Rigidità collo vescicale
Salve a tutto lo staff. A 19 anni ho avuto una prostatite curata con tre anni di ritardo per colpa del mio ex medico di famiglia che affermava che a quell'età, problemi alla prostata non potevano essercene.Di conseguenza quei 3 anni passati senza capire cosa avessi, mi hanno provocato problemi psicologici (sindrome ossessivo-compulsiva, ansia).In pratica le mie fissazioni mi portano a contrarre lo sfintere uretrale esterno con conseguente difficoltà ad urinare, e di conseguenza si rinfiamma anche la prostata in un circolo vizioso. In questi 16 anni ho avuto 2 ritenzioni acute di urine, risolte spontaneamente senza andare al pronto soccorso (nel periodo quando non ero seguito da uno psichiatra , durante dei veri attacchi di panico), e 4-5 periodi di un paio di mesi più o meno, dove ho avuto diffcoltà alla minzione. Nei restanti periodi, molto prolungati, ho sempre urinato tranquillamente, senza esitazioni o sforzi di sorta. Dopo questo preambolo vengo alle domande. Dato che i sintomi non sono costanti tutti hanno escluso una sclerosi del collo vescicale. Mi domandavo se però può esistere una rigidità del collo intermittente, quando si scatenano le contrazioni dello sfintere esterno, che poi va via nei periodi tranquilli. Inoltre un eventuale rigidità del collo vescicale può di per se dare una ritenzione acuta di urine, oppure succede solo dopo anni di sintomi ostruttivi che si vanno aggravandosi col tempo, come penso accada nella sclerosi del collo vera e propria? Grazie
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Gentile Signore,
il fatto che vi siano dei periodi relativamente lunghi assolutamente privi di disturbi assolutamente privi di diturbi non dà credito all'ipotesi di una malattia del collo vescicale, che certamente darebbe qualche segno di sé in modo più continuativo. Un disturbo intermittente non ha alcun fondamento ragionevole. Nel suo caso parrebbe che i condizionamenti emotivi siano la ragione principale di tutti i disturbi, cosa che non deve assolutamente stupire. E' poco verosimile che una sclerosi del collo, seppure spiccata, sia causa di una ritenzione completa di urina. Se questo avviene vi debbono essere delle concause, la più comune è l'ingrossamento prostatico.
Saluti
il fatto che vi siano dei periodi relativamente lunghi assolutamente privi di disturbi assolutamente privi di diturbi non dà credito all'ipotesi di una malattia del collo vescicale, che certamente darebbe qualche segno di sé in modo più continuativo. Un disturbo intermittente non ha alcun fondamento ragionevole. Nel suo caso parrebbe che i condizionamenti emotivi siano la ragione principale di tutti i disturbi, cosa che non deve assolutamente stupire. E' poco verosimile che una sclerosi del collo, seppure spiccata, sia causa di una ritenzione completa di urina. Se questo avviene vi debbono essere delle concause, la più comune è l'ingrossamento prostatico.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Dottor Piana anche se con notevole ritardo la ringrazio per le esaustive risposte (problemi di adsl mi hanno impedito di controllare la sua risposta). Quello che non capisco è se durante questa contrazione dello sfintere esterno, quello interno rimane chiuso lo stesso anche senza sclerosi o ipertonia. Inoltre vorrei sapere se esiste un esame specifico che possa dimostrare senza dubbi che la contrazione riguarda lo sfinter eesterno e non quello interno. Un'ultimissima cosa: un andrologo cui mi rivolsi anni fa mi disse che molte volte é la congestione infiammatoria pelvico-prostatica che produce la disfunzione del collo vescicale e che una volta guarita la prima, si risolve di conseguenza anche la seconda; lei cosa ne pensa? Grazie di nuovo per la disponibilità.
[#3]
Gentile Signore,
una delle possibili cause delle infiammazioni prostatiche è il reflusso dell'urina all'interno della ghiandola quando lo sfintere interno (collo vescicale) mentre invece lo sfintere esterno volontario rimane chiuso. Si tratta comunque di discorsi teorici, cosa accada realmente in pratica è molto difficile da interpretare e, d'ogni modo, è assolutamente variabile da caso a caso.
Saluti
una delle possibili cause delle infiammazioni prostatiche è il reflusso dell'urina all'interno della ghiandola quando lo sfintere interno (collo vescicale) mentre invece lo sfintere esterno volontario rimane chiuso. Si tratta comunque di discorsi teorici, cosa accada realmente in pratica è molto difficile da interpretare e, d'ogni modo, è assolutamente variabile da caso a caso.
Saluti
[#4]
caro lettore,
i8 suoi sintomi potrebbero essere determinati da varie patologie.
Un esame flussimetrico, una ecografia transrettale della prostata, potrebbero già dare alcuni elementi diagnostici prima di ricorrere alla cistoscopia sottile , uretrografia retrograda e minzionale o urodinamica un po' più complesse come esecuzione
cari saluti
i8 suoi sintomi potrebbero essere determinati da varie patologie.
Un esame flussimetrico, una ecografia transrettale della prostata, potrebbero già dare alcuni elementi diagnostici prima di ricorrere alla cistoscopia sottile , uretrografia retrograda e minzionale o urodinamica un po' più complesse come esecuzione
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7k visite dal 24/09/2013.
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