Ritornato oggi dal mio medico e riferito tutto ciò, mi diagnostica una prostatite e mi prescrive
Gentili dottori,
a fine gennaio scorso, durante un controllo di routine e senza accusare perticolari sintomi, le analisi delle urine rivelavano tra gli altri valori:
-esterasi leucocitaria 125
-leucociti 151
Consultato il mio medico generico, questi mi indica di effettuare una urinocoltura che risulterà essere negativa; preso atto di ciò (e non riuscendomi ancora a spiegare bene il perchè) sempre lo stesso medico mi prescrive un ciclo di enterovital (per qualcosa che aveva a che fare con la regolazione della flora batterica?) dicendomi di ripetere le analisi al termine.
Concluso tale ciclo, non accusando sintomi particolari (mea culpa) trascuro la ripetizione delle analisi. Senonchè qualche tempo dopo (maggio) mi accorgo di avvertire spesso, dopo i rapporti sessuali e/o l'eiaculazione in generale, un discreto bruciore alla parte finale dell uretra e forte stimolo a urinare (a vuoto o poche gocce), con concomitante bruciore e fastidio nella zona perianale, il tutto per svariati minuti;
il che rimane tuttavia circosritto all'atto dell'eiaculazione, non avvertendo alcun disturbo durante la regolare minzione.
Ritornato oggi dal mio medico e riferito tutto ciò, mi diagnostica una prostatite e mi prescrive un ciclo di keraflox 600 per cinque giorni.
Considerando il fatto che non ho ben capito la ragione per la quale di fronte a un valore alto di leucociti nelle urine il mio medico mi abbia prescritto dei fermenti lattici, volevo chiedere un vostro parere sulla diagnosi e sulla terapia finale.
In attesa di risposta, ringrazio anticipatamente
a fine gennaio scorso, durante un controllo di routine e senza accusare perticolari sintomi, le analisi delle urine rivelavano tra gli altri valori:
-esterasi leucocitaria 125
-leucociti 151
Consultato il mio medico generico, questi mi indica di effettuare una urinocoltura che risulterà essere negativa; preso atto di ciò (e non riuscendomi ancora a spiegare bene il perchè) sempre lo stesso medico mi prescrive un ciclo di enterovital (per qualcosa che aveva a che fare con la regolazione della flora batterica?) dicendomi di ripetere le analisi al termine.
Concluso tale ciclo, non accusando sintomi particolari (mea culpa) trascuro la ripetizione delle analisi. Senonchè qualche tempo dopo (maggio) mi accorgo di avvertire spesso, dopo i rapporti sessuali e/o l'eiaculazione in generale, un discreto bruciore alla parte finale dell uretra e forte stimolo a urinare (a vuoto o poche gocce), con concomitante bruciore e fastidio nella zona perianale, il tutto per svariati minuti;
il che rimane tuttavia circosritto all'atto dell'eiaculazione, non avvertendo alcun disturbo durante la regolare minzione.
Ritornato oggi dal mio medico e riferito tutto ciò, mi diagnostica una prostatite e mi prescrive un ciclo di keraflox 600 per cinque giorni.
Considerando il fatto che non ho ben capito la ragione per la quale di fronte a un valore alto di leucociti nelle urine il mio medico mi abbia prescritto dei fermenti lattici, volevo chiedere un vostro parere sulla diagnosi e sulla terapia finale.
In attesa di risposta, ringrazio anticipatamente
[#1]
Caro signore,
a parte che il cheraflox non è un fermento lattuico ma un antibiotico, la prescrizone di fermenti lattici è routinaria per rafforzare la flora intestinale che potrebbe essere indebolita della terapiq. La se gua e vediamo come va.
a parte che il cheraflox non è un fermento lattuico ma un antibiotico, la prescrizone di fermenti lattici è routinaria per rafforzare la flora intestinale che potrebbe essere indebolita della terapiq. La se gua e vediamo come va.
[#2]
Ex utente
Gentile dott, Cavallini,
evidentemente non ha prestato la benchè minima attenzione alle mie parole; io non nego che possa avere degli impegni o che abbia già abbastanza pensieri per la testa ma nessuno le ha chiesto di ripondere, quindi nell'esatto momento in cui lo fa si presume che voglia produrre un consulto di una qualche minima utilità.
Non aggiungo altro.
evidentemente non ha prestato la benchè minima attenzione alle mie parole; io non nego che possa avere degli impegni o che abbia già abbastanza pensieri per la testa ma nessuno le ha chiesto di ripondere, quindi nell'esatto momento in cui lo fa si presume che voglia produrre un consulto di una qualche minima utilità.
Non aggiungo altro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 20/07/2013.
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