Intervento o radioterapia alla prostata
Nel mese di agosto mi e stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico con PSA 19 e Glison (3+3) 6 con interessamento di un frustolo sinistro. Sono combattuto se affidarmi alla tecnologia interventistica della robotica Da Vinci oppure tentare una radioterapia Ciberknife. Ho 65 anni e , per il resto, buone condizioni di salute. Grazie mille
[#2]
Il Suo dilemma è comune a molte altre persone in situazione simile, purtroppo. Vediamo di fare un pò di chiarezza.
In linea di massima alla Sua età, se è in buone condizioni di salute, dovrebbe avere una aspettativa di ancora molti anni di vita.
La prospettiva di rischiare una certa percentuale di incontinenza urinaria ed una disfunzione erettile, rendono l'intervento chirurgico scarsamente "attraente" per un uomo sano e vigoroso.
D'altra parte, la radioterapia, di per se poco invasiva. offre meno garanzie della chirurgia in termini di guarigione e, alla lunga distanza, potrebbe anche portarLe complicazioni come lo sviluppo di una neoplasia indotta dalle radiazioni, per non parlare del fatto che disturbi funzionali come la disfunzione erettile si possono presentare lo stesso (e di solito si presentano...).
Naturalmente la pianificazione di un trattamento per il tumore di prostata risente di una serie di elementi individuali che possono essere valutati bene solo attraverso un rapporto di fiducia stretto tra medico e paziente. Mi permetto perciò di metterLa in guardia dall'affrontare la Sua situazione come se si trattasse di scegliere il concessionario dove comprare una nuova auto! Trovi un curante in cui possa riporre la fiducia che consenta una scelta meditata e serena! Cordialità
In linea di massima alla Sua età, se è in buone condizioni di salute, dovrebbe avere una aspettativa di ancora molti anni di vita.
La prospettiva di rischiare una certa percentuale di incontinenza urinaria ed una disfunzione erettile, rendono l'intervento chirurgico scarsamente "attraente" per un uomo sano e vigoroso.
D'altra parte, la radioterapia, di per se poco invasiva. offre meno garanzie della chirurgia in termini di guarigione e, alla lunga distanza, potrebbe anche portarLe complicazioni come lo sviluppo di una neoplasia indotta dalle radiazioni, per non parlare del fatto che disturbi funzionali come la disfunzione erettile si possono presentare lo stesso (e di solito si presentano...).
Naturalmente la pianificazione di un trattamento per il tumore di prostata risente di una serie di elementi individuali che possono essere valutati bene solo attraverso un rapporto di fiducia stretto tra medico e paziente. Mi permetto perciò di metterLa in guardia dall'affrontare la Sua situazione come se si trattasse di scegliere il concessionario dove comprare una nuova auto! Trovi un curante in cui possa riporre la fiducia che consenta una scelta meditata e serena! Cordialità
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 11/11/2013.
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