Parare può trattarsi di prostatite cronica
Salve,
nel mese di maggio ho cominciato ad accusare qualche lieve fastidio nella zona pubica/sovra-pubica destra. Fastidio difficile da descrivere, lieve, che andava e veniva. Pensavo fosse causato da troppi sforzi fisici (palestra ,corsa) o magari appendicite (visto il punto). Ho fatto la visita dal medico (negativa), gli esami del sangue (negativi) e l'eco inguinale anch'essa negativa (tranne qualche piccolo linfonodo normostrutturato di carattere reattivo). Per sicurezza, dopo qualche settimana (metà leuglio), ho effettuato un'eco addome inferiore ed è emerso: vescica tutto nella norma, prostata con dimensioni normali , finemente irregolare con piccole calcificazioni periuretrli. Il fastidio al pube è passato ma una sera, dopo aver bevuto 2 bicchieri di superalcolici, ho avvertito bruciore dopo l'eiaculazione e necessità impellenti di urinare...tale bruciore è durato circa mezzora, mai più capitato (mi era capitato una volta lo scorso anno, in vacanza, sempre dopo aver ecceduto con l'alcool..ma in quel caso il bruciore arrivò senza eiuculazione) . Però nelle settimane seguenti ho cominciato ad accusare fastidio dopo la minzione, leggerissimo bruciore, lieve dolenzia perianale, difficoltà nell'erezione ed eiaculazione precoce (problemi sessuali forse di natura psicologica, dopo aver letto troppo su internet, purtroppo ammetto di essere ansioso e ipocondriaco) e un episodio di lieve emospermia (una piccolissima chiazza rossa nello sperma, episodio isolato tuttavia). Questi fastidi proseguono con intensità mai forte ma comunque presente e più o meno costante: sto bevendo quasi 3 litri d'acqua al giorno e sento spesso bisogno di urinare. Avverto una lieve dolenzia ai genitali. Mi ha visitato l'urogolo pochi giorni fa : non ha dato alcuna importanza alle calcificazioni pleriuretrali e, ha trovato solo una piccolissima varicocele nel testicolo sinistro (a cui non ha dato importanza) e dopo esplorazione rettale (che non mi ha dato dolore), mi ha detto che c'è una lieve flogosi prostatica ("è un pò "pastosa" a sinistra"), dimensioni nella norma. Poi ha aggiunto che più che infiammazione è una "congestione", però sul referto c'è comunque scritto "flogosi prostatica"-
Mi ha dato da prendere Proxana Plus, di evitare di bere alcolici, mangiare fritti e di fare (appena torno dalla vacanza) l'urinocultura e la spermocultura per la ricerca di batteri e della clamidia.
Secondo il Vs. parare può trattarsi di Prostatite Cronica?..."pastosità a sinistra" che significa?...quali altri esami, oltre a quelli da lui richiesti, dovrei fare? ...l'infiammazione può passare anche senza eventuali antibiotici?...Grazie mille. Cordiali Saluti.
