Febbricola

Gentile dottore ,buonasera , prima di iniziare la ringrazio per il tempo che potrà dedicarmi , sono un vostro associato da diverso tempo e ho avuto l'occasione di porre qualche quesito , in precedenza , ottenendo risposta soddisfacente, il fatto attuale riguarda una febbricola che dura ormai da circa dieci giorni, tra i 37,2 e 37,5 che si presenta solamente alla sera per scomparire dopo poco tempo . Premetto che sono portatore di IPB già operata tramite TURP 4 anni fa ma che purtroppo mi è stata diagnostica recidiva . Sono andato dal mio medico di base che mi ha prescritto degli esami ,la cui risultanza rileva una variazione dai livelli base ,dei linfociti 22,0 su 25 - 48 , ves 35 su 35 , S-PROTEINA CV REATTIVA 4,30 su 0,00 - 0,50 e ANA - Met.IFI.su Hep2 PRESENTI 1:80 con basso titolo , Morfologia GRANULARE + NUCLEOLARE mentre tutti gli altri valori sono entro i limiti previsti.Specifico che avvertivo dei disturbi tipo stimolo frequente alla minzione con senso di pesantezza ,e una mattina avevo l'urina arrossata , il mio medico alla luce degli esami e dei sintomi mi ha diagnosticato , una prostatite ordinandomi del BAKTRIM FORTE due volte al giorno per 20 gg, oggi sono al 5° giorno di terapia ma puntualmente alle ore 18 si è ripresentata la febbricola . Comincio a pensare che forse c'è qualche altra patologia ,lei potrebbe darmi una risposta in merito ? La ringrazio nuovamente di cuore , e cordialmente la saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
trovare la causa di un rialzo febbrile non accompagnato da sintomi evidenti è spesso molto difficile. Lei ci parla di disturbi nell'urinare, compatibili con una condizione di ostruzioneprostatica forse non completamente risolta. Sta di fatto che la febbre legata ad infezioni delle vie urinarie e genitali è molto più frequentemente elevata, anche molto elevata, con tipiche "puntate" accompagnate da brivido. Lei non ci dice di avere eseguito l'urocoltura, pertanto ci stupisce che siano stati riscontrati elementi così probanti per un'infezione genitale tale da meritare una terapia antibiotica protratta. Nulla da obiettare nella scelta del farmaco, però se dopo una settimana non si è notata proprio alcuna variazione, allora forse è il caso di indirizzarsi su un'altra strada od approfondire gli accertamenti. Purtroppo a distanza non si può dire molto di più, certamente una valutazione specialistica diretta è indispensabile, ma non è così evidente che vi debba essere una causa urologica in tutto ciò.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Egegio DR Piana ,
la ringrazio di cuore per la risposta veloce , anche se ,purtroppo , non risolutiva ,ovviamente per via telematica è piuttosto improbo formulare diagnosi esatte . Ritornerò dal mio medico perche mi prescriva esami verso altre direzioni . Mille Grazie e buona giornata
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