Macchia rossa in cupola
Chiedo gentilmente su altro quesito con breve riassunto. 73 anni, in buona salute generale, nello scorso anno con una Turb mi sono stati asportati due neo formazioni papillomatose superficiali con responso istologico: frammenti di ca uroteliale papillare con focali aspetti citologici di alto grado, non invasivo.
A distanza di cinque mesi, a dicembre, nuova Turb con stessa risposta istologica: frammenti di ca uroteliale papillare con focali aspetti citologici di alto grado, i fasci della tonaca muscolare compresi nel materiale inviato, sono indenni. pTa HG,
Dopo la seconda Turb eseguite sei instillazioni di Bcg settimanali, poi citologia urinaria e cistoscopia negativi.
Poi altre tre instillazioni Bcg. Ancora altre tre Bgc settimanali. Le prossime tra sei mesi. Tac totalbody negativa.
Attualmente a due mesi di distanza dalle tre instillazioni la cistoscopia: vescica moderatamente infiammata, una macchia rossa nella cupola vescicale, eseguito prelievo bioptico ed inviato a istologia.
Domanda: non sono gli adenocarcinomi che si affacciano nella cupola? C'è da preoccuparsi? Grazie
A distanza di cinque mesi, a dicembre, nuova Turb con stessa risposta istologica: frammenti di ca uroteliale papillare con focali aspetti citologici di alto grado, i fasci della tonaca muscolare compresi nel materiale inviato, sono indenni. pTa HG,
Dopo la seconda Turb eseguite sei instillazioni di Bcg settimanali, poi citologia urinaria e cistoscopia negativi.
Poi altre tre instillazioni Bcg. Ancora altre tre Bgc settimanali. Le prossime tra sei mesi. Tac totalbody negativa.
Attualmente a due mesi di distanza dalle tre instillazioni la cistoscopia: vescica moderatamente infiammata, una macchia rossa nella cupola vescicale, eseguito prelievo bioptico ed inviato a istologia.
Domanda: non sono gli adenocarcinomi che si affacciano nella cupola? C'è da preoccuparsi? Grazie
[#1]
Gentile Signore,
evidentemente la sua curiosità l'ha spinta ad assumere informazioni che, se non adeguatamente filtrate, rischiano di indurre inutili preoccupazioni. E' vero che gli adenocarcinomi della vescica originano generalmente dalla cupola, in rapporto con l'ùraco (una formazione rudimentale che collega la vescica con l'ombelico), ma si tratta di tumori ad origine ed evoluzione completamente diverse da quelli superficiali della mucosa (urotèlio) per i quali lei è stato trattato. Dopo le instillazioni di BCG è praticamente costante il rilievo di aree vescicali variamente arrossate, pertnato non vi è motivo di apprensione particolare. Attenda serenamente il risultato dell'esame istologico.
Saluti
evidentemente la sua curiosità l'ha spinta ad assumere informazioni che, se non adeguatamente filtrate, rischiano di indurre inutili preoccupazioni. E' vero che gli adenocarcinomi della vescica originano generalmente dalla cupola, in rapporto con l'ùraco (una formazione rudimentale che collega la vescica con l'ombelico), ma si tratta di tumori ad origine ed evoluzione completamente diverse da quelli superficiali della mucosa (urotèlio) per i quali lei è stato trattato. Dopo le instillazioni di BCG è praticamente costante il rilievo di aree vescicali variamente arrossate, pertnato non vi è motivo di apprensione particolare. Attenda serenamente il risultato dell'esame istologico.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
TURP a luglio e cistoscopia con biopsia a inizio novembre per una macchia rossa in vescica. Sono in attesa del responso istologico a qualche giorno, nel frattempo si è instaurato da una settimana un dolore solo verso la fine dello svuotamento della vescica.
Lo stimolo di mingere arriva all'improvviso e con urgenza (ma dalla prima Turb), inizio la minzione regolarmente, il getto è buono senza fastidi, poi inizia un dolore durante la fase finale dello svuotamento della vescica ed infine dopo la fine della minzione si irradia al corpo cavernoso del pene. Avrebbe un po di miglioramento stringendo con le dita il suddetto corpo del pene, ma dura poco.
Dopo un po il fastidio passa fino a ricomparire alla prossima minzione. Sembrerebbe non accennare a miglioramenti nel tempo. Grazie ancora a chi mi risponde, buongiorno.
Lo stimolo di mingere arriva all'improvviso e con urgenza (ma dalla prima Turb), inizio la minzione regolarmente, il getto è buono senza fastidi, poi inizia un dolore durante la fase finale dello svuotamento della vescica ed infine dopo la fine della minzione si irradia al corpo cavernoso del pene. Avrebbe un po di miglioramento stringendo con le dita il suddetto corpo del pene, ma dura poco.
