presumo anche che sia dovuto al recente intervento che ha "disturbato" per così dire la vescica , ma potrei sbagliarmi. Avverto come delle scosse sotto lo scroto e il getto quando ho queste scosse è più forte. Sono gli effetti del farmaco oppure è colpa di residui di coaguli post intervento?
La ringrazio per le risposte, è stato molto esauriente, spero che questa terapia funzioni e che queste sensazioni di pesantezza in vescica e vicino l'ano e dolori quando urino passino in fretta, perchè prima dell'intervento non avevo questi sintomi. Spero che siano solo dovuti all'intervento e che non richiedano catetere. Per quanto riguarda il farmaco xatral, solitamente entro quanto tempo agisce? In quanto tempo sono visibili i miglioramenti nel getto? Io sono alla quarta compressa. Alcune volte urino poco più forte, però sto bevendo tantissima acqua e vado in bagno troppe volte, circa ogni 30 minuti, presumo anche che sia dovuto al recente intervento che ha "disturbato" per così dire la vescica , ma potrei sbagliarmi. Avverto come delle scosse sotto lo scroto e il getto quando ho queste scosse è più forte. Sono gli effetti del farmaco oppure è colpa di residui di coaguli post intervento?
[#9]
Gentile Giovanotto,
l'efficacia della terapia dovrebbe manifestarsi entro pochi giorni, diciamo che nel frattempo dovrebbe ristabilizzarsi tutto quanto è stato causato esclusivamente dal passaggio dello strumento endoscopico. Diciamo che tra 7-10 giorni si potrà giudicare con buona oggettività.
Saluti
l'efficacia della terapia dovrebbe manifestarsi entro pochi giorni, diciamo che nel frattempo dovrebbe ristabilizzarsi tutto quanto è stato causato esclusivamente dal passaggio dello strumento endoscopico. Diciamo che tra 7-10 giorni si potrà giudicare con buona oggettività.
Saluti
[#10]
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la celerità e la sua professionalità nel darmi risposte. Da quello che ho spiegato conosce già la mia situazione. In effetti urinavo spesso , ma adesso l'urina era via via più chiara. Questa mattina mi sono svegliato alle 6 per andare ad urinare, con sorpresa ho visto il getto più lungo, tanto da rimanere sorpreso, visto che che di solito urinavo solamente a goccia. Il problema è che ritornato a letto ovviamente sento sensazione di peso e necessità di ritornare dopo breve tempo ad urinare nuovamente. Questa volta però, sento i soliti strani movimenti che avverto dalla rimozione del catetere, ossia sensazione di passaggio di "detriti" sotto lo scroto, sensazione di peso sopra il pube, bruciore nell'ano, prima di urinare è come se ci fosse dell'aria e poi improvvisamente schizza con getto forte sangue e crosticine. Non era urina "macchiata" di rosso, era proprio sangue. Questa cosa mi ha molto spaventato e fatto riprendere fortissima ansia e paura di ritornare ad urinare in questo modo. Questa cosa è andata avanti per 3 volte. Addirittura una volta mi è sembrato di vedere una goccia di urina sul pene e invece era una sorta di coagulo indurito, abbastanza grosso che ho prontamente rimosso. Ho seguito il consiglio datomi di bere molto e sono ritornato a fare urina bianca come acqua, ovviamente sento ancora sedimenti che si muovono e sempre gli stessi sintomi. Il getto è filiforme e quasi sempre a goccia e vado circa ogni ora ad urinare. Ho letto che lei è Responsabile Centro Calcolosi Renale e in particolare le voglio chiedere se è normale ritornare ad urinare sangue e poi urina cambiando così radicalmente. Ho paura che debba servire il catetere per espellere queste croste e che possa capitarmi ritenzione urinaria grave. E' una cosa anormale, oppure data il recente intervento è normale ancora questo sangue,croste e dolori vari e sensazione di prostata ingrossata come se qualcosa si muovesse e avessi tanta aria in vescica da sembrare movimenti intestinali? Questa situazione mi sta stremando in tutti i sensi. Sono completamente terrorizzato, anche se provo a calmarmi non ci riesco. Ogni volta che cerco di riposare mi sveglio con tachicardia, sensazione di calore in viso e panico. Penso sia effetto di xatral. La prego Dottore, mi dia il suo parere dato che è il suo campo specifico, io ho paura al pensiero di rimettere il catetere per due mesi, però mi spaventa più il pensiero che queste croste possano causare una sorta di blocco nell'uretra o nella prostata. Sento dolorini nella zona dei reni. come quando avevo il catetere. Nessuno mi ha avvisato sugli effetti post-intervento . A giorni ho appuntamento con l'urologo . Però mi fido di lei e della sua esperienza specifica nel campo. La ringrazio anticipatamente per la sua generosa disponibilità
