Calcolosi, litotrisia intracorporea?

Salve, quest'estate in vacanza ho avuto una forte colica. All'ospedale, mi hanno fatto tac ed ecografia, è risultato un calcolo di 1,2 cm nell'uretere. L'urologo dell'ospedale ha detto che avrei dovuto fare una litotrisia intracorporea ma che serviva una settima d'attesa, sono quindi tornato a casa dove dopo una visita specialistica mi è stato programmato l'intervento (dopo mille peripezie e 3 cambi d'ospedale, era agosto) al 23 settembre. C'è da dire che dopo la prima forte colica ho avuto solo lievi dolori (la colica l'ho avuta il 13 agosto), comunque prima dell'intervento il secondo urologo mi ha raccomandato una radiografia di controllo, che ho svolto la settimana scorsa e risulta che il calcolo si è rotto in 2 pezzi, di circa 3,5 e 6mm. Sentito l'urologo mi è stato consigliato di attendere con l'operazione, che è stata infatti sospesa (mi hanno inoltre informato che non avrei potuto comunque svolgerla a causa della rottura del laser), e di provare con la terapia espulsiva. Proprio su questo ho dei dubbi: tutti gli urologi che ho sentito mi hanno consigliato terapie diverse, tra carico d'acqua-acqua assunta durante il giorno regolarmente, come farmaci mi hanno prescritto spasmex, reparil e ho provato omnic ma mi ha causato un forte abbassamento di pressione. Uno degli urologi mi ha inoltre consigliato di prendere a stomaco vuoto del glicerolo puro. Pensate sia giusta come terapia? E' possibile eliminare naturalmente calcoli di quella dimensione? In passato ho già sofferto di calcolosi e ho spontaneamente eliminato 2 calcoli, in periodi diversi.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
l'atteggiamento da seguire in questi casi ha a che fare più con la filosofia che con la medicina. Le probabilità di eliminare un calcolo di 12 mm sono bassissime, se oggi vi è invece la certezza che i calcoli siano due e di diametro nettamente inferiore, si può sperare nella buona sorte, ma solo fino ad un certo punto. In effetti in questo momento le possibilità che lei incorra in un'altra colica od altre complicanze cono ancora ben superiori a quelle che i calcoli vengano espulsi. L'unica terpia espulsiva scientificamente provata è quella con i farmaci alfa-litici (tamsulosina e simili) ma se lei non la tollera c'è poco da fare. Certamente non le consiglieremmo di bere molto ora, poiché non si farebbe altro che aumentare ulteriormente il rischio di colica: i calcoli non si spostano perché l'urina li spinge, ma solo perché le pareti dell'urete si fanno compiacenti a sufficienza per farli progredire spontaneamente. Se ipoteticamente fosse possibile eseguire un intervento (ureteroscopia operativa) al più presto possibile questa sarebbe senz'altro la soluzione migliore, almeno secondo la nostra trentennale esperienza del settore. Purtroppo, si deve perolopiù sempre secendere a compromessi con le reali disponibilità della struttura cui si fa riferimento, pertanto un atteggiamento accettabile sarebbe quello, in attesa di un intervento già programmato, ripetere una radiografia/ecografia tra 10/15 giorni. Solo se si notasse una significativa progressione (molti centimetri) e lei continuasse a rimanere asintomatico, si potrebbe tergiversare ancora un poco.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve, la ringrazio per la risposta tempestiva. L'urologo ha chiesto di vedermi di nuovo, e a breve ci tornerò, anche lui mi ha fatto capire telefonicamente che è dell'idea di programmare comunque l'intervento, attendendo al massimo un mese per l'espulsione naturale. Riguardo agli alfa-litici: il mio unico problema è di soffrire già di mio di pressione bassa\tendente ad abbassarsi, esiste uno di questi farmaci più tollerabile? Ho visto che il principio attivo dell'Omnic è la tamulsosina, gli altri alfalitici come l'adalat crono o i calcio-antagonisti hanno tutti gli stessi effetti collaterali? Mi dice che è inutile continuare a prendere reparilexin e spasmex, tenendo presente che non ho dolore?
Grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Giovanotto,
in assenza di sintomi, non ci pare opportuno consigliarle di assumere farmaci di non comprovata efficacia. Gli effetti collaterali degli alfa-litici sono grosso modo simili, d'ogni modo fino ad oggi la tamsulosina è l'unica per la quale esistono risultati affidabili. Un mese di attesa ci pare eccessivo, nel momento in cui si dimostrasse una stabilità della situazione, sarebbe opportuno eseguire l'intervento al più presto possibile (sempre compatibilmente con le reali possibilità "ospedaliere"). Tenga condo che l'ureteroscopia operativa nei centri a maggiore competenza e numero di casi trattati viene oggi eseguita in regime di ospedalizzazione diurna ed in anestesia periferica. Si tratta pertanto di una procedura a minima invasività.

Saluti

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Utente
Utente
Salve,
volevo informarle che ho espulso naturalmente 2 calcoli di dimensioni compatibili con quelli visibili nella radiografia (6 e 3mm). L'intervento era programmato per il 14 (ho dovuto attendere la riparazione dell'apparecchio laser), a questo punto farò un'altra radiografia e farò analizzare i calcoli. Nell'ultima settimana ho seguito un consiglio "popolare", ovvero ho bevuto del succo di limone. Leggevo che ciò dovrebbe alcalinizzare le urine e permettere l'eliminazione dei calcoli formati da acido urico, è realmente utile in tutti i casi o è semplicemente una coincidenza che li abbia espulsi dopo questo "trattamento"?
La ringrazio
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