Prostatite e fimosi

Salve gentili dottori,
Sono un ragazzo di 30 anni ca. a cui circa un mese fa è stata diagnosticata una prostatite. Avevo infatti accusato pollachiuria e alla verifica del dottore la diagnosi è stata la suddetta. La terapia è stata 2 cp/giorno di profluss recentemente sostituita da 1 cp/giorno di peridoxon in quanto la prima terapia aveva come effetto collaterale eventi diarroici ripetuti durante il giorno. Contestualmente mi è stata diagnosticata (sebbene, pur riconoscendo da sempre che qualcosa non andava, ne avessi preso piena coscienza solo recentemente ) una fimosi congenita che mi impedisce di scoprire il glande in qualsiasi stato del pene. Fra qualche gg dovrei effettuare l'intervento di circoncisione. In più desidero aggiungere che tra settembre e ottobre dovrei effettuare un accertamento medico per un concorso. A tal proposito mi sono posto alcune domande che per forza di cose non sono in grado di somministrare al dott. che mi opererà e che quindi vi giro:
1) è conveniente operarmi con una prostatite in atto?
2) è conveniente operarmi ora con un postoperatorio che si protrarrà nel mese di agosto (che si prevede molto caldo) in vista di un concorso che richiede (testualmente), ai fini del riconoscimento della idoneità, l'assenza di "infermita' ed imperfezioni dell'apparato urogenitale: malattie renali in atto o croniche; imperfezioni e malformazioni dei genitali esterni di rilevanza funzionale; malattie croniche dei testicoli, arresto di sviluppo, assenza o ritenzione bilaterale; idrocele; variocele voluminoso; malattie infiammatorie in atto dell'apparato ginecologico, incontinenza urinaria;" DPR 27/02/1991, n. 132.? in altre parole la fimosi può essere considerata tra le patologie indicate nel testo di legge e quindi far valere l'urgenza dell'intervento nei prossimi gg?
3) non esiste il rischio che in occasione dell'accertamento medico del concorso io abbia ancora una infiammazione derivante dall'intervento che può determinare un'alterazione dei parametri del sangue ( es. VES) e che quindi possa essere escluso per questo (preciso che so già che verranno effettuate analisi del sangue)?
Ringrazio in anticipo il dottore che avrà la pazienza di rispondermi.
S.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
riteniamo che il farmaco che lei stia assumendo sia l'estratto vegetale di palma nana (serenoa repens, Permixon). L'efficacia di questa sostanza nelle prostatiti è molto variabile, l'eventuale efficacia deve dimostrarsi in tempi relativamente brevi.
Per quanto riguarda l'altro problema che lei solleva, gli esiti di un recente intervento eseguito per chiari e giustificati motivi non possono certo essere considerati alla stregua di malformazioni o patologie croniche. Sarà sufficiente che lei presenti una documentazione clinica completa ed inequivocabile.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Salve,
Innanzitutto grazie per la sua pronta risposta. In base a quanto detto la fimosi può pertanto ritenersi a tutti gli effetti una "imperfezione e malformazione dei genitali esterni di rilevanza funzionale". Ciò che mi lascia comunque perplesso è il fatto che in altri riferimenti normativi utilizzati per altri concorsi, se è causa di inidoneità, la fimosi è espressamente citata (congiuntamente alle altre patologie cit. idrocele, variocele voluminoso etc.) mentre in questo caso il riferimento è generico.
Inoltre presumo ritenga opportuno l'intervento anche in presenza di una prostatite in atto. Per completezza devo aggiungere che, prima della visita dell'urologo, avevo effettuato gli esami delle urine e del sangue (esame emocromocitometrico, VES, sideremia, glicemia, creatinemia sodio ematico, potassio ematico, GOT, GPT e GAMMA-GT) il cui esito è risultato perfettamente nella norma.

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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Volevo inoltre chiederle come eventualmente comportarmi se l'efficacia del permixon (il cui principio attivo è, come correttamente da lei asserito, è la serenoa repens) non dovesse dimostrarsi, - come dice -, nel breve periodo. Peraltro, come precedentemente detto, ho già effettuato una terapia per un mese con 2 cp/giorno di profluss (che ha lo stesso principio attivo e dose [320 mg] del permixon solo che di quest'ultimo attualmente ne assumo solo una cp/giorno). Grazie. S.
[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
la fimosi è a tutti gli effetti una "malformazione dei genitali esterni di rilevanza funzionale", ancorché ben raramente assuma una rilevanza clinica significativa. Ovviamente, dopo la circoncisione, la malformazione è da considerarsi risolta e dal punto di vista funzionale l'individuo è da considerare normale a tutti gli effetti. Una concomitante diagnosi di prostatite non pregiudica in linea di massima la fattibilità dell'intervento.
L'efficacia della serenoa repens, come le abbiamo detto, è molto variabile. Si tratta dopotutto di un estratto vegetale, perlopiù somministrato a scopo palliativo nella prstatite. Ricordiamo che la sua indicazione principale resta l'ingrossamento benigno dell'età avanzata, ma anche qui i risultati sono piuttosto incostanti. Le alternative nella terapia della cosideetta "prostatite cronica" sono poi quasi infinite ed ogni specialsita si regola in base alla propria esperienza ed alle proprie abitudini. Generalemente, più che i farmaci, può fare la differenza la scrupolosa osservanza dei numerosi consigli sullo stile di vita che certamente le sono stati impartiti, e di cui comunque non stenterà a trovere in rete amplissimi riferimenti.

Saluti
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Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gent.ssimo Dr. Piana,

Sentite grazie per i suoi chiarimenti. La prossima settimana mi sottoporrò all'intervento per eliminare il problema della fimosi. Spero che tutto possa risolversi serenamente.

Saluti

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