Prostatite, sintomi

Buongiorno, sono un ragazzo di 30 anni della provincia di Brescia.

Alla fine di Novembre 07 iniziai ad avvertire bruciore alla punta del pene durante la minzione (specialmente alla mattina) e subito dopo l'eiaculazione. Inoltre avevo i brividi, come quelli della febbre, ma senza febbre. Andai dal mio medico, che mi prescrisse questi esami: emocromo, esame delle urine, urinocoltura.


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EMOCROMO
l'unico valore fuori dal valore di riferimento era quello degli eosinofili (6.8% - 0.60 10^3/mmc) ma il medico non gli diede importanza.
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URINOCOLTURA negativa.
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ESAME DELLE URINE
Colore Giallo oro
Aspetto Leggermente torbido
Glucosio Assente
pH 5.0
Chetoni Assente
Proteine Assente
Bilirubina Assente
Emoglobina Assente
Urobilinogeno 0.2 E.U./dl
Nitriti Assenti
Peso specifico 1,012
Sedimento Leucociti rari < 5/campo
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A questo punto il medico mi prescrisse lo Zitromax, mi fece fare due cicli di cura in due settimane, ma il bruciore non passava. Allora mi prescrisse un tampone uretrale del quale riporto l'esito.


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TAMPONE URETRALE
Esame microscopico diretto: alcune cellule epiteliali
rari leucociti
flora batterica mista
Ricerca Trichomonas vaginalis: negativa
Flora normale: (1) Staphylococcus spp +
(2) Corynebacterium spp +++

Commento: Staphylococcus spp: stafilococco coagulasi negativo. Negativa la ricerca di Neisseria gonorrhoeae

RICERCA MICOPLASMI UROGENITALI
Materiale TAMPONE URETRALE
Esame colturale nessuno sviluppo
Valore di riferimento nessuno sviluppo

RICERCA CHLAMYDIA TRACHOMATIS
Materiale TAMPONE URETRALE
Esito negativo
-test immunologico rapido mediante anticorpi monoclonali-
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Il medico mi prescrisse allora il Cistalgan, che presi per circa 10gg. Con questo farmaco il bruciore diminuì moltissimo, ma non scomparì del tutto, anche se il bruciore durante la minzione si era trasformato più che altro in una sensazione di calore.
Mi disse che ci voleva pazienza, di bere molta acqua, e così feci.
I sintomi però si ravvivarono nuovamente un paio di settimane fa, con l'arrivo di un nuovo sintomo: difficoltà ad avere un'erezione e difficoltà a mantenerla. Inoltre l'erezione, quando c'è, è comunque poco vigorosa, sia durante un rapporto sia durante l'autoerotismo.
A quel punto ho deciso di fare una visita urologica.


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L'urologo dopo la visita scrive:
EO: addome trattabile, logge renali libere.
GE: ndp.
RR: piccola prostata regolare.

Consiglio una rivalutazione ambulatoriale con l'esito di:
- citologie urinarie
- uroflussometria
- ecografia renale e vescicale
- rx cistografia retrograda e con fase minzionale
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Tornato dal mio medico aggiunse di suo pugno un'urinocoltura e una ecografia prostatica transrettale, mentre per la cistografia mi dice di attendere l'esito degli altri esami.

Ad oggi ho l'esito dell'ecografia addominale inferiore e dell'ecografia prostatica transrettale:


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ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO
Fegato volumetricamente normale, con profili regolari;l'ecostruttura parenchimale è addensata e brillante per steatosi semplice.
Non si sono riconosciute alterazioni della struttura con carattere di focalità.
Albero vascolare intra epatico regolarmente distribuito,con tronco portale di calibro regolare e flusso normodiretto.
Vie biliari intra ed extra epatiche non dilatate.
Colecisti normo conformata con pareti sottili e regolari; non calcoli nel lume.
Reni in sede,normali per dimensioni,morfologia e profili.
Lo spessore corticale è normo rappresentato,omogeneo ed indenne da focalità.
Non segni di dilatazione delle cavità escretrici; a sinistra due minuscoli calcoli caliceali non complicati.
Milza normo volumetrica con struttura regolare,priva di lesioni focali;regolari i vasi ilari.
Pancreas normostrutturato, in assenza di espansi solidi.
Vescica normo distesa al momento dell'indagine con regolare morfologia;le pareti sono regolari prive di lesioni vegetanti; non significative alterazioni del contenuto, né calcoli.
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ECOGRAFIA PROSTATICA TRANSRETTALE
L'esame documenta prostata con normali dimensioni e morfologia.
Non significativa degenerazione adenomatosa.
Si rilevano segni di modica flogosi ghiandolare periuretrale.
Non calcificazioni patologiche.
Integra e regolare la ghiandola periferica.
Integro il piano di clivaggio adiposo retroprostatico.
Piuttosto congeste le vescichette seminali.
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Domani mattina consegnerò i campioni per l'esame citologico delle urine e fra due giorni ritirerò l'esito dell'urinocoltura. Il 5 giugno ho l'appuntamento per l'uroflussometria.

Riassumendo, i sintomi ad oggi sono:
- bruciore alla punta del pene durante la minzione (anche se è saltuario)
- bruciore alla punta del pene dopo l'eiaculazione
- bruciore e/o dolore all'uretra all'interno del pene, anche con il pene "a riposo"
- fastidio nella zona perineale
- indolenzimento e leggeri dolori ai testicoli
- sensazione di pesantezza al basso addome
- difficoltà ad avere un'erezione e difficoltà a mantenerla
- desiderio sessuale calato

Sono preoccupato per la situazione. Non riesco nemmeno a spiegarmi le disfunzioni sessuali. E' possibile che un'infiammazione della prostata possa dare problemi di erezione? Inoltre il desiderio sessuale è calato, e continuo a notare che non ho erezioni spontanee durante la giornata.

Sono diversi anni che sono in cura con Seroxat e Control, per attacchi di panico e ansia che ebbi anni fa, ma i farmaci ancora li sto prendendo. So che la paroxetina può dare disfunzioni sessuali, ma quelle che ho notato su di me in questi anni erano "semplicemente" una eiaculazione molto ritardata; non ho mai avuto problemi di erezione!

Ora tutto questo mi spaventa, non so più a chi affidarmi e cosa fare. Sto pensando di andare da un andrologo per il problema dell'erezione e del desiderio sessuale calato. Secondo voi faccio la cosa giusta?

Vi chiedo scusa per l'essermi dilungato e vi ringrazio anticipatamente per il supporto che vorrete darmi.

P.S.
Mi viene in mente solo ora, non so se sia rilevante: prima di iniziare ad avere i primi disturbi, mi capitò, una sera, 10-15 minuti dopo un'accurata igiene intima con sapone intimo, di avvertire per qualche minuto un fortissimo bruciore e formicolìo dalla punta del pene fino all'ano. Durò pochi minuti e poi scomparve, per questo non gli diedi importanza, comunque lo dissi al medico.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente è possibile che la prostatite possa dare anche questo tipo di problema, personalmente consiglio di rivolgersi ad un urologo per curare bene la prostatite, sia nella fase acuta ma anche in quella cronica individuando le cause ed agendo su di esse per evitare recidive, ed ovviamentecontestualmente valuate il discorso della disfunzione erettile ed impostare una corretta terapia

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Utente
Utente
Gent.mo Dr.Quarto,
innanzitutto grazie per la risposta.
Oggi ho consegnato i campioni per le citologie urinarie e ho ritirato il referto dell'urinocoltura che riporto di seguito:

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URINOCOLTURA
Esame colturale nessuno sviluppo
Potere antibiotico residuo assente

Valore di riferimento: nessuno sviluppo
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Ho portato il referto dal mio medico, il quale mi ha detto che questo non significa che non ho batteri nella prostata, significa solo che non sono usciti batteri al momento della minzione, e che comunque potrei averli.

Io non sono un medico, ma a questo punto mi chiedo: è possibile? Allora che utilità ha un esame non attendibile? O magari significa semplicemente che di batteri non ne ho?

