Bruciore persistente
Gentile Medici,
ho un problema che mi affligge da ormai più di 2 mesi e a cui vorrei quantomeno trovare un nome. Ad agosto,ho iniziato ad avvertire uno strano fastidio a quelle che mi sembrava fossero le vie urinarie. Dico "sembrava" in quanto purtroppo non ho mai saputo localizzare con certezza l'origine e l'esatta collocazione di questo fastidio. Nel timore che la pillola anticoncezionale che stavo prendendo potesse essere la causa di qualche disturbo, ho interrotto il trattamento.
Il disturbo è sembrato dapprima, la fase iniziale di una cistite e quindi (sbagliando), avendone già sofferto in passato, ho pensato di prendere un Monuril. A seguito dell'assunzione dell'antibiotico,il fastidio non è passato ed ho quindi dedotto che non vi fosse alcuna cistite. Fatti i dovuti esami delle urine e risultati negativi,ho cominciato a pensare che il problema potesse essere di origine ginecologica,così, a seguito di una visita in cui non si è palesato alcun problema evidente,se non un un rossore esterno,ho fatto un tampone ginecologico completo, da cui è risultata presenza di gardnerella. La dottoressa mi ha quindi prescritto una cura a base di Flagyl compresse, pomata Meclon ed ovuli. A circa due settimane di distanza,nessun miglioramento. Il fastidio,a giorni alterni,persiste. E' un bruciore che mai si verifica nel momento della minzione,che mi sembra concentrato nella zona dell'uretra,con una sensazione di fastidio,irritabilità ed una sorta di lieve pressione vescicale e che credo anche strettamente legato alla mia attività intestinale. Queste sono valutazioni che comincio a fare ora, a distanza di tempo e ripercorrendo il mio percorso fino ad oggi.Mi pare proprio,infatti,che il tutto sia inizialmente scaturito a seguito di una defecazione difficile. Soffro infatti di ragadi ed emorroidi,che danno spesso origine a feci dure e difficoltà di evacuazione e quindi,in concomitanza con episodi di particolare sforzo, ho notato come questo mio fastidio si accentui particolarmente.
Sono in attesa di fare una visita con un urologo della mia città,ma nel frattempo, vorrei tanto che qualcuno riuscisse a dare un nome a tutto questo, o quantomeno a tranquillizzarmi,in quanto questa situazione si sta ripercuotendo sulla mia serenità ed ogni aspetto della mia vita: dall'attività sessuale,alle più banali abitudini quotidiane.
Vi ringrazio per la Vostra attenzione.
Roberta
ho un problema che mi affligge da ormai più di 2 mesi e a cui vorrei quantomeno trovare un nome. Ad agosto,ho iniziato ad avvertire uno strano fastidio a quelle che mi sembrava fossero le vie urinarie. Dico "sembrava" in quanto purtroppo non ho mai saputo localizzare con certezza l'origine e l'esatta collocazione di questo fastidio. Nel timore che la pillola anticoncezionale che stavo prendendo potesse essere la causa di qualche disturbo, ho interrotto il trattamento.
Il disturbo è sembrato dapprima, la fase iniziale di una cistite e quindi (sbagliando), avendone già sofferto in passato, ho pensato di prendere un Monuril. A seguito dell'assunzione dell'antibiotico,il fastidio non è passato ed ho quindi dedotto che non vi fosse alcuna cistite. Fatti i dovuti esami delle urine e risultati negativi,ho cominciato a pensare che il problema potesse essere di origine ginecologica,così, a seguito di una visita in cui non si è palesato alcun problema evidente,se non un un rossore esterno,ho fatto un tampone ginecologico completo, da cui è risultata presenza di gardnerella. La dottoressa mi ha quindi prescritto una cura a base di Flagyl compresse, pomata Meclon ed ovuli. A circa due settimane di distanza,nessun miglioramento. Il fastidio,a giorni alterni,persiste. E' un bruciore che mai si verifica nel momento della minzione,che mi sembra concentrato nella zona dell'uretra,con una sensazione di fastidio,irritabilità ed una sorta di lieve pressione vescicale e che credo anche strettamente legato alla mia attività intestinale. Queste sono valutazioni che comincio a fare ora, a distanza di tempo e ripercorrendo il mio percorso fino ad oggi.Mi pare proprio,infatti,che il tutto sia inizialmente scaturito a seguito di una defecazione difficile. Soffro infatti di ragadi ed emorroidi,che danno spesso origine a feci dure e difficoltà di evacuazione e quindi,in concomitanza con episodi di particolare sforzo, ho notato come questo mio fastidio si accentui particolarmente.
Sono in attesa di fare una visita con un urologo della mia città,ma nel frattempo, vorrei tanto che qualcuno riuscisse a dare un nome a tutto questo, o quantomeno a tranquillizzarmi,in quanto questa situazione si sta ripercuotendo sulla mia serenità ed ogni aspetto della mia vita: dall'attività sessuale,alle più banali abitudini quotidiane.
Vi ringrazio per la Vostra attenzione.
Roberta
[#1]
Gentile Signora,
dl suo racconto emergono alcuni elementi certi:
1) il rilievo di Garnerella è stato molto probabilmente occasionale;
2) la correlazione con il disturbo intestinale è essenziale;
3) se con la sospensione della pillola nulla è cambiato è difficile invocare un'origine ormonale del disturbo, peraltro abbastanza comune alla sua età.
Il nostro Collega che avrà l'insostituibile vantaggio di poterla visitare direttamente, verosimilmente riuscirà a ricondurre i vari fattori in un ragionamento logico che conduce ad una diagnosi ed a una possibile terapia. Senz'altro vi sarà anche da coinvolgere un bravo gastro-enterologo che sull'intestino ha certamente competenze assai maggiori.
Nell'attesa, la invitiamo a far molta attenzione a come si presenta il disturbo, ovvero se il bruciore/solletico si manifesta già prima di iniziare ad urinare, o solo durante il flusso, inoltre se persiste dopo la fine della minzione. La descrizione minuziosa certamente aiuterà il Collega ad indirizzarsi correttamente.
Saluti
dl suo racconto emergono alcuni elementi certi:
1) il rilievo di Garnerella è stato molto probabilmente occasionale;
2) la correlazione con il disturbo intestinale è essenziale;
3) se con la sospensione della pillola nulla è cambiato è difficile invocare un'origine ormonale del disturbo, peraltro abbastanza comune alla sua età.
Il nostro Collega che avrà l'insostituibile vantaggio di poterla visitare direttamente, verosimilmente riuscirà a ricondurre i vari fattori in un ragionamento logico che conduce ad una diagnosi ed a una possibile terapia. Senz'altro vi sarà anche da coinvolgere un bravo gastro-enterologo che sull'intestino ha certamente competenze assai maggiori.
Nell'attesa, la invitiamo a far molta attenzione a come si presenta il disturbo, ovvero se il bruciore/solletico si manifesta già prima di iniziare ad urinare, o solo durante il flusso, inoltre se persiste dopo la fine della minzione. La descrizione minuziosa certamente aiuterà il Collega ad indirizzarsi correttamente.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 21/10/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.