- indicativamente, dopo quanto tempo dal fattore scatenante/contagio si presentano i sintomi di una
Buongiorno,
sono soggetta a cistiti ricorrenti (spesso escherichia una volta ureaplasma).
Ho già consultato un urologo che mi ha dato indicazioni di tipo igienico, alimentare e medico ma la situazione si è ripresentata.
Non ho però chiesto:
- i rapporti anali non protetti seguiti da penetrazione vaginale con preservativo possono avere un ruolo importante nell'infezione?
- indicativamente, dopo quanto tempo dal fattore scatenante/contagio si presentano i sintomi di una cistite da escherichia?
Grazie
sono soggetta a cistiti ricorrenti (spesso escherichia una volta ureaplasma).
Ho già consultato un urologo che mi ha dato indicazioni di tipo igienico, alimentare e medico ma la situazione si è ripresentata.
Non ho però chiesto:
- i rapporti anali non protetti seguiti da penetrazione vaginale con preservativo possono avere un ruolo importante nell'infezione?
- indicativamente, dopo quanto tempo dal fattore scatenante/contagio si presentano i sintomi di una cistite da escherichia?
Grazie
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Gentile Signora,
le cistiti ricorrenti nella donna in età fertile sono perlopiù legate ad una combinazione di fattori intestinali ed altri di pertinenza delle vie urinarie, ma con una pressoché costante prevalenza dei primi. Il trauma relativo del rapporto sessuale, indipendentemente dalle modalità, è spesso "la goccia che fa traboccare il vaso". Presupponendo un fattore scatenante di questo tipo, possiamo pensare che i sintomi si manifestino tra le 24 e le 48 ore dopo. In queste situazioni, l'attenzione alla funzione intestinale è generalmente più proficua delle terapie dirette alla vescica. Bere molta acqua è il più banale, ma anche indispensabile consiglio da somministrare.
Saluti
le cistiti ricorrenti nella donna in età fertile sono perlopiù legate ad una combinazione di fattori intestinali ed altri di pertinenza delle vie urinarie, ma con una pressoché costante prevalenza dei primi. Il trauma relativo del rapporto sessuale, indipendentemente dalle modalità, è spesso "la goccia che fa traboccare il vaso". Presupponendo un fattore scatenante di questo tipo, possiamo pensare che i sintomi si manifestino tra le 24 e le 48 ore dopo. In queste situazioni, l'attenzione alla funzione intestinale è generalmente più proficua delle terapie dirette alla vescica. Bere molta acqua è il più banale, ma anche indispensabile consiglio da somministrare.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 24/09/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.