Inoltre gli ho parlato nuovamente del problema dell'erezione, e mi ha detto di dimezzare la quantità di seroxat e control. Lui da la colpa a quei farmaci.
Io non mi trovo d'accordo, innanzitutto perchè dopo 10 anni di cura con questi farmaci credo che la diminuzione debba essere molto più graduale, onde evitare i famigerati effetti di rimbalzo; secondariamente, come ho già scritto, in questi anni l'unico disturbo sessuale che ho notato con questi farmaci è la "lunghezza" del rapporto per poter avere un orgasmo, cosa che invece ottengo in tempi normalissimi con l'autoerotismo.

Ora il medico attende l'esito dell'uroflussometria prima di darmi una cura per la "eventuale prostatite" (quando ha visto l'esito dell'ecografia prostatica transrettale l'ha subito chiamata prostatite, ora che ha visto l'esito dell'urinocoltura la chiama "eventuale"..)

Sono sempre più insicuro e confuso..
[#3]
Utente
Utente
Aggiornamento: ho fatto una visita andrologica.

L'andrologo mi ha prescritto degli esami ormonali e una spermiocoltura.

ESAMI EMATOCHIMICI ORMONALI
- FT3
- FT4
- TSH
- FSH
- LH
- PRL 2 prelievi (0'-30')
- DHEAS
- l7beta estradiolo
- Androsterone
- Testosterone

ESAMI SPERMA
- ESAME COLTURALE PER AEROBI E ATB
- RICERCA DIRETTA CLAMYDIE
- ESAME COLTURALE PER MICOPLASMI
- MICROSCOPICO COMPLETO
- RICERCA TRICHOMONAS, GARDNERELLA, MICETI


Mi farà inoltre un ECODOPPLER DINAMICO DEL PENE (è un esame doloroso?)

Per quanto riguarda la Spermiocoltura mi ha detto che non è necessaria l'astinenza da rapporti sessuali, mentre è necessaria per lo Spermiogramma (che farò più avanti in quanto mi ha riscontrato MODESTA ECTASIA VENOSA DEL PLESSO PAMPIFORME SINISTRO IN ORTOSTATISMO). E' vero? Perchè sulle istruzioni che mi hanno dato in clinica per la Spermiocoltura c'è scritto "astinenza sessuale 3-5gg"

Chi ha ragione?

Grazie per le risposte che vorrete gentilmente darmi.

[#4]
Utente
Utente
Speravo di avere qualche altra Vs. gentile risposta...
[#5]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
è vero solo per lo psermiogramma
[#6]
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta tempestiva.

Vorrei inoltre aggiornarvi in merito a un ulteriore esame che ho fatto questa mattina:

UROFLUSSOMETRIA.

MAX FLOW RATE 16.2 ml/s
AVERAGE FLOW RATE 8.4 ml/s
VOIDED VOLUME 373 ml
DELAY TIME 8 s
VOIDING TIME 47 s
FLOW TIME 44 s
TIME TO MAX FLOW 10 s
RESIDUAL VOLUME N.A. ml

Non posso riportare il grafico, quindi lo descrivo. Fino a metà dell'emissione è regolare, dopo la metà ha delle micro-interruzioni, che coincidono con i momenti nei quali "rilasso" e riprendo.. ma lo faccio da anni e anni, non ho mai pensato che fosse un sintomo di qualche patologìa.

INOLTRE non mi è stato refertato nulla. Mi è stato semplicemente
consegnato il foglio dell'uroflussometria e basta. Quando ho chiesto di avere un referto mi è stato risposto che SOLO I PAZIENTI SEGUITI DALL'UROLOGIA DELLA CLINICA hanno diritto a un REFERTO! Quindi non so
nulla di come siano i valori di questa uroflussometria, perchè il mio medico non mi ha saputo dire nulla in merito, si è solo alterato (notevolmente) per il referto negato. Inoltre continua a rimandare la terapia, e la cosa un po' mi spaventa, perchè ogni volta che gli porto l'esito di un esame mi dice "aspettiamo il prossimo esito e poi ti do una cura".. finchè oggi mi ha detto "aspettiamo il prossimo esito e poi torni dall'urologo".

