Sono molto deluso
Sono molto arrabbiato, mi chiedo ho passato un calvario per incompetenza medica.
Nel 2005 comincio ad avvertire forti dolori ai testicoli, bruciori, fitte..
Visita urologia con ecografia testicolare, tutto negativo.
Continuo ad avere questi problemi, mi rivolgo al primario di un importante ospedale che mi visita
2 volte nell’arco di 1 anno e mezzo e mi effettua 2 ecografie testicolari nelle quali si evidenzia la comparsa
di cisti di pochi millimetri una per ogni epididimo. I dolori continuano. Mi trova solo leggermente la prostata
congestionata in quanto, a suo dire, avevo diminuito i miei rapporti sessuali a causa dei dolori.
In poche parole, questa situazione dura 4 anni e finalmente tutto passa. Specifico che sono stati 4 anni terribili con relazioni personali azzerate, stress ed una leggera depressione che ho superato con l’aiuto di uno psicologo.
A distanza di anni avverto una forte ipersensibilità del glande, mi rivolgo ad un dermatolo che mi prescrive una blanda
crema in quanto non rileva nulla, secondo lui trattasi di stress. L’ipersensibilità continua ed allora ritorno dal mio urologo che non rileva nulla e mi liquida con un: ‘tu focalizzi i tuoi problemi ai genitali’.
Ancora parecchio tempo e tutto scema fino a passarmi del tutto.
Da poche settimane mi sono tornati dolori e fitte ai testicoli, utilizzando internet (probabilmente grandissimo errore che commettono in molti) leggo dell’esistenza della prostatite!! Questa ‘sconosciuta’ malattia per i medici che mi hanno visitato!
Leggo che porta a fitte ai testicoli, leggo che la prostatite cronica porta alla comparsa di cisti nell’epididimo, leggo che può causare ipersensibilità del glande in maniera variabile, leggo che ha dei sintomi molto sfumati! Mi veniva sempre chiesto se avevo sintomo di urinare la notte o similari ed io questo sintomo non l’ho mai avuto. Sufficiente questo per scartarla?? Perché non mi sono mai stati fatti esami specifici per la prostatite?? Ho effettuato ecografie testicolari, esami sangue ed urine. Nulla di più!!!
Mi sto chiedendo da giorni: e se fosse bastato un semplice ciclo di antibiotici a non farmi passare un CALVARIO??!!
In settimana ho appuntamento dal mio medico di famiglia, esporrò quanto scritto, rimane il fatto che sono molto dispiaciuto.
Scusate lo sfogo.
Nel 2005 comincio ad avvertire forti dolori ai testicoli, bruciori, fitte..
Visita urologia con ecografia testicolare, tutto negativo.
Continuo ad avere questi problemi, mi rivolgo al primario di un importante ospedale che mi visita
2 volte nell’arco di 1 anno e mezzo e mi effettua 2 ecografie testicolari nelle quali si evidenzia la comparsa
di cisti di pochi millimetri una per ogni epididimo. I dolori continuano. Mi trova solo leggermente la prostata
congestionata in quanto, a suo dire, avevo diminuito i miei rapporti sessuali a causa dei dolori.
In poche parole, questa situazione dura 4 anni e finalmente tutto passa. Specifico che sono stati 4 anni terribili con relazioni personali azzerate, stress ed una leggera depressione che ho superato con l’aiuto di uno psicologo.
A distanza di anni avverto una forte ipersensibilità del glande, mi rivolgo ad un dermatolo che mi prescrive una blanda
crema in quanto non rileva nulla, secondo lui trattasi di stress. L’ipersensibilità continua ed allora ritorno dal mio urologo che non rileva nulla e mi liquida con un: ‘tu focalizzi i tuoi problemi ai genitali’.
Ancora parecchio tempo e tutto scema fino a passarmi del tutto.
Da poche settimane mi sono tornati dolori e fitte ai testicoli, utilizzando internet (probabilmente grandissimo errore che commettono in molti) leggo dell’esistenza della prostatite!! Questa ‘sconosciuta’ malattia per i medici che mi hanno visitato!