La ringrazio per la celerità e la sua professionalità nel darmi risposte. Da quello che ho spiegato conosce già la mia situazione. In effetti urinavo spesso , ma adesso l'urina era via via più chiara. Questa mattina mi sono svegliato alle 6 per andare ad urinare, con sorpresa ho visto il getto più lungo, tanto da rimanere sorpreso, visto che che di solito urinavo solamente a goccia. Il problema è che ritornato a letto ovviamente sento sensazione di peso e necessità di ritornare dopo breve tempo ad urinare nuovamente. Questa volta però, sento i soliti strani movimenti che avverto dalla rimozione del catetere, ossia sensazione di passaggio di "detriti" sotto lo scroto, sensazione di peso sopra il pube, bruciore nell'ano, prima di urinare è come se ci fosse dell'aria e poi improvvisamente schizza con getto forte sangue e crosticine. Non era urina "macchiata" di rosso, era proprio sangue. Questa cosa mi ha molto spaventato e fatto riprendere fortissima ansia e paura di ritornare ad urinare in questo modo. Questa cosa è andata avanti per 3 volte. Addirittura una volta mi è sembrato di vedere una goccia di urina sul pene e invece era una sorta di coagulo indurito, abbastanza grosso che ho prontamente rimosso. Ho seguito il consiglio datomi di bere molto e sono ritornato a fare urina bianca come acqua, ovviamente sento ancora sedimenti che si muovono e sempre gli stessi sintomi. Il getto è filiforme e quasi sempre a goccia e vado circa ogni ora ad urinare. Ho letto che lei è Responsabile Centro Calcolosi Renale e in particolare le voglio chiedere se è normale ritornare ad urinare sangue e poi urina cambiando così radicalmente. Ho paura che debba servire il catetere per espellere queste croste e che possa capitarmi ritenzione urinaria grave. E' una cosa anormale, oppure data il recente intervento è normale ancora questo sangue,croste e dolori vari e sensazione di prostata ingrossata come se qualcosa si muovesse e avessi tanta aria in vescica da sembrare movimenti intestinali? Questa situazione mi sta stremando in tutti i sensi. Sono completamente terrorizzato, anche se provo a calmarmi non ci riesco. Ogni volta che cerco di riposare mi sveglio con tachicardia, sensazione di calore in viso e panico. Penso sia effetto di xatral. La prego Dottore, mi dia il suo parere dato che è il suo campo specifico, io ho paura al pensiero di rimettere il catetere per due mesi, però mi spaventa più il pensiero che queste croste possano causare una sorta di blocco nell'uretra o nella prostata. Sento dolorini nella zona dei reni. come quando avevo il catetere. Nessuno mi ha avvisato sugli effetti post-intervento . A giorni ho appuntamento con l'urologo . Però mi fido di lei e della sua esperienza specifica nel campo. La ringrazio anticipatamente per la sua generosa disponibilità
[#11]
Utente
Gentile Dottore,
Questa mattina sono tornato dall'urologo che mi ha fatto l'uretrotomia, mi ha spiegato per filo e per segno ciò che ha trovato. Dicendomi che durante uretrotomia ha individuato una leggera stenosi nell'uretra, con lo strumento si è visto una sorta di muro, sia nella prostata che nel "lobo medio", per intenderci mi ha fatto un disegno e dopo la prostata che era stretta, ha disegnato una sorta di cerchio prima della vescica, quindi collo vescicale ostruito. Mi ha spiegato che con lo strumento ha dovuto "scavalcare questo muro" quindi ecco spiegato il mio sanguinamento, dolore e croste. Mi ha riferito che con lo xatral da 10 mg non otterrò risultati, perchè fa aprire solo la parte bassa e non questo collo. Mi ha anche detto che ho una vescia ipertrofica ( da 85enne), con un diverticolo. Consiglia vivamente l'intervento di TUIP ( quindi mediante laser) e mi ha spiegato che con il laser andrebbe solamente a smussare la zona interessata in modo da fare fluire l'urina. Ovviamente mi ha riferito il rischio di infertilità dopo l'intervento dovuto ad eiaculazione retrograda e dovrei depositare lo sperma nella banca dello sperma. Dice però che ha fatto altri due interventi ad altri ragazzio giovani come me, che hanno avuto figli senza usufruire della banca del seme. Lei che mi consiglia di fare? Io ho fatto richiesta di ritiro della cartella. Secondo lei mi dovrei fare operare subito da come mi è stato detto?
