Esito tamponi uretrali e spermiocoltura
Buongiorno, sono un ragazzo di 22 anni, tutto è iniziato un anno fa quando ho avvertito sintomi di prostatite con fuoriuscita di sangue coagulato nello sperma, mi passarono dopo una settimana e non ho fatto nessun controllo. Un mese fa ho avuto un infezione alle vie urinarie con fuoriuscita di pus o comunque materia biancastra dal meato ke ho curato per sei giorni con ciproxin prescrittomi dal medico del prontosoccorso (dove mi ero recato per il problema) dopo aver rilevato un pò di sangue nell urina con lo stick (unico esame fatto). Per una questione di sicurezza ho voluto fare un controllo una settimana fa al san raffaele di milano (che immagino sia fra i migliori) e l urologo che mi ha toccato la prostata per via rettale durante la visita mi ha detto che ce l'ho un pò infiammata (mi dava molto fastidio) e mentre la toccava è uscito un pò di materia liquida che mi bruciava un pò il meato. Così mi ha dato da fare il tampone uretrale (tricomonas,micoplasma,clamidia, germi comuni) e spermiocoltura. Gli esiti sono stati tutti negativi in entrambi gli esami (a parte "presenza di saprofiti mi possibile provenienza uretrale) ..com è possibile?? Mi ricordo che comunque prima di fare i tamponi due ore e mezzo prima senza pensarci ho avuto la solita abitudine di lavarmi l interno dell uretra con il gettito d acqua (avendo leggera ipospadia l uretra si dilata molto quindi si lava internamente)..è possibile che ciò abbia condizionato l esame? Il giorno dopo comunque ho fatto la spermiocoltura e anche se non ho più lavato l uretra è venuto negativo..com è possibile tutto questo? Io contattero l urologo ma nel frattempo mi farebbe molto piacere un vostro parere.
Grazie anticipatamente.
Grazie anticipatamente.
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Gentile Giovanotto,
i batteri "saprofiti" (perlopiù stafilococchi, streptococchi, alcuni coliformi) sono quelli che normalmente risiedono sulla pelle, in particolare quella dell'area genitale, non creano alcun disturbo, risentono poco o nulla dell'igiene locale, ma possono contaminare gli esami colturali, in particolare il tampone uretrale e la spermiocoltura. Per questo motivo i risultati di questi accertamenti vanno interpretati sempre con molta attenzione e senso critico, per non rischiare di prescrivere antibiotici inutilmente. Contnui dunque a seguire con fiducia le indicazioni dei nostri Colleghi che la stanno seguendo.
Saluti
i batteri "saprofiti" (perlopiù stafilococchi, streptococchi, alcuni coliformi) sono quelli che normalmente risiedono sulla pelle, in particolare quella dell'area genitale, non creano alcun disturbo, risentono poco o nulla dell'igiene locale, ma possono contaminare gli esami colturali, in particolare il tampone uretrale e la spermiocoltura. Per questo motivo i risultati di questi accertamenti vanno interpretati sempre con molta attenzione e senso critico, per non rischiare di prescrivere antibiotici inutilmente. Contnui dunque a seguire con fiducia le indicazioni dei nostri Colleghi che la stanno seguendo.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Dott.Piana vorrei dirle che ieri pomeriggio ho mandato una mail all urologo che mi ha visitato dieci giorni fa con l esito di tamponi e spermiocoltura, gli avevo anche a lui spiegato il problema dell acqua nell uretra. La sua risposta è stata che l acqua non ha influito all esito dell esame (come mi ha detto lei), che l esame è uscito negativo forse per il fatto che l ho fatto dopo molti giorni dalla scomparsa dei sintomi, per il resto mi ha detto di prendere levoxacin 500 per dieci giorni. Anche lei concorda con la terapia che mi è stata data?
Ps. Quello che non mi convince è che non sono stati fatti esami approfonditi per vedere quali sono veramente i batteri coinvolti, e soprattutto che non sia stata ipotizzato il caso di prostatite abatterica cronica. Lei che ne pensa?
Ps. Quello che non mi convince è che non sono stati fatti esami approfonditi per vedere quali sono veramente i batteri coinvolti, e soprattutto che non sia stata ipotizzato il caso di prostatite abatterica cronica. Lei che ne pensa?
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Gentile Giovanotto,
la diagnosi di prostatite cronica abatterica è essenzialmente "clinica" ovvero si basa solo sulla visita e la valutazione dei disturbi. Non esistono accertamenti mirati in grado di caratterizzare con certezza la situazione. Se le colture sono negative, noi non siamo generalmente favorevoli all'uso empirico di antibiotici "tanto per", d'ogni modo la nostra conoscenza del suo caso è forzatamente limitata e questo pregiudica la nostra possibilità di giudicare in modo appropriato.
Saluti
la diagnosi di prostatite cronica abatterica è essenzialmente "clinica" ovvero si basa solo sulla visita e la valutazione dei disturbi. Non esistono accertamenti mirati in grado di caratterizzare con certezza la situazione. Se le colture sono negative, noi non siamo generalmente favorevoli all'uso empirico di antibiotici "tanto per", d'ogni modo la nostra conoscenza del suo caso è forzatamente limitata e questo pregiudica la nostra possibilità di giudicare in modo appropriato.
