Gocciolamento terminale e svuotamento vescicale incompleto
Gentili Medici vi espongo in maniera schematica il mio problema.
2009 Dopo intensa masturbazione (cosa che facevo già da anni) ritardando l'eiaculazione di molte ore avverto dolori molto forti al testicolo destro e nella gamba destra che continuano dopo terapia antinfiammatoria.
2011 Visita urologica e inquadramento diagnostico:Congestione prostatica terapia con serenoa Repens alfuzosina e altri integratori con proprietà antiedemigena-antinfiammatoria.
La sintomatologia dolorosa persiste ma risulta attenuata,continuo però come uno stupido a ritardare l'eiaculazione.
2012-2013 Finalmente mi decido a non commettere più sciocchezze,pratico masturbazione più frequente ma senza mai ritardare l'eiaculazione e assumo di nuovo quegli integratori.
Gennaio 2013 Compaiono i primi disturbi urinari MAI avvertiti in precedenza in particolare difficoltà notevole ad iniziare la minzione,flusso ipovalido e gocciolamento terminale.
Settembre 2013 Il dolore al testicolo sparisce quasi ma andare al bagno si trasforma in una tragedia.Inizio ad urinare senza esitazione senza nessuna difficoltà ma evidente gocciolamento terminale e soprattutto passo in media un'ora per cercare di "fare l'ultima goccia".Comincio allora ad assumere di nuovo(di mia iniziativa) alfuzosina e topster,breaflog e permixon,risultati modesti ho sempre la sensazione di non svuotare la vescica .
Il mio problema è che so bene che un'uroflussimetria sarebbe utile ma non ci riesco non è colpa mia ,una volta mi sono anche recato in un centro ma me ne sono scappato.Pensate che quando a casa ci sono altre persone non riesco ad urinare figuriamoci dal medico.
Come si fa in questi casi?Posso eseguire altri esami non so una radiografia o ecografia dell'addome?andrebbero eseguite con la vescica piena e poi prevedono anche laripetizione dell'esame dopo aver urinato?
Ho anche fatto un esame delle urine e urinocoltura,risultata negativa grazie al fatto che sto bevendo abbastanza (circa 1.5 litri, 2 litri non ce la faccio). Ecco i risultati:
Aspetto Limpido
Colore Vogel II
Peso specifico 1015
pH 6.5
Proteine <20 mg/dl
Glucosio < 20 mg/dl
Corpi chetonici < 8 mg/dl
Pigmenti biliari < 0.5 mg/dl
Urobilina < 1 mg/dl
Emoglobina assente
Nitriti assenti
Esame microscopico del sedimento:
Cellule di sfaldamento RARE
Cilindri ASSENTI
Emazie < 10/microlitro
Leucociti 15 (riferimento < 25 / microlitro)
Flora batterica LIEVE ******
Mucopus ASSENTE
Cristalli ALCUNI OSSALATI DI CALCIO ******
Potrebbe essere utile assumere un disinfettante urinario pur non essendoci infezione? Ho letto che spesso anche in assenza di infezione le prostatiti trovano giovamento da cure antibiotiche ma assumere antibiotici in maniera scriteriata non genera tra l'altro resistenza ?
In attesa di una vostra gentile risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
2009 Dopo intensa masturbazione (cosa che facevo già da anni) ritardando l'eiaculazione di molte ore avverto dolori molto forti al testicolo destro e nella gamba destra che continuano dopo terapia antinfiammatoria.
2011 Visita urologica e inquadramento diagnostico:Congestione prostatica terapia con serenoa Repens alfuzosina e altri integratori con proprietà antiedemigena-antinfiammatoria.
La sintomatologia dolorosa persiste ma risulta attenuata,continuo però come uno stupido a ritardare l'eiaculazione.
2012-2013 Finalmente mi decido a non commettere più sciocchezze,pratico masturbazione più frequente ma senza mai ritardare l'eiaculazione e assumo di nuovo quegli integratori.
Gennaio 2013 Compaiono i primi disturbi urinari MAI avvertiti in precedenza in particolare difficoltà notevole ad iniziare la minzione,flusso ipovalido e gocciolamento terminale.
Settembre 2013 Il dolore al testicolo sparisce quasi ma andare al bagno si trasforma in una tragedia.Inizio ad urinare senza esitazione senza nessuna difficoltà ma evidente gocciolamento terminale e soprattutto passo in media un'ora per cercare di "fare l'ultima goccia".Comincio allora ad assumere di nuovo(di mia iniziativa) alfuzosina e topster,breaflog e permixon,risultati modesti ho sempre la sensazione di non svuotare la vescica .
Il mio problema è che so bene che un'uroflussimetria sarebbe utile ma non ci riesco non è colpa mia ,una volta mi sono anche recato in un centro ma me ne sono scappato.Pensate che quando a casa ci sono altre persone non riesco ad urinare figuriamoci dal medico.
