Cistite ricorrente

Buongiorno,
Mi chiamo Chiara vivo a Roma, ho 29 anni.
Soffro di cistite ricorrente da circa un anno: la prima - mediamente fastidiosa - insorta durante un periodo molto stressante - luglio 2012 - in cui lavoravo sulla tesi di laurea. Curata con il Ciproxin, il quale ha sortito i suoi effetti ma mi ha procurato qualche problema gastrointestinale (soffro di colon irritabile). Fino a febbraio del 2013 sono stata bene.
Agli inizi di febbraio torna una cistite non molto fastidiosa che decido di non curare con antibiotico ma con integratore Cistidyl in compresse. Dopo qualche giorno finisco al pronto soccorso per dolore molto forte al rene sinistro; dall'analisi delle urine risulta presenza di sangue, mi prescrivono Levoxacin 500 per 6g ed ecografia renale da effettuare in seguito. Dall'ecografia effettuata non risulta nulla di patologico, apparentemente (se interessa posso copiare il testo dell'esame non appena lo avrò a portata di mano).
Il levoxacin fa il suo effetto ma la cistite torna nel periodo di maggio, in corrispondenza della preparazione al mio matrimonio. Riprendo il Levoxacin 500 , e il medico di famiglia mi consiglia di procedere con 3 cicli di questo antibiotico in questo modo: somministrazione per 10 giorni, pausa di 15 giorni, somministrazione di 7 giorni, pausa di 15 giorni, somministrazione di 7 giorni. Seguo la terapia a fatica (mi trovo in viaggio di nozze e mi ustiono per ipersensibilità alla pelle) notando che la cistite sopraggiunge anche prima del turno successivo della cura.
Termina il terzo ciclo ad agosto e non ho più cistite fino agli inizi di ottobre, in corrispondenza del primo giorno del ciclo. Il fastidio è molto forte ed assumo una compressa di Levoxacin 500, a seguito della quale mi ritrovo piena di macchie rosse la sera. Nel frattempo ho preso anche Cystoman, consigliato dalla Farmacia ed a base di D-mannosio, il quale mi provoca diarrea qualche giorno dopo.
Sospendo l'antibiotico e assumo Monuril per due sere, dunque la cistite si calma.
Sotto consiglio di conoscenti prendo appuntamento al S.Carlo a Roma e faccio una visita con il dott. Mako. A seguito di tale visita dichiara di avere bisogno di un quadro della situazione e mi prescrive esame urodinamico e cistoscopia: il sospetto è che si tratti di una cistite causata da una eccessiva permeabilità della mucosa. Non positivo il fatto che al tatto i punti nevralgici di vescica e utero risultano doloranti e fastidiosi nonostante il Monuril.
Richiedo un parere da parte vostra in materia, specie sulla necessità di effettuare o meno questi due esami prescritti.
Sono a completa disposizione per ulteriori chiarimenti e vi ringrazio in anticipo.
Saluti
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
la terapia delle infezioni delle vie urinarie ricorrenti si avvale normalmente di brevi cicli di terapie antibiotiche (ben tollerate) reiterate associate alla correzzione di eventuali fattori predisponenti derivati principalmente da un non corretto stile di vita (eccessivo stress, fumo, caffè, thè ecc) ed alle non corrette abitudini alimentari (soprattutto la scarsa assunzione di acqua che spesso è anche causa di stitichezza).
Qundi è indispensabile la massima attenzione sul tipo di alimenti assunti e sullo stile di vita.
Per quel che riguarda la prescrizione delgi esami se consigliati andrebbero eseguiti anche se come opinione personale anche non condivisibile: anche se minimamente invasivi potrebbero accentuare la sintomatologia urinaria irritiativa considerando anche che l'ecografia non ha messo in risalto nulla di patologico.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Aggiungo a tale proposito che sono solita bere un minimo di 2 litri d'acqua liscia al giorno, accompagnandola ad una dieta sana che già osservo da quando mi è stato diagnosticato il colon irritabile.
Grazie per il consulto,
C.
[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Prego!
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