Phi prostata
Buongiorno sono la figlia di un uomo di 92 anni che ha eseguito un esame per la prostata con i seguenti valori: S-PSA totale 11,95 ng/ml
S- free PSA 1,60 ng/ml
S-p2PSA 56,33 ng/ml
Phi 121,41
Il suo valore del PSA e'12 ( faccio presente che assume il Finstid).
Ha fatto visita con urologo e alla palpazione la prostata risulta benigna.
Ora siamo in attesa di ecografia transrettale.
Mio papa' ha anche una grossa ernia inguinale e ha avuto recentemente un fecaloma.
Vorrei sapere se l'indice phi e'solo un indicatore per il cancro alla prostata o puo'indicare altre patologie infiammatorie.
Vorrei anche sapere nel caso di cancro la velocita'di evoluzione alla sua eta'e come si potrebbe intervenire.
Grazie per una Vostra gentile risposta
S- free PSA 1,60 ng/ml
S-p2PSA 56,33 ng/ml
Phi 121,41
Il suo valore del PSA e'12 ( faccio presente che assume il Finstid).
Ha fatto visita con urologo e alla palpazione la prostata risulta benigna.
Ora siamo in attesa di ecografia transrettale.
Mio papa' ha anche una grossa ernia inguinale e ha avuto recentemente un fecaloma.
Vorrei sapere se l'indice phi e'solo un indicatore per il cancro alla prostata o puo'indicare altre patologie infiammatorie.
Vorrei anche sapere nel caso di cancro la velocita'di evoluzione alla sua eta'e come si potrebbe intervenire.
Grazie per una Vostra gentile risposta
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Gentile Signora,
eseguire il dosaggio del PSA ed indici associati a 92 anni di età non ha ovviamente alcun senso e non dovrebbe essere fatto. Purtroppo la forza dell'abitudine fa scivolare la penna ai medici (talora anche specialisti). La statistica ci dice che a quella nobile età verosimilmente più del 50% degli uomini è portatore di un tumore della prostata, più o meno sviluppato. Sta di fatto che lo sviluppo è sempre molto lento, tanto che è quasi inverosimile che sia questo un motivo tale da portare a miglior vita. Questa è assai probabilmente la situazione di suo padre. Dal nostro punto di vista non è il caso di pensare ad approfondire alcun tipo di accertamento, tantomeno una biopsia e successive terapie. Eventuali disturbi ad urinare vanno trattati in modo palliativo, indipendentemente dalla diagnosi o dal suo sospetto.
Saluti
eseguire il dosaggio del PSA ed indici associati a 92 anni di età non ha ovviamente alcun senso e non dovrebbe essere fatto. Purtroppo la forza dell'abitudine fa scivolare la penna ai medici (talora anche specialisti). La statistica ci dice che a quella nobile età verosimilmente più del 50% degli uomini è portatore di un tumore della prostata, più o meno sviluppato. Sta di fatto che lo sviluppo è sempre molto lento, tanto che è quasi inverosimile che sia questo un motivo tale da portare a miglior vita. Questa è assai probabilmente la situazione di suo padre. Dal nostro punto di vista non è il caso di pensare ad approfondire alcun tipo di accertamento, tantomeno una biopsia e successive terapie. Eventuali disturbi ad urinare vanno trattati in modo palliativo, indipendentemente dalla diagnosi o dal suo sospetto.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 11/11/2013.
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