Microcalcolosi
Buongiorno, ho 55 la mia storia inizia 2 anni fa quando inizio a sviluppare episodi di macroematuria, a cadenza mensile, della durata di due giorni ogni mese: nello specifico in quei giorni le urine sono normali o color thè ma in più trovo qualche coagulo/pezzo di tessuto o qualche goccia di sangue rosso vivo al termine del getto o anche all'inizio, è piuttosto variabile. L'urologo nell'arco di un anno mi sottopone a: esami del sangue e urine: tutto normale eccetto calciuria e fosfaturia nelle urine 24h, CTM urine negativo, esame urine in contrasto di fase: emazie conservate-> ematuria di probabile origine urologica, ecografia renale normale, cistoscopia+biopsia vescicale: microcalcolosi+flogosi vescicale aspecifica, mi prescrive l'esidrex ma mi da ipotensione e non migliora il quadro quindi me lo sospende, il problema persiste quindi mi fa una uroTC (giugno 2011) che risulta negativa. Vado da una nefrologa specializzata in calcolosi renale che mi dice che potrei avere una microcalcosi (come visto alla cistoscopia e all'esame urine) che mi irrita la vescica e che quindi mi provoca questo sanguinamento che è piuttosto "puntule " ogni mese: mi prescive dieta idrica con acqua a basso residuo fisso e il disturbo si dilaziona, anzichè mensile a 1 volta ogni 3-4 mesi. Esasperato l'urologo (che non crede molto all'ipotesi della nefrologa) mi fa fare un'esame colturale dello sperma (nell'arco di 2 anni, per 1 volta ho visto emospermia)->positivo per E.Coli a bassa carica faccio il Ciproxin, da allora non più emospermia, urinocoltura negativa.Ho PSA normale, all'ecotransrettale calcificazioni prostatiche da pregresse prostatiti, un secondo urologo dice che può essere il problema della microcalcolosi assieme a quello delle calcificazioni prostatiche che ogni tanto si "staccano" e mi danno questi sintomi. Mi ha dato Permixionx60 gg, poi stop per 3 mesi e poi per altri 60 gg in più alfuzosina 10 mg (fatta uroflussimetria in corso di terapia con questo farmaco, nella norma), ora il disturbo con tutta questa terapia e la dieta idrica si è ridotto a 2 giorni consecutivi dove le urine sono abbastanza chiare ma con piccole tracce visibili di sangue rosso vivo ogni 5 mesi circa, devo fare altro come accertamenti? Faccio ogni 6 mesi eco addome per HBV e così controllo anche reni e vescica, devo fare di piu?Noto che mi capita di più dopo volo in aereo o attività fisica ma comunque non per forza in queste situazioni. Cosa si può fare come follow-up? Il mio timore è che col tempo la vescica a forza di irritarsi possa sviluppare un'alterazione in senso neoplastico...Specifico che a parte l'HBV non ho altre patologie, sono sportivo, asintomatico (mai coliche renali)
Grazie mille
Grazie mille
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Gentile Signore,
in qualità di specialisti in urologia, ci permettiamo di concordare con l'atteggiamento dei nostri Colleghi che l'hanno seguita, dissentendo da una ipotesi di "irritazione vescicale da renella" della quale credo nessuno abbiai abbia avuto dei riscontri oggettivi. Prendiamo atto delle alterazioni segnalate nella calciuria e fosfaturia, ma ci pare che l'unico riscontro reale sia forse stato il riscontro di qualche residuo calcificato in vescica, pertanto lontano anni luce da una veria storia di calcolosi urinaria. Lei è certamente stato sottoposto a tutti gli accertamenti più opportuni. Il sanguinamento è senz'altro di origine "bassa", assai probabilmente a partenza dalla prostata, nella fattispecie dal tratto di uretra che attraversa la ghiandola immediatamente a valle della vescica. Ci sentiamo quindi pertanto particolarmente vicini all'ipotesi formulata dal secondo Collega che l'ha seguita. A nostro parere, le terapie palliative con estratti vegetali hanno un ruolo molto discutibile, ma d'altronde non esiste nulla di veramente mirato per contrastare uno stato di infiammazione latente a livello prostatico, men che meno gli antibiotici. Riteniamo che il controllo periodico dell'ecografia, dell'esame delle urine e del PSA sia sufficiente, cui aggiungeremmo la citologia urinaria un paio di volte l'anno se lei fosse un fumatore, non si sa mai. Si affidi pertanto ad un nostro Collega con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia ... e stia sereno!
Saluti
in qualità di specialisti in urologia, ci permettiamo di concordare con l'atteggiamento dei nostri Colleghi che l'hanno seguita, dissentendo da una ipotesi di "irritazione vescicale da renella" della quale credo nessuno abbiai abbia avuto dei riscontri oggettivi. Prendiamo atto delle alterazioni segnalate nella calciuria e fosfaturia, ma ci pare che l'unico riscontro reale sia forse stato il riscontro di qualche residuo calcificato in vescica, pertanto lontano anni luce da una veria storia di calcolosi urinaria. Lei è certamente stato sottoposto a tutti gli accertamenti più opportuni. Il sanguinamento è senz'altro di origine "bassa", assai probabilmente a partenza dalla prostata, nella fattispecie dal tratto di uretra che attraversa la ghiandola immediatamente a valle della vescica. Ci sentiamo quindi pertanto particolarmente vicini all'ipotesi formulata dal secondo Collega che l'ha seguita. A nostro parere, le terapie palliative con estratti vegetali hanno un ruolo molto discutibile, ma d'altronde non esiste nulla di veramente mirato per contrastare uno stato di infiammazione latente a livello prostatico, men che meno gli antibiotici. Riteniamo che il controllo periodico dell'ecografia, dell'esame delle urine e del PSA sia sufficiente, cui aggiungeremmo la citologia urinaria un paio di volte l'anno se lei fosse un fumatore, non si sa mai. Si affidi pertanto ad un nostro Collega con il quale riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia ... e stia sereno!
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 31/07/2013.
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