Come si fa in questi casi?Posso eseguire altri esami non so una radiografia o ecografia dell'addome?andrebbero eseguite con la vescica piena e poi prevedono anche laripetizione dell'esame dopo aver urinato?
Ho anche fatto un esame delle urine e urinocoltura,risultata negativa grazie al fatto che sto bevendo abbastanza (circa 1.5 litri, 2 litri non ce la faccio). Ecco i risultati:
Aspetto Limpido
Colore Vogel II
Peso specifico 1015
pH 6.5
Proteine <20 mg/dl
Glucosio < 20 mg/dl
Corpi chetonici < 8 mg/dl
Pigmenti biliari < 0.5 mg/dl
Urobilina < 1 mg/dl
Emoglobina assente
Nitriti assenti
Esame microscopico del sedimento:
Cellule di sfaldamento RARE
Cilindri ASSENTI
Emazie < 10/microlitro
Leucociti 15 (riferimento < 25 / microlitro)
Flora batterica LIEVE ******
Mucopus ASSENTE
Cristalli ALCUNI OSSALATI DI CALCIO ******
Potrebbe essere utile assumere un disinfettante urinario pur non essendoci infezione? Ho letto che spesso anche in assenza di infezione le prostatiti trovano giovamento da cure antibiotiche ma assumere antibiotici in maniera scriteriata non genera tra l'altro resistenza ?
In attesa di una vostra gentile risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente, come prima regola cerchi di seguire sempre le indicazioni del suo urologo evitando le automedicazioni. Se non riesce ad eseguire la uroflussometria è sempre possibile eseguire una valutazione ecografica del residuo post-minzionale che è meno indaginosa e non ha influenze psicologiche situazionali-
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#2]
Ex utente
Ringrazio il dottor Scalese per la tempestiva risposta.
Immagino questo tipo di ecografia preveda dapprima l'esecuzione dell'esame a vescica piena e poi la ripetizione dello stesso dopo aver svuotato la vescica per valutare appunto il residuo post-minzionale.Bhè anche questo non sarebbe un problema da poco perchè comunque dovrei urinare nel centro medico e potrei non riuscirci tanto è vero che ogni volta che faccio l'esame delle urine le raccolgo a casa ,fortunatamente ho il laboratorio proprio sotto casa.Non sono nemmeno mai andato in un bagno di un locale pubblico e nemmeno a scuola o all'università si figuri.Purtroppo non ci riesco proprio, mi capita di iniziare anche ma è molto molto raro ma poi appena sento una voce o qualcuno avvicinarsi mi blocco e non serve a nulla provare a rilassarsi come lei mi insegna.Non si tratta di forza di volontà perchè una volta mi sono lanciato da una scogliera ,una cosa pazzesca che nessuno pensava potessi riuscire a fare.
In ogni caso quest'esame come si chiama?Ecografia dell'apparato urinario, ecografia dell'addome inferiore,ecografia addome completo?
Mi dica,ma perchè è così importante valutare il residuo post minzionale?Che differenza fa ai fini diagnostici se restano 30 cc o di più e poi un esame eseguito un'unica volta con un certo riempimento vescicale basta per poter formulare un'ipotesi diagnostica?
Il fatto di non avere alcun problema ad iniziare la minzione ma di avere un flusso debole e soprattutto di non riuscire a svuotare completamente la vescica fa pensare più ad un problema ostruttivo(prostata ingrossata ) o ad un problema riguardante la vescica?
Infine che cosa mi dice del fatto che all'analisi delle urine (urinocoltura negativa) sia risultato la presenza di una lieve flora batterica e di alcuni ossalati di calcio?
E delle strategie terapeutiche?Ammesso che si riuscisse anche ad arrivare ad una diagnosi precisa che soluzioni offre oggi la medicina,solo alfa litici in caso di problema vescicale e serenoa repens per la prostatite?
E se volessi fare quest'esame dovrei comunque sospendere l'alfuzosina immagino.
Grazie per la disponibilità.
Immagino questo tipo di ecografia preveda dapprima l'esecuzione dell'esame a vescica piena e poi la ripetizione dello stesso dopo aver svuotato la vescica per valutare appunto il residuo post-minzionale.Bhè anche questo non sarebbe un problema da poco perchè comunque dovrei urinare nel centro medico e potrei non riuscirci tanto è vero che ogni volta che faccio l'esame delle urine le raccolgo a casa ,fortunatamente ho il laboratorio proprio sotto casa.Non sono nemmeno mai andato in un bagno di un locale pubblico e nemmeno a scuola o all'università si figuri.Purtroppo non ci riesco proprio, mi capita di iniziare anche ma è molto molto raro ma poi appena sento una voce o qualcuno avvicinarsi mi blocco e non serve a nulla provare a rilassarsi come lei mi insegna.Non si tratta di forza di volontà perchè una volta mi sono lanciato da una scogliera ,una cosa pazzesca che nessuno pensava potessi riuscire a fare.