Ad oggi mi mancano questi esiti:
- CITOLOGIE URINARIE
- SPERMIOCOLTURA
- ESAMI EMATOCHIMICI ORMONALI

Martedì tornerò dall'andrologo con gli esiti degli ematochimici ormonali e per fare l'ECODOPPLER DINAMICO DEL PENE.

Ho una forte ansia, inizio a temere per l'esito delle citologie..

[#7]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
non si preocupi, completi l'iter diagnostico e ci tenga informati se le fa piacere
[#8]
Utente
Utente
Un breve aggiornamento:

Ho ritirato l'esito della Spermiocoltura, e tutto quello che è stato cercato risulta negativo:

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** MICROBIOLOGIA **

Spermiocoltura
pH 8.0
Miceti Negativo
Streptococchi Negativo
Enterobatteri Negativo

** TAMPONE ENDOCERVICALE **

Micoplasmi Urogenitali (Colturale) Negativo
Ricerca Chlamydia (immunocromatografia) Negativo

** COLTURALE APPARATO GENITO-URINARIO **

Gardnerella Vaginalis Negativo
Trichomona Vaginalis (microscopico) Negativo
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Per quanto riguarda le Citologie Urinarie non sono ancora passato a
ritirare il referto ma ho contattato telefonicamente il reparto di anatomia patologica e mi hanno detto che l'esito è negativo.

Avrei tre domande:
1. I valori dell'Uroflussometria che ho riportato sono nella norma?
2. La ricerca di Chlamydia tramite immunocromatografia quanto è affidabile? Ho letto in questo forum che il metodo migliore è il PCR..?
3. Quando ho raccolto i campioni di urina per le citologie urinarie ho seguito scrupolosamente le istruzioni, ovvero prima di raccogliere il campione negli appositi contenitori che mi sono stati consegnati dal reparto di anatomia patologica, ho sempre eseguito un'accurata igiene intima e delle mani, ho evitato contatti fra il prepuzio e il contenitore. Il campione raccolto nei tre giorni è sempre stato il secondo della mattina, ma ora mi viene un dubbio.. è importante l'orario di raccolta del campione? Perchè in quei tre giorni mi sono alzato tardi e la seconda urina l'ho sempre raccolta fra le ore 11 e le ore 12. Era invece opportuno raccoglierla qualche ora prima nonostante comunque fosse la seconda della mattina?

Ringrazio chi vorrà chiarirmi questi dubbi, perchè non vedo la fine di questa brutta situazione e sono veramente sconfortato..
[#9]
Utente
Utente
Per favore, nessuno vuole aiutarmi a chiarire un po' la situazione? O almeno a provarci...?
[#10]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente, prima di rispondere alle sue domande è importante informarla che la prostatite è una patologia lunga a curare e spesso gli esami possono anche uscire negativi nonostante il perdurare della sintomatologia
1:si
2 è cmq affidabile e poi solo una minima percentuale di prostatiti sono causate dalla clamidia
3 non l'orario non c'entra
[#11]
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto.
A questo punto, dopo aver ritirato il referto degli esami ormonali (lunedì) e dopo aver effettuato l'ecodoppler dinamico del pene (martedì) prenoterò una visita dall'urologo che mi aveva fatto fare l'ecografia-citologie urinarie-uroflussometria.

Mi aveva chiesto anche una rx cistografia retrograda con fase minzionale ma il mio medico non vuole farmela fare..

torno comunque da lui?
[#12]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
si completi l'iter diagnostico prescritto
[#13]
Utente
Utente
cioè faccio comunque rx cistografia retrograda con fase minzionale? senza l'impegnativa del mio medico?

