Dubbio terapia con silodosina
Buongiorno,
a causa di problemi minzionali dovuti a prostatite ho iniziato da circa due settimane una terapia con Urorec. I sintomi minzionali sono tendenzialmente migliorati ma, dal momento che il farmaco in questione mi determina una fastidiosissima eiaculazione retrograda (e spesso anche dolore a livello di testicoli e funicoli spermatici dopo l'orgasmo, simile alla sensazione di "congestione prostatica"), volevo sapere se è un farmaco che posso prendere in maniera discontinua, sospendendolo per qualche tempo, o se è necessaria l'assunzione continuata (l'urologo mi ha dato appuntamento a settembre per un controllo e al momento è in ferie), e soprattutto vorrei una rassicurazione sul fatto che tali sintomi cesseranno col termine della terapia stessa perché altrimenti avrei molti dubbi sul proseguirla, dato che a mio avviso... il gioco non vale la candela!
Grazie e buon lavoro.
a causa di problemi minzionali dovuti a prostatite ho iniziato da circa due settimane una terapia con Urorec. I sintomi minzionali sono tendenzialmente migliorati ma, dal momento che il farmaco in questione mi determina una fastidiosissima eiaculazione retrograda (e spesso anche dolore a livello di testicoli e funicoli spermatici dopo l'orgasmo, simile alla sensazione di "congestione prostatica"), volevo sapere se è un farmaco che posso prendere in maniera discontinua, sospendendolo per qualche tempo, o se è necessaria l'assunzione continuata (l'urologo mi ha dato appuntamento a settembre per un controllo e al momento è in ferie), e soprattutto vorrei una rassicurazione sul fatto che tali sintomi cesseranno col termine della terapia stessa perché altrimenti avrei molti dubbi sul proseguirla, dato che a mio avviso... il gioco non vale la candela!
Grazie e buon lavoro.
[#1]
Gentile Signore,
i farmaci del gruppo della silodosina (Urorec ed altri), i cosiddetti "alfa-litici", hanno un'attività esclusivamente sintomatica, pertanto sono efficaci solo per la loro durata d'azione, il loro vantaggio non perdura nel tempo. Tutti questi farmaci causano in misura variabile l'effetto collaterale dell'eiaculazione retrograda, che viene percepita certamente con maggiore fastidio dai soggetti più giovani. La scelta se proseguire o meno la cura dipende essenzialmente da lei e deve essere frutto di un bilancio oggettivo fra i pro- ed i contro, in base ai risultati ottenuti sul versante urinario. Forse potrebbe valere la pena di provare a sostituire la silodosina ed uno degli altri alfa-litici in commercio (es. tamsulosina, alfuzosina, eccetera).
Saluti
i farmaci del gruppo della silodosina (Urorec ed altri), i cosiddetti "alfa-litici", hanno un'attività esclusivamente sintomatica, pertanto sono efficaci solo per la loro durata d'azione, il loro vantaggio non perdura nel tempo. Tutti questi farmaci causano in misura variabile l'effetto collaterale dell'eiaculazione retrograda, che viene percepita certamente con maggiore fastidio dai soggetti più giovani. La scelta se proseguire o meno la cura dipende essenzialmente da lei e deve essere frutto di un bilancio oggettivo fra i pro- ed i contro, in base ai risultati ottenuti sul versante urinario. Forse potrebbe valere la pena di provare a sostituire la silodosina ed uno degli altri alfa-litici in commercio (es. tamsulosina, alfuzosina, eccetera).
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
caro lettore,
è sempre dificile goiudicare una terapia prescritta da alto medico.
In sostanza lei dovrebbe valutare l'imporanza dei disturbi eiaculatori determinati dal farmaco e il vantaggio avuto rispetto alla sintomatologia prostatica. Se lo sospende non può succedere nulla di particolarmente rilevante
Cari saluti
è sempre dificile goiudicare una terapia prescritta da alto medico.
In sostanza lei dovrebbe valutare l'imporanza dei disturbi eiaculatori determinati dal farmaco e il vantaggio avuto rispetto alla sintomatologia prostatica. Se lo sospende non può succedere nulla di particolarmente rilevante
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Ex utente
Grazie ad entrambi per la cortese e rapida risposta. Credo che sospenderò la terapia per cercare una soluzione diversa con il mio urologo appena sarà possibile, perché per vari motivi l'effetto riscontrato è per me insostenibile. Secondo voi in una situazione come la mia (prostatite abatterica) non sarebbe preferibile una terapia mirata alla decongestione prostatica che produca in seconda battuta anche miglioramenti minzionali anziché aggredire i disturbi minzionali in maniera diretta provocando disturbi eiaculatori? So che in quel caso potrei avere come effetto collaterale un certo calo della libido, ma forse sarebbe più sopportabile dell'eiaculazione retrograda. Tra l'altro uno dei miei problemi è una certa infiammazione della ghiandola che mi provoca dolori in determinate situazioni (con vescica molto piena, alla defecazione, ecc.) e a quanto ho capito la terapia con Urorec non risolverebbe questo aspetto della faccenda.
[#4]
Gentile Signore,
la terapia della prostatite è certamente tra gli argomenti meno definiti e più controversi della specialsità urologica. Le possibilità sono quasi infinite ed ogni specialista si regola in base alle proprie abitudini ed alla propria esperienza. Non è assolutamente detto che i migliori risultati si ottengano utilizzando i farmaci impiegati nell'ingrossamento prostatico benigno "dell'anziano", come appunto gli alfa-litici e - ad esempio - la finasteride. Nel giovane spesso valgono molto di più le indicazioni sullo stile di vita, le abitudini alimentari, sessuali, eccetera, di qualsiasi sostanza od estratto vegetale, la cui reale efficacia è sempre e comunque molto discutibile.
Saluti
la terapia della prostatite è certamente tra gli argomenti meno definiti e più controversi della specialsità urologica. Le possibilità sono quasi infinite ed ogni specialista si regola in base alle proprie abitudini ed alla propria esperienza. Non è assolutamente detto che i migliori risultati si ottengano utilizzando i farmaci impiegati nell'ingrossamento prostatico benigno "dell'anziano", come appunto gli alfa-litici e - ad esempio - la finasteride. Nel giovane spesso valgono molto di più le indicazioni sullo stile di vita, le abitudini alimentari, sessuali, eccetera, di qualsiasi sostanza od estratto vegetale, la cui reale efficacia è sempre e comunque molto discutibile.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.3k visite dal 04/08/2013.
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