Saluti
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Utente
Grazie delle sue pronte risposte! Vedremo come procede la situazione allora. So che forse mi sto dilungando un pò troppo con il discorso dottore magari sono un pò di troppo ma vorrei chiederle un altra cosa se mi permette, quando ho rapporti sessuali con le ragazze inizialmente essendo molto eccitato ho un pò di difficoltà a non arrivare subito, tipo eiaculazione precoce che poi scompare quasi del tutto dopo un certo numero di minuti dall inizio del rapporto. Ecco, io proprio all inizio del rapporto per non eiaculare, oltre che ripetere le tabelline mentalmente o pensare ad altro (purtroppo), uso la tecnica di bloccare spesso il rapporto con un "colpo di prostata" (come se stringo i glutei e spingo la spostata), così ho modo di continuare con meno impulso a eiaculare, operazione che a volte la eseguo dando tipo dieci colpi di prostata continui e poi continuo il rapporto, secondo lei questo modo di fare può in qualche modo "appesantire" la prostata e farla infiammare? E la presunta eiaculazione precoce soprattutto all inizio ma anche durante i rapporti può essere dovuta alla prostata infiammata? Cioè i rapporti possono anche durare più di mezz ora ma devo spesso bloccarmi soprattutto all inizio oppure anche alla fine quando sento che lei sta per arrivare e si "lamenta"..non so se è la normalità o se sono io che ho qualcosa che non va, grazie ancora!
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Gentile Giovanotto,
il medico può aver voce in capitolo solo fino ad un certo punto in queste situazioni, d'ogni mondo, cercando di mantenere il discorso il più asettico possibile:
- bisogna ben intendersi su cosa significhi veramente "ejaculazione precoce" ... per lo specialista si tratta di una ejaculazione incoercibile che compare addirittura prima dell'inizio del rapporto od entro il primo minuto successivo. Tutto quanto va oltre questo tempo ha forse valore dal punto di vista sessuologico, ma non medico.
- la tecnica dello "stop and start" è di fatto l'unica possibilità efficace per arginare l'ejaculazione imminente, la compressione anteroposteriore del glande tra due dita forse è la modalità più efficace di applicarla;
- trattenere artificiosamente l'ejaculazione oltre un certo limite crea senza dubbio una congestione a livello della prostata; in talune situazioni di infiammazione già presente, questo può avere un ruolo controproducente.
- quale sia questo "limite" ragionevole nessuno lo sa di preciso, sta di fatto che con un poò di bun senso critico i 30 minuti ci paiono davvero eccessivi, potremmo forse ragionare sulla metà della metà. Badi bene, stiamo parlando di soggetti che hanno già dei disturbi. Chi ha la fortuna di star bene faccia come crede, non sarà certo il medico a condizionarlo in certi momenti!
Saluti
il medico può aver voce in capitolo solo fino ad un certo punto in queste situazioni, d'ogni mondo, cercando di mantenere il discorso il più asettico possibile:
- bisogna ben intendersi su cosa significhi veramente "ejaculazione precoce" ... per lo specialista si tratta di una ejaculazione incoercibile che compare addirittura prima dell'inizio del rapporto od entro il primo minuto successivo. Tutto quanto va oltre questo tempo ha forse valore dal punto di vista sessuologico, ma non medico.
- la tecnica dello "stop and start" è di fatto l'unica possibilità efficace per arginare l'ejaculazione imminente, la compressione anteroposteriore del glande tra due dita forse è la modalità più efficace di applicarla;
- trattenere artificiosamente l'ejaculazione oltre un certo limite crea senza dubbio una congestione a livello della prostata; in talune situazioni di infiammazione già presente, questo può avere un ruolo controproducente.
- quale sia questo "limite" ragionevole nessuno lo sa di preciso, sta di fatto che con un poò di bun senso critico i 30 minuti ci paiono davvero eccessivi, potremmo forse ragionare sulla metà della metà. Badi bene, stiamo parlando di soggetti che hanno già dei disturbi. Chi ha la fortuna di star bene faccia come crede, non sarà certo il medico a condizionarlo in certi momenti!
Saluti
[#10]
Utente
Buongiorno dott. Piana, volevo aggiornare un piccolo cambiamento della situazione (purtroppo negativo).. Premetto che devo ancora iniziare la cura di levoxacin 500 in quanto mi deve arrivare la ricetta del medico di base via posta (io sono fuori dal mio paese) penso inizierò lunedì. Nel frattempo però da 4 giorni circa avverto soprattutto la sera (e oggi anche da stamattina) una leggera "scossa" alla prostata di 1-2 secondi massimo quando dopo essere stato seduto mi alzo dal divano..mi succede raramente anche quando cambio posizione nel letto (ma max un paio di volte appena mi stendo). Questo non mi comporta nessun disagio in quanto non succede di continuo, inoltre non ho nessun altro sintomo, anche se non mi da disagio però mi fa sospettare che c'è qualcosa che non va, nel periodo della visita urologica e degli esami infatti nonostante la prostata un pò ingrossata e con fuoriuscita di secrezione al tatto non avvertivo nessun sintomo, e adesso si. Secondo lei questo leggero sintomo si allevierà con i dieci giorni di levoxacin per 500mg al giorno? Dovrei informare il mio urologo di ciò oppure aspetto prima di fare i dieci giorni con questo farmaco? Avevo pensato di portare la terapia da dieci a quindici giorni in quanto il mio urologo me ne aveva prescritti dieci quando non avevo sintomi. Oppure di portare la terapia a 1gr al giorno per dieci giorni.. Lei che ne pensa? Grazie!
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 17.4k visite dal 30/10/2013.
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