Provati tutti gli alfalitici ma...ora che fare?
ho 39 anni,sto prendendo alfalitici da circa 7 mesi per sospetta sclerosi del collo vescicale con associata una prostatite dalla quale che non riesco ancora a guarire (sintomo maggiore dolore-fastidio perineale specialmente stando seduto) nonostante abbia provato tutti i fitofarmaci e farmaci disponibili (serenoa, ipertrofan, cistonorm, topster, cistimev,etc..).
Venendo comunque alla domanda principale del consulto richiesto, dopo circa 5 mesi di assunzione di Xatral 10mg l'ho sospeso per eccessivo abbassamento della pressione e dopo 5 giorni i sintomi urinari si sono riaggravati(sensazione di non completo svuotamento e bisogno frequente di urinare), ho così cambiato farmaco passando al Teraprost che però mi dava gli stessi abbassamenti di pressione, ho provato poi Omnic per una decina di giorni ma mi causava eiaculazione retrograda così come Silodyx provato proprio in questi giorni.
Ora non so cosa fare, se è vero che i farmaci che causano eiaculazione retrograda sono più efficaci degli altri(ma è proprio vero?) forse conviene continuare con quelli per far passare la prostatite oppure se ripasso a xatral o teraprost dal punto di vista terapeutico avrei gli stessi benefici?
Voglio sottolineare che con tutti e quattro i farmaci lo svuotamento vescicale migliora anche se non è mai tornato ottimale come qualche anno fa(ma forse ci devo rinunciare).
In definitiva vorrei sapere se è meglio tenermi l'eiaculazione retrograda per un certo periodo o posso ritornare a un alfalitico che non ha tale effetto collaterale.
Grazie.
Gentile Signore,
tutto sommato nella sua condizione, il bilancio dei pro- e dei contro gioca a favore degli alfa-litici che dimostrano una accettabile efficacia, pur causando eiaculazione retrograda. E' ovvio che proprio con questi farmaci si ottenga il miglior rilasciamento del collo vescicale. che permette dunque un flusso minzionale accettabile, ma anche il passaggio in vescica dell'eiaculato. L'eiaculazione retrograda non causa alcun problema o rischio per l'organismo, come invece può essere un perdurante abbassamento della pressione del sangue. La limitazione è la perdita della fertilità, ma questa è assolutamente transitoria, poiché nel caso è sufficiente sospendere la terapia per ripristinare molto velocemente la normale eiaculazione. Ma urinare peggio ...
In caso di sintomi molto importanti è anche da consideare l'eventualità di un intervento endoscopico, ovviamente supportato da uno studio completo della situazione anche dal punto di vista endoscopico e funzionale (indagine urodinamica).
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Quello che mi chiedo in definitiva: visti gli effetti sul mio organismo è giusto affermare che il Silodyx è più efficace dello Xatral visto che mi causa eiaculazione retrograda e quindi, suppongo, un maggior rilassamento del collo vescicale?
Saluti
leggendo con attenzione ... nel nostro contributo precedente abbiamo appunto affermato quanto con farmaci come la silodosina "si ottenga il miglior rilasciamento del collo vescicale che permette dunque un flusso minzionale accettabile, ma anche il passaggio in vescica dell'eiaculato".
Saluti
Grazie.
l'aneiaculazione è la massima riprova dell'efficacia dell'alfa-litico, che induce un tale rilassamento della muscolatura involontaria delle basse vie urinarie da inibire di fatto la progressione del flusso seminale. Si tratta comunque di una manifestazione assai meno comune dell'eiaculazione retrograda. Non crediamo proprio esistano dati precisi disponibili sull'influenza di questa manifestazione sull'evoluzione delle congestioni prostatiche.
Saluti
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