A cosa serve questo esame?
[#14]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
la cistrografia serve a vedere selei ha una stensi uretrale.. ne parli con il suo medico e poi decidete assieme
[#15]
Utente
Utente
Stamattina ho ritirato gli esiti di alcuni esami:

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LH (metodo Elettrochemiluminescenza) 4.4 mUI/ml (uomini:1-7)
FSH (metodo Elettrochemiluminescenza) 2.4 mUI/ml (uomini:1.5-12)
17-BETA ESTRADIOLO (metodo Elettrochemiluminescenza) 32 pg/ml (uomini:fino a 55)
TESTOSTERONE (metodo Elettrochemiluminescenza) 4.040 ng/ml (3.000-10.000)
FT4-TIROXINA LIBERA (metodo Elettrochemiluminescenza) 1.30 ng/ml (0.93-1.70)
FT3-TRIIODOTIRONINA LIBERA (metodo Elettrochemiluminescenza) 3.81 pg/ml (2.57-4.43)
TSH-ORMONE TIREOTROPO (metodo Elettrochemiluminescenza) 1.77 uUI/ml (0.27-4.20)
DHEA-S (metodo Chemiluminescenza)288.00 mcg/dl (uomini:80-560)
ANDROSTENEDIONE (metodo Chemiluminescenza) 2.20 ng/ml (uomini:0.6-3.1)

PROLATTINA (PRELIEVO ORE 9.00) -metodo Elettrochemiluminescenza- 5.3 ng/ml (uomini:4.04-15.2)
PROLATTINA (PRELIEVO ORE 9.30) -metodo Elettrochemiluminescenza- 4.9 ng/ml (uomini:4.04-15.2)

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SERVIZIO DI ANATOMIA ISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA

MATERIALE:
Esame urine su 3 campioni (A,B,C).
Fissazione e procedura di arricchimento in fase liquida secondo metodica cytoscreen.

REPERTO CITOLOGICO:
A-B-C) Campioni discretamente cellulati caratterizzati da sparse emazie di fondo, rari granulociti, istiociti, elementi pavimentosi delle basse vie urinarie ed elementi uroteliali con modificazioni irritativo-flogistiche.

CONCLUSIONE DIAGNOSTICA CITOLOGICA:
A-B-C) Negativa la ricerca di cellule neoplastiche.

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Che ne dite? Il fatto che gli ormoni siano ok (mi pare) significa che la disfunzione erettile non è dovuta a quelli, giusto?

Non ho ben capito cosa sia stato trovato nei tre campioni di urina.
Fortunatamente la ricerca di cellule neoplastiche è negativa!

Mi è sorta una domanda. Se c'è questo sospetto di prostatite, non sarebbe utile avere un valore PSA?

Come sempre.. grazie per la pazienza e per l'aiuto che mi sta dando.
[#16]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro signore allora
1 si è probabile che la disfunzione erettile non abbia cause ormonali
2 nei campioni di urina sono risultati essere delle cellule normali, con alterazioni da infiammazione
3 il psa è un marcatore che serve dopo i 50 anni nella diagnosi del tumore alla prostata, non ha valenza nelle prostatiti
[#17]
Utente
Utente
Gent.mo Dr.Quarto,
la ringrazio per la disponibilità e la professionalità.

Domani l'andrologo che mi segue mi farà l'ecodoppler dinamico del pene. Spero che questo mi aiuti a capire da dove deriva la disfunzione erettile. La cosa che non mi spiego è il calo della libido ad essa associato.

Ho fissato una visita con l'urologo che mi aveva prescritto inizialmente gli esami. Domani sentirò anche il mio medico per valutare se fare o meno la cistografia retrograda con fase minzionale.

[#18]
Utente
Utente
Nuovo esame. ECOGRAFIA DINAMICA DEL PENE

Questa mattina sono stato sottoposto a tale esame, riporto il referto.

L'esame ecografico è stato eseguito previa infusione endocavernosa di 3 mgc di PGE1 ottenendo tumescenza peniena.
L'ecostruttura del parenchima cavernoso appare omogenea in toto. Assenza di lesioni fibrose del tessuto caversono.
Setto intercavernoso integro.

CONCLUSIONI: Quadro di sostanziale normalità.

DOPPLER DINAMICO DEL PENE

Arteria dorsale destra: CANALIZZATA, ELASTICA
Arteria dorsale sinistra: CANALIZZATA, ELASTICA

Arteria cavernosa destra: CANALIZZATA, ELASTICA
Arteria cavernosa sinistra: CANALIZZATA, ELASTICA

Farmaco: PGE1 Posologia: 3mcg

Conclusioni: QUADRO DI NORMALITA' DEL FLUSSO ARTERIOSO PENINEO.

