Macroematuria senza dolore, successivamente coliche e calcoli

Buongiorno, sono un ragazzo di 36 anni.
In passato ho avuto episodio di coliche renali nel 2004 e un'operazione di varicocele nel 2007.
Martedì della scorsa settimana ho avuto due episodi di macroematuria (potrei direi urine nel sangue visto il colore completamente rosso) ma senza alcun dolore. Mi sono quindi recato in PS, eseguito esami del sangue ed effettuato visita urologica, ho completato 3 campioni di urine per esami di rito ed effettuato ecografia alle vie urinarie che non ha mostrato nulla di significativo. L'urologo, messo in allarme dall'assenza di dolore e comunque preoccupato per questo episodio avvenuto a questa età (è quanto ho potuto intendere date le sue domande) mi ha sottoposto alla dolorosissima cistoscopia che, fortunatamente, non ha evidenziato nulla di preoccupante. Ho quindi chiuso l'iter in 3 giorni rimandando esami supplementari (tac, esami delle urine dei tre giorni, ...) a settembre.
Da sabato sera ho iniziato ad avvertire forti dolori al lato sx, zona reni, e li ho associati a possibile renella. I dolori si ripetono costantemente ma diventano acuti ad intervalli di tempo più o meno regolari, 2-3 volte al giorno. Consultando telefonicamente l'urologo mi ha consigliato una ecografia completa addome che ho eseguito e questo è il risultato evidente: "a sinistra ectasia pielocaliciale sinistra da possibile ostacolo litiasico al giunto e piccoli calcoli in sede caliciale inferiore". Ho portato il referto al medico di base che mi ha solo detto di bere e prendere Buscopan in caso di forti attacchi, inoltre che sarebbe inutile tornare a questo punto dall'urologo (il mio è in ferie).
Vi chiedo quindi gentilmente come potrei procedere, oltre a bere 3 litri d'acqua al giorno sperando di espellere questi calcoletti, e se quindi secondo voi gli episodi di macroematuria senza dolore sono associabili a questi calcoli.

Grazie.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 2.6k 107 376
Mi dispiace per la cistoscopia non in narcosi.
l'ectasia pielocaliceale sinistra documenta un ostacolo al deflusso urinario che, vista la sua storia clinica sembra essere sicuramente legato a fenomeni litiasici. Bere si ma attenzione a non sovradistendere l'apparato escretore, terapia per despamizzare e "ammorbidire" l uretere. Da seguire comunque seriamente per evitare che il calcolo rimanga "incuneato" nell'uretere

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/3630-calcolosi-vie-urinarie-e-terapia-espulsiva.html

https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/353546-terapia-espulsiva-per-calcoli-uretere.html

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

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Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno, grazie per la celere risposta.
Sono andato dal medico di base che in realtà non mi ha prescritto nulla, mi ha detto solo di bere molto e di continuare a fare movimento, in modo da favorire eventuali espulsioni spontanee, rimandando a settembre una eventuale ecografia di controllo. Speravo mi indicasse qualche farmaco per favorire l'espulsione ma mi ha detto che essendo in alto non c'è molto da fare ed in più non essendo ben identificato ma solo una ipotesi (non si parla di calcolo grande x mm ma solo di possibile ostacolo litiasico e di piccoli calcoli) non conviene fare altro. Secondo lui i dolori andranno attenuandosi (in effetti non ho più attacchi forti da un paio di giorni).

In tutto ciò non ho capito in ogni caso cosa si intende per "giunto".

A questo punto attendo settembre nella speranza che i dolori spariscano del tutto nei prossimi giorni.

Vi aggiornerò e mi riservo in ogni caso di scrivere nuovamente in caso di dubbi.

Grazie.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 2.6k 107 376
il giunto è quella zona dove il rene si continua nell uretere, quindi nella parte alta.
Per quanto riguarda la terapia è sempre opportuno affidarsi a uno specialista che , per dovere e piacere, può essere a conoscenza di alcune sfumature terapeutiche che al medico di famiglia giustamente possono sfuggire
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Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno, dopo due mesi aggiorno la situazione per ricevere un Vostro gentile parere.

Ho eseguito ad inizio settembre la Uro-TAC e di seguito riporto il referto nella sua parte principale:

"Nel contesto dell'uretere sx, a livello dell'incrocio con i vasi iliaci, è presente un urolita di 6 mm di diametro condizionante idro-ureteronefrosi di modesta entità."

Aggiungo che l'ecografia di fine luglio riportava il seguente esito:

"Reni - a sx ectasia pielocaliciale sinistra da possibile ostacolo litiasico al giunto e piccoli calcoli in sede caliciale inferiore"

Ho sostenuto il CTM risultato per fortuna negativo.

Giovedì ho effettuato la visita presso un urologo che mi ha consigliato di ripetere l'ecografia (essendo passato poco tempo dalla TAC, questa non è consigliata) e, nel caso in cui la situazione fosse risolta saremmo tutti contenti (dubito), altrimenti verificando la situazione del rene, mi ha messo in lista per procedere con intervento di litotrissia endoureterale in anestesia. Secondo Voi è la scelta giusta? Farmaci non vuole darmene perchè comporterebbero altri scompensi (pressione, attività sessuale, ...) e ha detto che un calcolo eventualmente ancora presente dopo 3-4 mesi va tolto (non ho capito se la sua presenza comporta eventuali problemi di sofferenza del rene). Ovviamente ulteriore consiglio quello di bere e fare attività di movimento. Aggiungo che due settimane fa ho riavuto macroematuria per 2-3 giorni consecutivi ed attualmente ho un leggero ma costante dolore sulla punta del pene soprattuto dopo aver urinato.

Grazie!

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Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Buongiorno, torno a scrivervi per raccontarmi le evoluzioni della mia situazione. Ieri sono stato ricoverato per sottopormi a URS lato sx per la rimozione di un calcolo in uretere di 7mm identificato a fine ottobre tramite ecografia, confermando quanto la tac aveva evidenziato a settembre delle dimensioni di 6 mm.
Dopo gli accertamente effettuati in mattinata, il calcolo non c'era più (!). Dall'ecografia approfondita che mi hanno fatto si evidenziava solo e soltanto della renella nei reni ma il calcolo in uretere non c'era, nè lì nè altrove. Io non ho coliche da due mesi ma sento sempre un leggero fastidio al rene.
Secondo voi è realmente possibile che abbia espulso questo calcolo senza essermene accorto? Non sono scettico sull'esito dell'eco, ma mi sembra comunque strano che sia svanito nel nulla.
L'ospedale mi ha dimesso consigliandomi nuovi controlli fra due mesi.

Grazie.