Cistocele
Gentile dottore,
dopo un intervento di isterectomia totale mi sono ritrovata a non sentire più lo stimolo urinario. Dopo due anni la situazione è rimasta tale, non ho residuo minzionale dopo lo svuotamento ma lo sforzo mi ha causato la fuoriuscita di un cistocele di II. Sono stata sottoposta alla prima fase della neuromodulazione sacrale 10 giorni fa e riesco ad urinare con più facilità, fra 3 settimane dovrò sottopormi alla seconda fase e mi è stato proposto di fare contemporaneamente la riduzione del cistocele per via vaginale. Ritiene che questo ulteriore intervento possa essere di aiuto al mio problema urinario o rischio di peggiorare la situazione? Quali sono i tempi di guarigione?
La ringrazio e saluto cordialmente.
dopo un intervento di isterectomia totale mi sono ritrovata a non sentire più lo stimolo urinario. Dopo due anni la situazione è rimasta tale, non ho residuo minzionale dopo lo svuotamento ma lo sforzo mi ha causato la fuoriuscita di un cistocele di II. Sono stata sottoposta alla prima fase della neuromodulazione sacrale 10 giorni fa e riesco ad urinare con più facilità, fra 3 settimane dovrò sottopormi alla seconda fase e mi è stato proposto di fare contemporaneamente la riduzione del cistocele per via vaginale. Ritiene che questo ulteriore intervento possa essere di aiuto al mio problema urinario o rischio di peggiorare la situazione? Quali sono i tempi di guarigione?
La ringrazio e saluto cordialmente.
[#1]
Gentile Signora,
la risoluzione del cistocele e quella del disturbo neurologico della vescica non sono direttamente collegati. Non possiamo che concordare con il consiglio che le hanno dato i nostri Colleghi, in questo modo potrà risparmiare certamente un bel po' di tempo e potrà meglio approfittare dei vantaggi della ripresa funzionale indotta dalla neuromodulazione.
Saluti
la risoluzione del cistocele e quella del disturbo neurologico della vescica non sono direttamente collegati. Non possiamo che concordare con il consiglio che le hanno dato i nostri Colleghi, in questo modo potrà risparmiare certamente un bel po' di tempo e potrà meglio approfittare dei vantaggi della ripresa funzionale indotta dalla neuromodulazione.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
![Utente Utente](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/donna.webp)
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio per la tempestiva risposta. L'ospedale a cui mi sono rivolta mi ha fornito un consulto uro-ginecologico che mi ha prospettato per tentare di migliorare la mia situazione di effettuare prima la riduzione del cistocele e poi successivamente la neuromodulazione. Le cose sono state invertite quando io ho fatto notare che la riduzione del cistocele non avrebbe avuto esito positivo se prima non miglioravano le condizioni che lo avevano provocato. Quindi se non c'è correlazione col disturbo neurologico della vescica non capisco perchè mi è stato consigliato un intervento così fastidioso.
Saluti.
La ringrazio per la tempestiva risposta. L'ospedale a cui mi sono rivolta mi ha fornito un consulto uro-ginecologico che mi ha prospettato per tentare di migliorare la mia situazione di effettuare prima la riduzione del cistocele e poi successivamente la neuromodulazione. Le cose sono state invertite quando io ho fatto notare che la riduzione del cistocele non avrebbe avuto esito positivo se prima non miglioravano le condizioni che lo avevano provocato. Quindi se non c'è correlazione col disturbo neurologico della vescica non capisco perchè mi è stato consigliato un intervento così fastidioso.
Saluti.
[#3]
Gentile Signora,
il cistocele può dare di per sè disturbi, come senso di peso e di impegno vaginale, oltre ad alterare la posizione della vescica condizionandone parzialmente la funzionalità. Ne suo caso, le cause del problema funzionale sono però diverse e solo la neuromodulazione è in grado di porvi rimedio. La correzione del cistocele va intesa quindi come un intervento accessorio, un ulteriore aiuto. Senz'altro lei può scegliere di non eseguire ora la correzione del cistocele e valutare l'evoluzione del tempo, non sappiamo come potrà andare, ma quando eventualmente se ne ravvedesse la necessità, lei dovrà essere sottoposta ad un nuovo intervento con una nuova anestesia. Tutto qui.
Saluti
il cistocele può dare di per sè disturbi, come senso di peso e di impegno vaginale, oltre ad alterare la posizione della vescica condizionandone parzialmente la funzionalità. Ne suo caso, le cause del problema funzionale sono però diverse e solo la neuromodulazione è in grado di porvi rimedio. La correzione del cistocele va intesa quindi come un intervento accessorio, un ulteriore aiuto. Senz'altro lei può scegliere di non eseguire ora la correzione del cistocele e valutare l'evoluzione del tempo, non sappiamo come potrà andare, ma quando eventualmente se ne ravvedesse la necessità, lei dovrà essere sottoposta ad un nuovo intervento con una nuova anestesia. Tutto qui.
Saluti
[#5]
Gentile Signora,
la correzione del cistocele semplice, senza incontinenza, consiste perlopiù nella "colpo-perineo-raffìa anteriore", intervento eseguito per via vaginale, di invasività abbastanza modesta. Si tratta molto banalmente di "rinforzare" la parete vaginale anteriore per evitare che la vescica vi protruda. Nella maggioranza dei casi effettuabile in anestesia periferica, comporta una degenza di 24-48 ore.
Saluti
la correzione del cistocele semplice, senza incontinenza, consiste perlopiù nella "colpo-perineo-raffìa anteriore", intervento eseguito per via vaginale, di invasività abbastanza modesta. Si tratta molto banalmente di "rinforzare" la parete vaginale anteriore per evitare che la vescica vi protruda. Nella maggioranza dei casi effettuabile in anestesia periferica, comporta una degenza di 24-48 ore.
Saluti
[#7]
Gentile Signora,
se lei conduce un'attività perlopiù sedentaria, crediamo che in linea di massima potrebbe riprendere il lavoro dopo una decina di giorni dall'intervento. Tutto quanto posto che si tratti veramente dell'intervento di cui abbiamo parlato, che non comporta incisioni dell'addome e divaricazione dei muscoli. D'ogni modo, si tratta di tempi molto indicativi, poiché i livelli di sensibilità sono molto variabili da caso a caso.
Saluti
se lei conduce un'attività perlopiù sedentaria, crediamo che in linea di massima potrebbe riprendere il lavoro dopo una decina di giorni dall'intervento. Tutto quanto posto che si tratti veramente dell'intervento di cui abbiamo parlato, che non comporta incisioni dell'addome e divaricazione dei muscoli. D'ogni modo, si tratta di tempi molto indicativi, poiché i livelli di sensibilità sono molto variabili da caso a caso.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.1k visite dal 30/10/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.