Carcinoma prostatico con metastasi ossee
Salve,volevo solo esporvi il caso di mio padre di 72 anni. Adenocarcinoma prostatico con Gleason 9 (5+4) e PSA 24,9 al 20.05.2013. Dalla tac in total body e dalla scintigrafia ossea si rilevano metastasi ossee diffuse su tutto il corpo. Verso i primi del mese di giugno 2013 ha iniziato la terapia ormonale (Bikader 50 e Enantone 11,25) programmata per 6 mesi, 3 sedute di radioterapia (1 rachide dorsale e 2 femori). L'unico inconveniente è stato lo sfasamento dell’emocromo (abbassamento del valore dell'emoglobina, globuli bianchi), e dopo una trasfusione gli è stato dato Eporatio 30000 e ne fa’ 1 fiala a settimana. Per i dolori (per fortuna pochi e localizzati alle ginocchia e alle giunture delle caviglie), inizialmente avevano proposto il trattamento con Zometa ma per problemi dentari, non è stato fatto, perchè si correva il rischio della osteonecrosi mascellare!! ha fatto invece il trattamento con Samario. Attualmente il PSA è sceso a 1,83 per cui sembra che la terapia ormonale stia funzionando!!Mi chiedo due cose, la prima ovviamente se sospende la terapia ormonale le cellule tumorali continuano a riprodursi?? esiste una alternativa per bloccare per sempre la riproduzione delle cellule tumorali?? la seconda riguarda le metastasi ossee, in particolare se le stesse ormai rimarranno per sempre o se esiste un modo per eliminarle?? Grazie
[#1]
Gentile Signore,
la situazione di malattia avanzata originata da un tumore prostatico decisamente aggressivo (Gleason 9) può solo essere controllata con la terapia ormonale di blocco androgenico con somministrazione continuata nel tempo. Questa terapia è molto efficace - come fortunatamente sta dimostrando - nel tenere sotto controllo le cellule tumorali (sia a livello della prostata che delle metastasi), ma l'efficacia si interromperebbe entro pochi mesi se la cura fosse interrotta. Al momento, per queste situazioni non esistono alternative terapeutiche più efficaci.
Saluti
la situazione di malattia avanzata originata da un tumore prostatico decisamente aggressivo (Gleason 9) può solo essere controllata con la terapia ormonale di blocco androgenico con somministrazione continuata nel tempo. Questa terapia è molto efficace - come fortunatamente sta dimostrando - nel tenere sotto controllo le cellule tumorali (sia a livello della prostata che delle metastasi), ma l'efficacia si interromperebbe entro pochi mesi se la cura fosse interrotta. Al momento, per queste situazioni non esistono alternative terapeutiche più efficaci.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Gentile lettore,
alla sue particolari domande su un quadro clinico complesso ed articolato, come quello di suo padre, non è facile risponderle da questa sede.
Comunque, fatta questa doverosa premessa , molto sinteticamente le possiamo dire che non deve essere sospesa la "terapia ormonale" indicata dal suo urologo od oncologo, non ci sono purtroppo alternative "per bloccare per sempre la riproduzione delle cellule tumorali" ed infine, sulle metastasi ossee, le terapie proposte servono a tenere sotto stretto controllo e a frenare la complessa patologia che caratterizza lo specifico quadro clinico di suo padre.
Un cordiale saluto.
alla sue particolari domande su un quadro clinico complesso ed articolato, come quello di suo padre, non è facile risponderle da questa sede.
Comunque, fatta questa doverosa premessa , molto sinteticamente le possiamo dire che non deve essere sospesa la "terapia ormonale" indicata dal suo urologo od oncologo, non ci sono purtroppo alternative "per bloccare per sempre la riproduzione delle cellule tumorali" ed infine, sulle metastasi ossee, le terapie proposte servono a tenere sotto stretto controllo e a frenare la complessa patologia che caratterizza lo specifico quadro clinico di suo padre.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.7k visite dal 06/09/2013.
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