nel mese di maggio ho cominciato ad accusare qualche lieve fastidio nella zona pubica/sovra-pubica destra. Fastidio difficile da descrivere, lieve, che andava e veniva. Pensavo fosse causato da troppi sforzi fisici (palestra ,corsa) o magari appendicite (visto il punto). Ho fatto la visita dal medico (negativa), gli esami del sangue (negativi) e l'eco inguinale anch'essa negativa (tranne qualche piccolo linfonodo normostrutturato di carattere reattivo). Per sicurezza, dopo qualche settimana (metà leuglio), ho effettuato un'eco addome inferiore ed è emerso: vescica tutto nella norma, prostata con dimensioni normali , finemente irregolare con piccole calcificazioni periuretrli. Il fastidio al pube è passato ma una sera, dopo aver bevuto 2 bicchieri di superalcolici, ho avvertito bruciore dopo l'eiaculazione e necessità impellenti di urinare...tale bruciore è durato circa mezzora, mai più capitato (mi era capitato una volta lo scorso anno, in vacanza, sempre dopo aver ecceduto con l'alcool..ma in quel caso il bruciore arrivò senza eiuculazione) . Però nelle settimane seguenti ho cominciato ad accusare fastidio dopo la minzione, leggerissimo bruciore, lieve dolenzia perianale, difficoltà nell'erezione ed eiaculazione precoce (problemi sessuali forse di natura psicologica, dopo aver letto troppo su internet, purtroppo ammetto di essere ansioso e ipocondriaco) e un episodio di lieve emospermia (una piccolissima chiazza rossa nello sperma, episodio isolato tuttavia). Questi fastidi proseguono con intensità mai forte ma comunque presente e più o meno costante: sto bevendo quasi 3 litri d'acqua al giorno e sento spesso bisogno di urinare. Avverto una lieve dolenzia ai genitali. Mi ha visitato l'urogolo pochi giorni fa : non ha dato alcuna importanza alle calcificazioni pleriuretrali e, ha trovato solo una piccolissima varicocele nel testicolo sinistro (a cui non ha dato importanza) e dopo esplorazione rettale (che non mi ha dato dolore), mi ha detto che c'è una lieve flogosi prostatica ("è un pò "pastosa" a sinistra"), dimensioni nella norma. Poi ha aggiunto che più che infiammazione è una "congestione", però sul referto c'è comunque scritto "flogosi prostatica"-
Mi ha dato da prendere Proxana Plus, di evitare di bere alcolici, mangiare fritti e di fare (appena torno dalla vacanza) l'urinocultura e la spermocultura per la ricerca di batteri e della clamidia.
Secondo il Vs. parare può trattarsi di Prostatite Cronica?..."pastosità a sinistra" che significa?...quali altri esami, oltre a quelli da lui richiesti, dovrei fare? ...l'infiammazione può passare anche senza eventuali antibiotici?...Grazie mille. Cordiali Saluti.
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Gentile Signore,
se il nostro Collega ha parlato di "congestione" e "flogosi prostatica" avrà avuto i suoi buoni motivi, considerato che ha avuto l'ineguagliabile vantaggio di visitarla direttamente. Egli non ha neanche lontanamente accennato alla diagnosi cui lei fa riferimento, che per di più mal si concorderebbe con i suoi attuali modesti sintomi. Segua le correttissime indicazioni che le sono state date riguardo agli accertamenti e si sottoponga comunque ad una nuova visita non appena saranno disponibili i risultati, anche se nel frattempo i disturbi fossero molto diminuiti o scomparsi. Per quanto riguarda la terapia, gli integratori come quelli che lei sta assumendo hanno un ruolo genericamente palliativo, d'ogni modo in questo momento non vi sono ancora gli elementi per consigliarle una eventuale terapia più mirata.
Saluti
se il nostro Collega ha parlato di "congestione" e "flogosi prostatica" avrà avuto i suoi buoni motivi, considerato che ha avuto l'ineguagliabile vantaggio di visitarla direttamente. Egli non ha neanche lontanamente accennato alla diagnosi cui lei fa riferimento, che per di più mal si concorderebbe con i suoi attuali modesti sintomi. Segua le correttissime indicazioni che le sono state date riguardo agli accertamenti e si sottoponga comunque ad una nuova visita non appena saranno disponibili i risultati, anche se nel frattempo i disturbi fossero molto diminuiti o scomparsi. Per quanto riguarda la terapia, gli integratori come quelli che lei sta assumendo hanno un ruolo genericamente palliativo, d'ogni modo in questo momento non vi sono ancora gli elementi per consigliarle una eventuale terapia più mirata.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille Dr.Piana!
oggi, per esempio, ho una sensazione di dover urinare costantemente: non è impellente ne eccessiva ma la sento, come se una piccola quantità di urina fosse "ferma all'altezza del glande" pronta per dover essere espulsa...aggiungo che questa sensazione è maggiore se sto seduto, mentre si attenua un pò quando sto in piedi e cammino.
Mi scusi, ma "flogosi prostatica" non significa in effetti "infiammazione prostatica"? Qual è la differenza?.....e qual è la differenza, sostanziale, tra congestione ed infiammazione?