In ogni caso quest'esame come si chiama?Ecografia dell'apparato urinario, ecografia dell'addome inferiore,ecografia addome completo?
Mi dica,ma perchè è così importante valutare il residuo post minzionale?Che differenza fa ai fini diagnostici se restano 30 cc o di più e poi un esame eseguito un'unica volta con un certo riempimento vescicale basta per poter formulare un'ipotesi diagnostica?
Il fatto di non avere alcun problema ad iniziare la minzione ma di avere un flusso debole e soprattutto di non riuscire a svuotare completamente la vescica fa pensare più ad un problema ostruttivo(prostata ingrossata ) o ad un problema riguardante la vescica?
Infine che cosa mi dice del fatto che all'analisi delle urine (urinocoltura negativa) sia risultato la presenza di una lieve flora batterica e di alcuni ossalati di calcio?
E delle strategie terapeutiche?Ammesso che si riuscisse anche ad arrivare ad una diagnosi precisa che soluzioni offre oggi la medicina,solo alfa litici in caso di problema vescicale e serenoa repens per la prostatite?
E se volessi fare quest'esame dovrei comunque sospendere l'alfuzosina immagino.
Grazie per la disponibilità.
[#3]
Troppe domande confuse tutte insieme e pregiudizi. Quello che le è stato chiesto è semplicemente di eseguire una valutazione ecografica del residuo post-minzionale che non prevede di eseguire un esame a vescica piena come da lei erroneamente presupposto. Le modalità sono programmabili con l'ecografista.
E' importante sapere se la sua è solo una sensazione di svuotamento incompleto o meno (30 ml di residuo non possono essere percepiti se non con l'immaginazione a differenza di 100 ml o quantitativi superiori) Questo può rappresentare il punto di partenza per poi dare una risposta concreta a tutte le sue altre domande.
E' importante sapere se la sua è solo una sensazione di svuotamento incompleto o meno (30 ml di residuo non possono essere percepiti se non con l'immaginazione a differenza di 100 ml o quantitativi superiori) Questo può rappresentare il punto di partenza per poi dare una risposta concreta a tutte le sue altre domande.
[#4]
Ex utente
Devo aggiungere alcuni dettagli che forse possono essere utili quantomeno ad inquadrare il problema in attesa ovviamente dell'esame da lei suggerito e della visita urologica che farò in ogni caso anche se dov'essero sparire tutti i sintomi.
Prima che riferissi questi sintomi così fastidiosi non avevo mai avuto in vita mia la sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica per cui direi che inevitabilmente questa sensazione sia associata a qualche problema dell'apparato urinario.
Inoltre mentre qualche mese fa dopo aver avvertito la sensazione di incompleto svuotamento, urinavo molto, ora invece la quantità di urina espulsa dopo questa sensazione è poca ma la sensazione è presente sempre,ogni volta che vado in bagno e spesso non riesco anche permanendo in bagno a lungo a "farla tutta" ma oserei dire che la quantità sia esigua perchè a volte mi capita prima di andare a letto ma non mi sveglio di notte per andare in bagno e al mattino dopo non ho grande urgenza di urinare.
Il solo esame ecografico unito alla visita urologica basterebbe a indicare una diagnosi certa?Bhe certo se esiste l'uroflussimetria un motivo ci sarà però.
Un residuo minzionale esiguo indicherebbe più un problema a carico della vescica oppure sarebbe molto probabilmente da ascrivere ad un'infiammazione della prostata?
Cordiali saluti e grazie come sempre per lasua disponibilità e di tutti i medici che volessero intervenire.
Prima che riferissi questi sintomi così fastidiosi non avevo mai avuto in vita mia la sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica per cui direi che inevitabilmente questa sensazione sia associata a qualche problema dell'apparato urinario.
Inoltre mentre qualche mese fa dopo aver avvertito la sensazione di incompleto svuotamento, urinavo molto, ora invece la quantità di urina espulsa dopo questa sensazione è poca ma la sensazione è presente sempre,ogni volta che vado in bagno e spesso non riesco anche permanendo in bagno a lungo a "farla tutta" ma oserei dire che la quantità sia esigua perchè a volte mi capita prima di andare a letto ma non mi sveglio di notte per andare in bagno e al mattino dopo non ho grande urgenza di urinare.
Il solo esame ecografico unito alla visita urologica basterebbe a indicare una diagnosi certa?Bhe certo se esiste l'uroflussimetria un motivo ci sarà però.
Un residuo minzionale esiguo indicherebbe più un problema a carico della vescica oppure sarebbe molto probabilmente da ascrivere ad un'infiammazione della prostata?
Cordiali saluti e grazie come sempre per lasua disponibilità e di tutti i medici che volessero intervenire.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5k visite dal 16/10/2013.
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