Pene curvo congenito già operato
Egregi signori medici,
sono affetto ( o meglio ero affetto, come infra) dalla nascita da pene curvo verso sinistra.
Il grado di curvatura era notevole (90 gradi ), al punto che si notava anche in posizione non retta.
Il pediatra mi mandò da un luminare del campo che visitatomi a tredici anni, disse che dovevo terminare lo sviluppo per poi sottopormi ad in intervento chirurgico. Mi rese edotto do ogni particolare tecnico dell’operazione e del beneficio che ne avrei tratto in vista di una futura attività sessuale, avvertendomi tuttavia che “proprio dritto” non sarebbe ritornato.
Fui operato nel 1995 all’età di diciassette anni, e per molti ani dopo credetti di aver risolto il problema. Progressivamente, anni dopo giunsi a capire che così non era. Sommessamente debbo rilevare che il mio pene è ancora curvo di circa 45 gradi. Ma questo non è forse un grosso problema, perché la curvatura attuale parte dalla base, mentre il pene è diritto. Più che curvo, dunque, direi che oggi è “storto”.
I reali problemi sono che:
a) in fase di erezione giunge a toccare quasi il ventre (ha un’inclinazione rispetto a terra di almeno 75 gradi);
b) È rigido come un pezzo di legno e fisso nella sua posizione;
c) A cercare di abbassarlo arriva appena in posizione orizzontale e non va oltre, nemmeno facendo forza e procurandosi del male;
d) Da quando sono stato operato (particolare estetco) il glande non si scopre più, perché la pelle sovrabbondante non si tira mai e lo ricopre sempre.
Questa mia situazione è quasi certamente sinonimo di impossibilità di penetrare ovvero di avere rapporti sessuali. A ciò si deve aggiungere (particolare che certo esula dal vostro ambito scientifico, ma che certo voi potreste risolvere in una col problema principale) il triste disagio che ho nutrito e che nutro nelle relazioni sociali al pensiero che questo problema dovrebbe essere svelato ad una partner nell’ora dell’amore.
Ciò che io mi domando da anni, come faccio ora alla fine di questa missiva, è se questo è l’unico risultato dell’operazione cui mi sono sottoposto; ossia: questo è ciò che si può ottenere, o è solo un risultato non buono ma possibile di un’operazione? In tutti casi: c’è ancora qualche cosa che si possa fare per migliorare questa situazione, un’altra operazione, delle terapie?
Se così non fosse dovrei arrendermi a quel destino che ha voluto che io non mi possa fare una famiglia; e ciò che più mi dispiacerebbe sarebbe sapere che di quel destino non sono stati sventa tori i vostri colleghi.
sono affetto ( o meglio ero affetto, come infra) dalla nascita da pene curvo verso sinistra.
Il grado di curvatura era notevole (90 gradi ), al punto che si notava anche in posizione non retta.
Il pediatra mi mandò da un luminare del campo che visitatomi a tredici anni, disse che dovevo terminare lo sviluppo per poi sottopormi ad in intervento chirurgico. Mi rese edotto do ogni particolare tecnico dell’operazione e del beneficio che ne avrei tratto in vista di una futura attività sessuale, avvertendomi tuttavia che “proprio dritto” non sarebbe ritornato.
Fui operato nel 1995 all’età di diciassette anni, e per molti ani dopo credetti di aver risolto il problema. Progressivamente, anni dopo giunsi a capire che così non era. Sommessamente debbo rilevare che il mio pene è ancora curvo di circa 45 gradi. Ma questo non è forse un grosso problema, perché la curvatura attuale parte dalla base, mentre il pene è diritto. Più che curvo, dunque, direi che oggi è “storto”.
I reali problemi sono che:
a) in fase di erezione giunge a toccare quasi il ventre (ha un’inclinazione rispetto a terra di almeno 75 gradi);
b) È rigido come un pezzo di legno e fisso nella sua posizione;
c) A cercare di abbassarlo arriva appena in posizione orizzontale e non va oltre, nemmeno facendo forza e procurandosi del male;
d) Da quando sono stato operato (particolare estetco) il glande non si scopre più, perché la pelle sovrabbondante non si tira mai e lo ricopre sempre.
Questa mia situazione è quasi certamente sinonimo di impossibilità di penetrare ovvero di avere rapporti sessuali. A ciò si deve aggiungere (particolare che certo esula dal vostro ambito scientifico, ma che certo voi potreste risolvere in una col problema principale) il triste disagio che ho nutrito e che nutro nelle relazioni sociali al pensiero che questo problema dovrebbe essere svelato ad una partner nell’ora dell’amore.
Ciò che io mi domando da anni, come faccio ora alla fine di questa missiva, è se questo è l’unico risultato dell’operazione cui mi sono sottoposto; ossia: questo è ciò che si può ottenere, o è solo un risultato non buono ma possibile di un’operazione? In tutti casi: c’è ancora qualche cosa che si possa fare per migliorare questa situazione, un’altra operazione, delle terapie?
Se così non fosse dovrei arrendermi a quel destino che ha voluto che io non mi possa fare una famiglia; e ciò che più mi dispiacerebbe sarebbe sapere che di quel destino non sono stati sventa tori i vostri colleghi.
[#1]
Si penso proprio che abbia bisogno di una soluzione chirurgica e per la fimosi (la pelle del prepuzio ristretto) e per migliorare il suo pene curvo.
E' molto frequente in effetti il reintervento, ma non si scoraggi, lo affronti perchè la soluzione c'è e va trovata quanto prima proprio per una sufficiente attività sessuale e prima che tale situazione vada ad intaccare in maniera indelebile la sua sfera emotiva.
Cordiali saluti
E' molto frequente in effetti il reintervento, ma non si scoraggi, lo affronti perchè la soluzione c'è e va trovata quanto prima proprio per una sufficiente attività sessuale e prima che tale situazione vada ad intaccare in maniera indelebile la sua sfera emotiva.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Ex utente
Egregio Dott. Mallus,
la Sua risposta mi conforta e mi dà speranza; il dottore che mi operò nel '95 è già morto, mi farò visitare in zona, e spero finalmente di dare una risposta ai miei genitori che non riescono a spiegarsi perchè a trenta anni io non sia ancora riuscito a trovare una fidanzata.
Con stima.
la Sua risposta mi conforta e mi dà speranza; il dottore che mi operò nel '95 è già morto, mi farò visitare in zona, e spero finalmente di dare una risposta ai miei genitori che non riescono a spiegarsi perchè a trenta anni io non sia ancora riuscito a trovare una fidanzata.
Con stima.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.7k visite dal 10/06/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.