Grazie ancora. Cordiali Saluti.
oggi, per esempio, ho una sensazione di dover urinare costantemente: non è impellente ne eccessiva ma la sento, come se una piccola quantità di urina fosse "ferma all'altezza del glande" pronta per dover essere espulsa...aggiungo che questa sensazione è maggiore se sto seduto, mentre si attenua un pò quando sto in piedi e cammino.
Mi scusi, ma "flogosi prostatica" non significa in effetti "infiammazione prostatica"? Qual è la differenza?.....e qual è la differenza, sostanziale, tra congestione ed infiammazione?
Grazie ancora. Cordiali Saluti.
[#3]
Gentile Giovanotto,
parliamo dunque di questioni "di lana caprina" neanche tanto chiare anche in ambiente specialistico ...
La prostata, con il retto' si trova nel punto basso dell'addome pertanto in un punto dove per vari motivi il sangue tende a ristagnare e ad ad avere un deflusso non ottimale. Si tratta di una ghiandola, la cui struttura è approssimabile a quella di una spugna, che in queste condizione tende quindi a trattenere liquidi al suo interno, quindi a congestionarsi. Questa situazione può già causare sintomi di per sé, ma molto spesso si sovrappone una infiammazione, che rende i disturbi irritativi più evidenti. La cosiddetta prostatite cronica è invece una situazione in cui la componente infiammatoria è ormai ridotta od assente, eppure persistono disturbi fastidiosi, in assenza di alterazioni significative a tutti gli accertamenti. Un termine più corretto è quello di sindrome dolorosa pelvica cronica. Non ci pare che sia questa la sua situazione.
Saluti
parliamo dunque di questioni "di lana caprina" neanche tanto chiare anche in ambiente specialistico ...
La prostata, con il retto' si trova nel punto basso dell'addome pertanto in un punto dove per vari motivi il sangue tende a ristagnare e ad ad avere un deflusso non ottimale. Si tratta di una ghiandola, la cui struttura è approssimabile a quella di una spugna, che in queste condizione tende quindi a trattenere liquidi al suo interno, quindi a congestionarsi. Questa situazione può già causare sintomi di per sé, ma molto spesso si sovrappone una infiammazione, che rende i disturbi irritativi più evidenti. La cosiddetta prostatite cronica è invece una situazione in cui la componente infiammatoria è ormai ridotta od assente, eppure persistono disturbi fastidiosi, in assenza di alterazioni significative a tutti gli accertamenti. Un termine più corretto è quello di sindrome dolorosa pelvica cronica. Non ci pare che sia questa la sua situazione.
Saluti
[#4]
Utente
Salve Dr.Piana, il viaggio in aereo e' stato pessimo: ho accusato una costante necessita' di urinare, saro' andato in bagno 7-8 volte nell'arco delle 10 ore di viaggio. Arrivato in hotel , dopo aver riposato, la situazione e' nettamente migliorata e sono quasi 2 giorni che accuso pochissimi sintomi (giusto, a volte, un lievissimo bruciore sul prepuzio, ma non costante). Sto bevendo moltissimo, acqua, succo di mirtillo, melograno, ecc ecc......e' possibile che il lungo viaggio in aereo abbia stressato molto la prostata?...come mai i sintomi sono scomparsi dopo poche ore dalla fine del viaggio?..e' possibile, a volte, che lo stimolo ad urinare si attenua/scompare dopo la defecazione?....grazie ancora!!....cordiali saluti.
[#5]
Gentile Giovanotto,
è noto che star seduti sul seggiolino di un aereo sia una condizione a rischio per la salute sotto numerosi punti di vista. Quello che interessa a noi è la seduta obbligata e l'ambiente molto secco e perlopiù fresco, in cui la sudorazione è ridotta al minimo. Non stupisce che in queste condizioni i disturbi ad urinare abbiano avuto una recrudescenza. Non c'è che da esser soddisfatti che a questa fase sia seguito un rapido miglioramento. Perché questo sia avvenuto nessuno glielo saprà spiegare, a meno di volersi arrampicare sugli specchi Pertanto, prendiamone atto, a tutto suo vantaggio. Come le abbiamo già spiegato, l'assoluta prossimità della prostata con il retto rende molto frequente il riflettersi di fastidi e sensazioni, a volte la semplice passaggio di gas nel retto per semplice meteorismo è in grado di condizionare la comparsa di disturbi riferiti alla prostata. Le auguriamo che questa fase favorevole si prolunghi nella definitiva risoluzione dei disturbi. Sarà comunque opportuna una rivalutazione urologica diretta tra qualche settimana.