Questa mattina sono tornato dall'urologo che mi ha fatto l'uretrotomia, mi ha spiegato per filo e per segno ciò che ha trovato. Dicendomi che durante uretrotomia ha individuato una leggera stenosi nell'uretra, con lo strumento si è visto una sorta di muro, sia nella prostata che nel "lobo medio", per intenderci mi ha fatto un disegno e dopo la prostata che era stretta, ha disegnato una sorta di cerchio prima della vescica, quindi collo vescicale ostruito. Mi ha spiegato che con lo strumento ha dovuto "scavalcare questo muro" quindi ecco spiegato il mio sanguinamento, dolore e croste. Mi ha riferito che con lo xatral da 10 mg non otterrò risultati, perchè fa aprire solo la parte bassa e non questo collo. Mi ha anche detto che ho una vescia ipertrofica ( da 85enne), con un diverticolo. Consiglia vivamente l'intervento di TUIP ( quindi mediante laser) e mi ha spiegato che con il laser andrebbe solamente a smussare la zona interessata in modo da fare fluire l'urina. Ovviamente mi ha riferito il rischio di infertilità dopo l'intervento dovuto ad eiaculazione retrograda e dovrei depositare lo sperma nella banca dello sperma. Dice però che ha fatto altri due interventi ad altri ragazzio giovani come me, che hanno avuto figli senza usufruire della banca del seme. Lei che mi consiglia di fare? Io ho fatto richiesta di ritiro della cartella. Secondo lei mi dovrei fare operare subito da come mi è stato detto?
[#12]
Gentile Signore,
la visione endoscopica è perlopiù solo negli occhi chi chi esegue l'indagine, le possibilità di registrare le immagini sono di fatto ancora assai poco diffuse. Non non abbiamo motivo per non credere a quanto ha rilevato il nostro Collega, che descrive un inequivocabile quadro di stènosi/sclerosi del collo vescicale. Si tratta di una malformazione su base congenita, ampiamente in grado di giustificare i suoi disturbi. L'intervento endoscopico (TUIP o tecniche simili) può migliorare sostanzialmente la situazione, per i ben noti motivi legati alla fertilità, nei soggetti giovani le indicazioni vengono attentamente ponderate e l'intervento si esegue quando i disturbi, nonostrante eventuali terapie, continuano a rimanere importanti e peggiorano la qualità di vita. materialmente l'intervento ha una minima invasività ed è in grado di dare i suoi effetti dopo un periodo di assestamento di poche settimane.
A questo punto la decisione sta a lei, noi crediamo di averle dato le informazioni necessarie.
Saluti
la visione endoscopica è perlopiù solo negli occhi chi chi esegue l'indagine, le possibilità di registrare le immagini sono di fatto ancora assai poco diffuse. Non non abbiamo motivo per non credere a quanto ha rilevato il nostro Collega, che descrive un inequivocabile quadro di stènosi/sclerosi del collo vescicale. Si tratta di una malformazione su base congenita, ampiamente in grado di giustificare i suoi disturbi. L'intervento endoscopico (TUIP o tecniche simili) può migliorare sostanzialmente la situazione, per i ben noti motivi legati alla fertilità, nei soggetti giovani le indicazioni vengono attentamente ponderate e l'intervento si esegue quando i disturbi, nonostrante eventuali terapie, continuano a rimanere importanti e peggiorano la qualità di vita. materialmente l'intervento ha una minima invasività ed è in grado di dare i suoi effetti dopo un periodo di assestamento di poche settimane.
A questo punto la decisione sta a lei, noi crediamo di averle dato le informazioni necessarie.
Saluti
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