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Da quanto ho capito questo esame è ok, ma noto che è diverso dall'ecocolordoppler. E' meno attendibile? Può escludere problemi "meccanici" al pene?
L'andrologo che mi segue e che mi ha fatto l'esame sostiene che la mia disfunzione erettile sia di origine psicologica. Sostiene che essendo a posto gli esami ormonali, dopo aver cmq consultato tutti gli esiti dei miei esami, anche quelli prescritti dall'urologo, non ci siano cause "meccaniche" di disfunzione.

1) Ora, io ho letto e mi sono informato parecchio, e mi sembra cmq che sia un po' poco per escludere problemi meccanici, sbaglio? So che ci sono altri esami quali appunto l'ecocolordoppler, il test della recettività dei nervi (che mi dicono sia inutile fare in quanto non ho disturbi del sistema nervoso..?), la farmacocavernometria/grafia, il rigiscan.. insomma tutta una serie di accertamenti che l'andrologo ritiene superflui nel mio caso. Perchè? Come fa ad essere così sicuro che sia un problema psicologico?

2) durante l'esame io pensavo che avrei avuto un'erezione dopo l'iniezione dei 3mgc di PGE1, e invece nulla! Cosa può significare?

3) in questi giorni, facendo delle "prove", ho notato che l'erezione del pene aumenta notevolmente se lo stringo alla base, vicino all'osso pubico. E' una cosa normale o è segno di qualche disfunzione? Fuga venosa??


Confido in una Vs. gentile risposta..
[#19]
Utente
Utente
Nessuno?...
[#20]
Utente
Utente
Io capisco che questo è un servizio gratuito, e lo apprezzo moltissimo. Non avanzo alcuna pretesa, solo vorrei capire.. se nessuno vuole più darmi consigli e cercare di chiarirmi un po' le idee scrivetemi di chiudere il post..

cordiali saluti
[#21]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio, lei ha una infezione della prostata chiaramente dimostrata dagli esami eseguiti:
“Si rilevano segni di modica flogosi ghiandolare periuretrale. Piuttosto congeste le vescichette seminali. ed elementi uroteliali con modificazioni irritativo-flogistiche.”
Occorre stabilire chi provoca la prostatite.
Di solito ho constatato che le disfunzioni erettili, sono provocate dalla Chlamydia, batterio intracellulare, che vive dentro le cellule, difficilmente esce e va nei liquidi extracellulari, come sperma, urine; quel sintomo bruciore alla punta del pene durante la minzione e subito dopo l'eiaculazione. dimostrava il suo ingresso, a livello del pene, ma anche i denti hanno la loro importanza, poiché quelle devitalizzazioni forse contenevano al loro interno la Chlamydia o altri batteri, per questo il dentista non riusciva a chiuderli, era persistente l’infiammazione da loro creata, ma non si è preoccupato di cercarne la causa.
Sicuramente, non sussistono problemi psichici, invocati sempre quando le cause che hanno determinato il sintomo, non vengono trovate.
Altri agenti possono infettare la prostata, sono i virus, soprattutto il papilloma virus, che potrebbe essere entrato molto tempo prima, ma abbinato alla Chlamydia, o ad altri agenti patogeni, ha cominciato a produrre sintomi.

Non è facile il loro riscontro proprio per questa loro caratteristica, vivere all’interno delle cellule, uscire raramente; anche la terapia rispecchia questa difficoltà, le membrane cellulari, selettivamente non fanno passare le sostanze chimiche, antibiotici, che potrebbero avere effetto solamente sui batteri che si trovano nei liquidi extracellulari, ma non su quelli all’interno delle cellule e sui virus, anzi potrebbero alterare la flora intestinale acutizzando i sintomi.

La medicina omeopatica integrata con la medicina convenzionale, ha la possibilità di offrire, oltre a molti farmaci efficaci, esami strumentali non invasivi, che mettono in grado l’operatore di rilevare gli agenti patogeni presenti in quel momento, nella persona esaminata, responsabili della infezione, verificare la terapia adeguata, come un antibioticogramma, controllare la successione della eliminazione fino alla loro completa radicazione.



Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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