battere patogeno tampone uretrale

Buongiorno,
a seguito di disturbi come bisogno frequente di urinare, bruciore sporadico e sensazione di dover ancora urinare poco dopo aver appena urinato, ho avvisato la mia partner (stiamo insieme da 2 mesi) e sono andato a farmi visitare da uno specialista urologo che mi ha controllato visivamente i genitali e controllato la prostata (tutto normale) nonchè prescritto tampone uretrarle e spermiocolttura con antibiogramma.
Ho ritirato le analisi che ho pubblicato qui per la vostra visione http://s22.postimg.org/44n0yl2r5/IMG_4868.jpg
E' tutto negativo, tranne questo Haemophilus influenzae nel tampone uretrale che mi preoccupa avendo letto che è legato a patologie gravi come la meningite. Ho già prenotato la visita presso l'urologo che mi ha seguito, ma è fra 2 settimane e mezzo. Siccome sono una persona molto suscettibile, e contando che devo aspettare ancora tutto questo tempo, volevo un vostro parere riguardo alla gravità di questo batterio/conseguenze/etc, per tranquillizzarmi un po', in attesa di queste infinite 2 settimane e mezzo, quando sicuramente l'urologo saprà prescrivermi la terapia più adeguata.
Confidando nella vostra professionalità, Vi saluto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Gentile Giovanotto,
i risultati degli esami batteriologici su tampone uretrale e liquido seminale devone sempre essere interpretati con molto senso critico, facendo riferimento con attenzione ai sintomi ed a quanto rilevato alla visita. L'ultimo tratto dell'uretra è assai spesso colonizzato da germi "saprofiti" comuni alla pelle dell'area genitale, che non danno origine ad alcun disturbo, ma ovviamente vanno a contaminare i liquidi biologici che vi vengono a contatto. In effetti, il tampone uretrale ha un sicuro motivo di essere nelle uretriti conclamate nelle quali vi è una secrezione attiva abbondante (es. gonorrea). In linea di massima, questo Haemophilus Influenzae non è un battere di frequente riscontro nelle infezioni delle vie urinarie, le possibilità che sia veramente all'origine dei suoi disturbi sono molto limitate. D'altronde, i sintomi che ci riferisce sarebbero più coerenti con una modesta infiammazione/congestione prostatica, non necessariamente su base infettiva. In conclusione, senz'altro può stare tranquillo ed attendere la valutazione diretta del nostro Collega, non assumere antibiotici, bere molta acqua per urinare di più.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille, mi ha davvero tranquillizzato in attesa del colloquio con l'Urlogo che mi ha seguito, che sono sicuro mi spiegherà tutto per filo e per segno dandomi l'eventuale terapia corretta

Buona giornata.