Leggo che porta a fitte ai testicoli, leggo che la prostatite cronica porta alla comparsa di cisti nell’epididimo, leggo che può causare ipersensibilità del glande in maniera variabile, leggo che ha dei sintomi molto sfumati! Mi veniva sempre chiesto se avevo sintomo di urinare la notte o similari ed io questo sintomo non l’ho mai avuto. Sufficiente questo per scartarla?? Perché non mi sono mai stati fatti esami specifici per la prostatite?? Ho effettuato ecografie testicolari, esami sangue ed urine. Nulla di più!!!
Mi sto chiedendo da giorni: e se fosse bastato un semplice ciclo di antibiotici a non farmi passare un CALVARIO??!!
In settimana ho appuntamento dal mio medico di famiglia, esporrò quanto scritto, rimane il fatto che sono molto dispiaciuto.
Scusate lo sfogo.
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
43.1k 1.9k
Gentile Signore,
la diagnosi di una "vera prostatite" è tutto sommato semplice ed ancor oggi si basa sugli esiti della palpazione diretta eseguita dallo specialista, considerando ovviamente i sintomi lamentati dalla persona assistita. Gli accertamenti sono utili a definire meglio la situazione, ma non essenziali per la diagnosi. I fastidi che ci riferisce (dolori ai testicoli, al glande ..) non sono assolutamente tipici, possono al limite accompagnarsi ai disturbi principali che sono invariabilmente associati con l'urinare. Invece, tutti questi disturbi potrebbero essere riferiti ad una sindrome dolorosa pelvica cronica (un tempo definita genericamente "prostatite cronica") nella quale l'interessamento vero e proprio della ghiandola è limitato od assente. Si tratta di manifestazioni piuttosto difficili da interpretare e di fatto solo ultimamente gli specialisti hanno iniziato ad indirizzarsi verso questa interpretazione, seppure fra molte incertezze. D'altro canto, l'inefficacia delle terapie più comuni e la notevole dipendezza da fattori emotivi (che tendono ad amplificare anche in modo sostanziale la percezione dei disturbi) tendono a far considerare innocente la ghiandola prostatica ed invece colpevoli le strutture nervose e muscolari del pavimento pelvico. L'approccio diagnostico e terapeutico a queste situazioni necessita di molta sensibilità, come abbiamo detto non esitono ancora approcci codificati. Un buon specialsita in urologia od andrologia che abbia una specifica consuetudine con questo tipo di problemi potrà seguirla in un fattivo percorso, probabilmente non breve e tortuoso, l'unico però in grado di promettere un sostanziale miglioramento.
Saluti
la diagnosi di una "vera prostatite" è tutto sommato semplice ed ancor oggi si basa sugli esiti della palpazione diretta eseguita dallo specialista, considerando ovviamente i sintomi lamentati dalla persona assistita. Gli accertamenti sono utili a definire meglio la situazione, ma non essenziali per la diagnosi. I fastidi che ci riferisce (dolori ai testicoli, al glande ..) non sono assolutamente tipici, possono al limite accompagnarsi ai disturbi principali che sono invariabilmente associati con l'urinare. Invece, tutti questi disturbi potrebbero essere riferiti ad una sindrome dolorosa pelvica cronica (un tempo definita genericamente "prostatite cronica") nella quale l'interessamento vero e proprio della ghiandola è limitato od assente. Si tratta di manifestazioni piuttosto difficili da interpretare e di fatto solo ultimamente gli specialisti hanno iniziato ad indirizzarsi verso questa interpretazione, seppure fra molte incertezze. D'altro canto, l'inefficacia delle terapie più comuni e la notevole dipendezza da fattori emotivi (che tendono ad amplificare anche in modo sostanziale la percezione dei disturbi) tendono a far considerare innocente la ghiandola prostatica ed invece colpevoli le strutture nervose e muscolari del pavimento pelvico. L'approccio diagnostico e terapeutico a queste situazioni necessita di molta sensibilità, come abbiamo detto non esitono ancora approcci codificati. Un buon specialsita in urologia od andrologia che abbia una specifica consuetudine con questo tipo di problemi potrà seguirla in un fattivo percorso, probabilmente non breve e tortuoso, l'unico però in grado di promettere un sostanziale miglioramento.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 03/10/2013.
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Approfondimento su Prostatite
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