Dopo un po il fastidio passa fino a ricomparire alla prossima minzione. Sembrerebbe non accennare a miglioramenti nel tempo. Grazie ancora a chi mi risponde, buongiorno.
[#4]
Gentile Signore,
i disturbi che ci descrive parrebbero ancora correlarsi con l'indagine endoscopica eseguita alcune settimane fa, verosimilmente dovuti ad una irritazione a livello di collo della vescica e prostata. E' improbabile si tratti di qualcosa di natura infettiva, più che un antibiotico, forse un generico antidolorifico/anti-infiammatorio potrebbe darle qualche vantaggio. Una graduale evoluzione favorevole è comunque ampiamente prevedibile, ovviamente riferisca quanto le accade al suo urologo di riferimento.
Saluti
i disturbi che ci descrive parrebbero ancora correlarsi con l'indagine endoscopica eseguita alcune settimane fa, verosimilmente dovuti ad una irritazione a livello di collo della vescica e prostata. E' improbabile si tratti di qualcosa di natura infettiva, più che un antibiotico, forse un generico antidolorifico/anti-infiammatorio potrebbe darle qualche vantaggio. Una graduale evoluzione favorevole è comunque ampiamente prevedibile, ovviamente riferisca quanto le accade al suo urologo di riferimento.
Saluti
[#7]
Gentile Signore,
come facilmente prevedibile, il risultato della biopsia non è preoccupante e depone per una minuta alterazione assai probabilmente legata alle instillazioni, vuoi per il modesto trauma del catetere, vuoi per l'effetto stesso del farmaco. A questo punto non rescta che proseguire con il consueto protocollo di controlli endoscopici, con la prossima scadenza verosimilmente tra 6-8 mesi circa, dopo le ulteriori instillazioni di BCG.
Saluti
come facilmente prevedibile, il risultato della biopsia non è preoccupante e depone per una minuta alterazione assai probabilmente legata alle instillazioni, vuoi per il modesto trauma del catetere, vuoi per l'effetto stesso del farmaco. A questo punto non rescta che proseguire con il consueto protocollo di controlli endoscopici, con la prossima scadenza verosimilmente tra 6-8 mesi circa, dopo le ulteriori instillazioni di BCG.
Saluti
[#9]
Utente
Buongiorno, ho eseguito la cistoscopia di controllo fortunatamente negativa, ho potuto seguirla sul monitor ed il medico Urologo mi descriveva che l’uretra era indenne ed aveva un lieve restringimento dovuto ad un residuo di ipertrofia del terzo lobo dalla pregressa Turp. La vescica non era infiammata e non vi erano neo formazioni visibili.
Ho notato che l’orifizio, dove scorreva il flessibile nero del cistoscopio, forse il collo vescicale, non era del tutto tondeggiante, era un po deformato su un lato da una sporgenza lievemente aggettante nella vescica, non liscia ma bitorsolosa di diametro più o meno dell’orificio suddetto.
Non ho aperto bocca, non volevo disturbare l’Urologo nel suo lavoro, il quale tra l’altro è stato di una squisita delicatezza sia nella introduzione dello strumento, non ho sofferto, sia nel spiegarmi quanto stava eseguendo.
Alla dimissione mi è stato detto che sarò contattato nei prossimi mesi per altra cistoscopia di follow-up.
Ovviamente e prioritariamente ringrazio la buona sorte attuale circa la negatività, visto che il mio problema è di alto grado, meno importante è la mia rimasta curiosità circa quella sporgenza. Però posso chiedere se verosimilmente questa sporgenza possa essere proprio la presenza della l’ipertrofia residua aggettante del lobo prostatico? Grazie.
Ho notato che l’orifizio, dove scorreva il flessibile nero del cistoscopio, forse il collo vescicale, non era del tutto tondeggiante, era un po deformato su un lato da una sporgenza lievemente aggettante nella vescica, non liscia ma bitorsolosa di diametro più o meno dell’orificio suddetto.
Non ho aperto bocca, non volevo disturbare l’Urologo nel suo lavoro, il quale tra l’altro è stato di una squisita delicatezza sia nella introduzione dello strumento, non ho sofferto, sia nel spiegarmi quanto stava eseguendo.
Alla dimissione mi è stato detto che sarò contattato nei prossimi mesi per altra cistoscopia di follow-up.
Ovviamente e prioritariamente ringrazio la buona sorte attuale circa la negatività, visto che il mio problema è di alto grado, meno importante è la mia rimasta curiosità circa quella sporgenza. Però posso chiedere se verosimilmente questa sporgenza possa essere proprio la presenza della l’ipertrofia residua aggettante del lobo prostatico? Grazie.
[#13]
Gentile Signore,
l'esame citologico è negativo per la presenza di cellule atipiche o francamente tumorali, questa è la cosa più importante. Vi sono tracce di una blanda infiammazione, cosa che non deve stupire più di tanto in un soggetto con la sua storia. Le tracce di sangue, molto modeste, portano alla stessa considerazione. Diremmo che in questa fase potrebbe essere utile competare con una urocoltura.
