Problemi prostatici

Buongiorno, di seguito descrivo la mia problematica nella speranza di un rapido riscontro in quanto sono particolarmente preoccupato. Ho 49 anni e da ca 2 anni ormai convivo con un valore elevato del psa; fino a maggio del corrente anno i valori, ancorchè elevati (da 6 a 8 come psa totale e ca 20% come ratio free/totale) erano considerati "normali" dal mio urologo in quanto accompagnati da una esplorazione digito/rettale negativa (prostata liscia e morbida) e da una dimensione della prostata stessa abbastanza voluminosa (ca 65 gr). A dicembre del 2012 ho eseguito anche un esame del 2 pro PSA con valore di 17,96 e PHI di 42,7 (psa tot 6,6 e free 1,1 - ratio 16,5%). Il controllo di giugno 2013 ha evidenziato un valore di psa tot di 16,7 il che ha consigliato all'urologo di eseguire una biopsia; la biopsia, eseguita il 18 giugno con il prelievo di 12 campioni di tessuto, ha dato riscontri negativi nel senso di assenza di neoplasie su tutti i campioni. A seguire mi è stata prescritta una cura di 2 mesi con LeviaProst, Xatral 10 e, per gli ultimi 20 gg Lenidase. A valle della cura ho ri-effettuato le analisi con valori di psa tot di 20,8, free di 5,5 e ratio 26,4%. L'urologo mi ha detto che probabilmente tali valori risentono ancora dell'intervento di biopsia e che sarebbe il caso di ripeterli tra un'altro mese. In aggiunta a tutto ciò però il sottoscritto continua ad avere fenomeni di emospermia accompagnati da una diminuizione nella produzione di liquido seminale e, non so se correlabile o meno alla specifica patologia, vari "dolorini" ai fianchi e alle gambe (cose che sia il mio urologo di fiducia che altri a cui mi sono nel frattempo rivolto per ulteriore consulto hanno sempre considerato "secondari"). Non nego che non so più che pesci prendere e sono fortemente in ansia; da qui la richiesta di cui alla presente nella speranza di avere un quadro quanto più rappresentativo e realistico possibile di quello che presumibilmente sta accadendo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la sua età, la negatività delle biopsie effettuate, i valori sproporzionati del PSA e l'emospermia contribuiscono evidentemente in prima battuta all'ipotesi di una persistente situazione infiammatoria. In linea di massima conocordiamo dunque con le indicazioni poste dal nostro Collega. Anche noi riteniamo che i "dolorini" che ci riferisce non abbiano una evidente rilevanza, certamente la componente emotiva può influire da molto a moltissimo ... Seguiamo quindi l'evoluzione degli ulteriori valori del PSA, nel frattempo immaginiamo lei stia proseguendo una qualche forma di terapia anti-infiammatoria.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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