Saluti
è noto che star seduti sul seggiolino di un aereo sia una condizione a rischio per la salute sotto numerosi punti di vista. Quello che interessa a noi è la seduta obbligata e l'ambiente molto secco e perlopiù fresco, in cui la sudorazione è ridotta al minimo. Non stupisce che in queste condizioni i disturbi ad urinare abbiano avuto una recrudescenza. Non c'è che da esser soddisfatti che a questa fase sia seguito un rapido miglioramento. Perché questo sia avvenuto nessuno glielo saprà spiegare, a meno di volersi arrampicare sugli specchi Pertanto, prendiamone atto, a tutto suo vantaggio. Come le abbiamo già spiegato, l'assoluta prossimità della prostata con il retto rende molto frequente il riflettersi di fastidi e sensazioni, a volte la semplice passaggio di gas nel retto per semplice meteorismo è in grado di condizionare la comparsa di disturbi riferiti alla prostata. Le auguriamo che questa fase favorevole si prolunghi nella definitiva risoluzione dei disturbi. Sarà comunque opportuna una rivalutazione urologica diretta tra qualche settimana.
Saluti
[#6]
Utente
Grazie per la sua tempestiva risposta. Mi ero dimenticato di un altro aspetto: da quando ho questi disturbi, non so se per induzione psicologica o se per reale conseguenza dell'infiammazione, la mia erezione (in fase di masturbazione) e' sensibilmente peggiorata. Non credo superi il 60% di ereazione che ho sempre raggiunto fino a meno di un mese fa. E anche l'eiaculazione e' cambiata ed e' senza dubbio precoce. Malgrado non si sia piu' rieptuto quel singolo episodio, isolato, di emospermia ne avverta dolori prima/durante/dopo l'eiaculazione. Secondo lei questi disturbi relativi alla sfera sessuale saranno risolti nel momento in cui l'infiammazione si attenuera'? Oppure rimarranno per lungo tempo? ...nel caso sarebbe (sara') opportuno l'utilizzo di farmarci tipo Viagra o Cialis?...grazie ancora, cordiali saluti.
[#7]
Gentile Giovanotto,
in corso di disturbi irritativi alla prostata è lecito attendersi qualche disturbo legato all'eiaculazione. Gli effetti sull'erezione sono invece molto più vaghi ed incostanti. Senz'altro su questo aspetti il condizionamento emotivo è sempre molto consistente. Eè molto probabile che con la stabilizzazione di disturbi vi sia anche una regolarizzazione da questo punto di vista. D'ogni modo, il nostro Collega che la seguirà direttamente di certo avrà modo di consigliarla per il meglio, qualora fosse opportuno.
Saluti
in corso di disturbi irritativi alla prostata è lecito attendersi qualche disturbo legato all'eiaculazione. Gli effetti sull'erezione sono invece molto più vaghi ed incostanti. Senz'altro su questo aspetti il condizionamento emotivo è sempre molto consistente. Eè molto probabile che con la stabilizzazione di disturbi vi sia anche una regolarizzazione da questo punto di vista. D'ogni modo, il nostro Collega che la seguirà direttamente di certo avrà modo di consigliarla per il meglio, qualora fosse opportuno.
Saluti
[#9]
Gentile Signore,
la prostata segue un drenaggio linfatico profondo nell'addome, seguendo i grossi vasi sanguigni che si dirigono verso gli arti inferiori (assi iliaci), pertanto i linfonodi inguinali superficiali non possono essere interessati se non in casi particolarissimi ed assolutamente rari.
Saluti
la prostata segue un drenaggio linfatico profondo nell'addome, seguendo i grossi vasi sanguigni che si dirigono verso gli arti inferiori (assi iliaci), pertanto i linfonodi inguinali superficiali non possono essere interessati se non in casi particolarissimi ed assolutamente rari.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.9k visite dal 12/09/2013.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.