Saluti
l'esame citologico è negativo per la presenza di cellule atipiche o francamente tumorali, questa è la cosa più importante. Vi sono tracce di una blanda infiammazione, cosa che non deve stupire più di tanto in un soggetto con la sua storia. Le tracce di sangue, molto modeste, portano alla stessa considerazione. Diremmo che in questa fase potrebbe essere utile competare con una urocoltura.
Saluti
[#15]
Utente
28.03.14 Buongiorno, ho ritirato il responso dell’analisi TPA, la quale arriva dopo le altre per tempi tecnici. Il suo valore è 42, quindi anche questo è nella norma come il CEA che era 1,7.
Sono però incuriosito dalla diversità dei numeri dello scorso anno, prima dell’intervento di Turb, come già esposto, di istologia negativa, infatti erano:
CEA 4.9 (0.0 – 4.7)
TPA 102 (0.0 – 80)
Oggi invece:
CEA 1.7 (0.0 – 4.7)
TPA 45 (0.0 – 80)
Mi sembrerebbero valori troppo distanti tra loro da un anno all’altro. Vero?
Grazie come sempre.
Sono però incuriosito dalla diversità dei numeri dello scorso anno, prima dell’intervento di Turb, come già esposto, di istologia negativa, infatti erano:
CEA 4.9 (0.0 – 4.7)
TPA 102 (0.0 – 80)
Oggi invece:
CEA 1.7 (0.0 – 4.7)
TPA 45 (0.0 – 80)
Mi sembrerebbero valori troppo distanti tra loro da un anno all’altro. Vero?
Grazie come sempre.
[#18]
Utente
Buongiorno, mi pregio di inviare un aggiornamento, dunque le ultime instillazioni di BCG risalgono ad aprile c.a. e siamo ad Ottobre, ritirata la citologia attuale urinaria la quale risulta negativa:
Esame microscopico, alcune emazie, discreto numero di granulociti, cellule pavimentose, cellule uroteliali superficiali e profonde prive di atipia, cellule uroteliali con alterazioni reattive da flogosi.
Conclusione diagnostica:
- reperto citologico infiammatorio.
- negativa la ricerca di cellule neoplastiche.
Intanto ringrazio la buona sorte di avere ancora questi buoni risultati, però contemporaneamente questo aspetto perenne di “infiammazione” mi da da pensare: l’infiammazione cronica ha molte possibilità di scaturire a tumore, pertanto sembrerebbe logico combattere – e vincere – anche questa anomalia.
Al di la degli antinfiammatori, che spaccano lo stomaco, e gli integratori, posso chiedere se c’è una risposta definita sulla possibilità di terapia radicale alla infiammazione vescicale?
Esame microscopico, alcune emazie, discreto numero di granulociti, cellule pavimentose, cellule uroteliali superficiali e profonde prive di atipia, cellule uroteliali con alterazioni reattive da flogosi.
Conclusione diagnostica:
- reperto citologico infiammatorio.
- negativa la ricerca di cellule neoplastiche.
Intanto ringrazio la buona sorte di avere ancora questi buoni risultati, però contemporaneamente questo aspetto perenne di “infiammazione” mi da da pensare: l’infiammazione cronica ha molte possibilità di scaturire a tumore, pertanto sembrerebbe logico combattere – e vincere – anche questa anomalia.
Al di la degli antinfiammatori, che spaccano lo stomaco, e gli integratori, posso chiedere se c’è una risposta definita sulla possibilità di terapia radicale alla infiammazione vescicale?
[#19]
Gentile Signore,
risultati di questo genere sono di frequentissimo riscontro nei soggetti che vengono sottopoti periodicamente a cistoscopie ed inserimento di cateteri. Non è evidente una causa precisa, spesso anche all'indagine endoscopica si rileva al massimo un poco di arrossamento più o meno diffuso. Se le urocolture sono sterili non vi è alcuna ragione di utilizzare antibiotici e questo stato di infiammazione latente non si giova di alcun tipo di terapia specifica. Bere molta acqua è assolutamente importante, per mantenere una sorta di frequente lavaggio costante delle basse vie urinarie.
Saluti
risultati di questo genere sono di frequentissimo riscontro nei soggetti che vengono sottopoti periodicamente a cistoscopie ed inserimento di cateteri. Non è evidente una causa precisa, spesso anche all'indagine endoscopica si rileva al massimo un poco di arrossamento più o meno diffuso. Se le urocolture sono sterili non vi è alcuna ragione di utilizzare antibiotici e questo stato di infiammazione latente non si giova di alcun tipo di terapia specifica. Bere molta acqua è assolutamente importante, per mantenere una sorta di frequente lavaggio costante delle basse vie urinarie.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 9.4k visite dal 13/11/2013.
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