Calcolo ureterale
Buonasera, ho recentemente subito una ureterolitotrissia destra per la rimozione di un calcolo di ca 1cm con sondino e posizionamento stent. Il chirurgo che mi ha operato ha dapprima detto di aver rimosso il calcolo, salvo successivamente comunicarmi che aveva rimosso solo alcuni frammenti; ora, avrei alcuni quesiti in quanto l'intervento mi ha lasciato molti dubbi:
1. E' normale che non mi siano stati mostrati i frammenti estratti, nonostante a tutti gli altri pazienti ricoverati sono stati mostrati?
2. E' normale che non sia stata eseguita alcuna ecografia successiva all'intervento per la verifica del corretto posizionamento dello stent?
3. E' normale che ad una settimana dall'intervento ancora si abbia difficoltà a stare in piedi con dolori forti ed intermittenti al lato trattato?
4. E' prevista eventuale rimozione dello stent in data 31/07 (intervento del 08/07), è possibile che in questo lasso di tempo esso si calcifichi?
Inoltre ho continui dolori alla zona cervicale, comparsi il giorno dopo dell'intervento e che ancora sono notevolmente presenti.
Grazie per le risposte che vorrete gentilmente fornirmi
1. E' normale che non mi siano stati mostrati i frammenti estratti, nonostante a tutti gli altri pazienti ricoverati sono stati mostrati?
2. E' normale che non sia stata eseguita alcuna ecografia successiva all'intervento per la verifica del corretto posizionamento dello stent?
3. E' normale che ad una settimana dall'intervento ancora si abbia difficoltà a stare in piedi con dolori forti ed intermittenti al lato trattato?
4. E' prevista eventuale rimozione dello stent in data 31/07 (intervento del 08/07), è possibile che in questo lasso di tempo esso si calcifichi?
Inoltre ho continui dolori alla zona cervicale, comparsi il giorno dopo dell'intervento e che ancora sono notevolmente presenti.
Grazie per le risposte che vorrete gentilmente fornirmi
[#1]
Gentile Signora,
partiamo dal presupposto che è ovviamente impossibile valutare la conduzione e gli esiti di un intervento senza conoscerne i dettagli. Se questi le sono stati comunicati in modo frammentario, sarà sempre possibile averne traccia richiedendo la copia della cartella clinica. D'ogni modo, si direbbe che una certa parte del calcolo sia ancora presente dentro l'uretere. Per rispondere alle sue domande:
1) Nella frammentazione di un calcolo è possibile recuperare con un apposito cestello residui maggiori di 2 mm circa, il resto è equiparabile alla polvere, sfugge dalle maglie del cestello e d'ogni modo non ha alcuna rilevanza.
2) Il controllo della corretta posizione dello stent avviene al termine dell'intervento tramite radioscopia. Di norma non è necessario controllare ulteriormente.
3) Lo stent è comunque un corpo estraneo, seppure molto morbido, ma viene tollerato in modo molto variabile e, soprattutto nei giovani, può indurre fastidi poco tollerabili, anche se si trova nella posizione più corretta. Per questo motivo si cerca sempre di tenerlo in sede per il tempo minimo indispensabile. Non conoscendo le modalità dell'intervento eseguito, anche qui possiamo esprimere un giudizio.
4) Lo stente è costruito in modo da limitare le incrostazioni, che comunque non è verosimile che si formino in modo significativo in un periodo così breve.
In conclusione, la invitiamo ad assumere maggiori informazioni e soprattutto discutere con il nostro Collega quale possa essere secondo il suo parere il destino del calcolo residuo dopo la rimozione dello stent. Durante la permanenza è molto difficile che si modifichi qualcosa, poiché lo stent riduce lo spazio all'interno e ferma completamente le contrazioni fisiologiche dell'uretere.
Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti
partiamo dal presupposto che è ovviamente impossibile valutare la conduzione e gli esiti di un intervento senza conoscerne i dettagli. Se questi le sono stati comunicati in modo frammentario, sarà sempre possibile averne traccia richiedendo la copia della cartella clinica. D'ogni modo, si direbbe che una certa parte del calcolo sia ancora presente dentro l'uretere. Per rispondere alle sue domande:
1) Nella frammentazione di un calcolo è possibile recuperare con un apposito cestello residui maggiori di 2 mm circa, il resto è equiparabile alla polvere, sfugge dalle maglie del cestello e d'ogni modo non ha alcuna rilevanza.
2) Il controllo della corretta posizione dello stent avviene al termine dell'intervento tramite radioscopia. Di norma non è necessario controllare ulteriormente.
3) Lo stent è comunque un corpo estraneo, seppure molto morbido, ma viene tollerato in modo molto variabile e, soprattutto nei giovani, può indurre fastidi poco tollerabili, anche se si trova nella posizione più corretta. Per questo motivo si cerca sempre di tenerlo in sede per il tempo minimo indispensabile. Non conoscendo le modalità dell'intervento eseguito, anche qui possiamo esprimere un giudizio.
4) Lo stente è costruito in modo da limitare le incrostazioni, che comunque non è verosimile che si formino in modo significativo in un periodo così breve.
In conclusione, la invitiamo ad assumere maggiori informazioni e soprattutto discutere con il nostro Collega quale possa essere secondo il suo parere il destino del calcolo residuo dopo la rimozione dello stent. Durante la permanenza è molto difficile che si modifichi qualcosa, poiché lo stent riduce lo spazio all'interno e ferma completamente le contrazioni fisiologiche dell'uretere.
Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Piana,
la ringrazio per la pronta e cortese risposta, l'urologo che ha effettuato l'intervento ha sostenuto che l'inserimento dello stent invece faciliterebbe l'espulsione dei frammenti rimasti del calcolo...inoltre dal giorno dell'intervento ho continui giramenti di testa e dolori alla zona cervicale, credevo fosse un effetto collaterale dell'antibiotico prescritttomi ma, finita la cura con esso, i fastidi sono rimasti.
Le volevo inoltre chiedere se la cura che è stata per me prevista per tre mesi, ossia Previston bustine, fosse atta alla naturale espulsione dei frammenti o se fosse semplicemente un contrasto alla formazione di nuovi calcoli.
Ho comunque richiesto la cartella clinica il giorno stesso della dimissione, le farò sapere ciò che ci sarà scritto.
La ringrazio nuovamente.
la ringrazio per la pronta e cortese risposta, l'urologo che ha effettuato l'intervento ha sostenuto che l'inserimento dello stent invece faciliterebbe l'espulsione dei frammenti rimasti del calcolo...inoltre dal giorno dell'intervento ho continui giramenti di testa e dolori alla zona cervicale, credevo fosse un effetto collaterale dell'antibiotico prescritttomi ma, finita la cura con esso, i fastidi sono rimasti.
Le volevo inoltre chiedere se la cura che è stata per me prevista per tre mesi, ossia Previston bustine, fosse atta alla naturale espulsione dei frammenti o se fosse semplicemente un contrasto alla formazione di nuovi calcoli.
Ho comunque richiesto la cartella clinica il giorno stesso della dimissione, le farò sapere ciò che ci sarà scritto.
La ringrazio nuovamente.
[#3]
Gentile Signora,
il disturbo cervicale è ben difficilmente rapportabile all'intervento per il calcolo, a meno che le sia stata eseguita una anestesia peridurale. In questo caso il dolore dovrebbe scomparire in posizione sdraiata ed una terapia definitiva si basa sulla pazienza ed il bere quanta più acqua possibile per alcuni giorni.
A nostro giudizio ora la sua situazione è stabilizzata con lo stent in sede per quanto rigurda l'insorgenza di coliche, sulle reale possibilità di espulsione dei frammenti già ci siamo espressi. ovviamente dovranno essere ripetute una radiografia ed una ecografia reno-vescicale immediatamente prima dell'ipotetica data di rimozione dello stent, per poter prendere le decisioni più corrrette per risolvere definitivamente il suo problema.
Saluti
il disturbo cervicale è ben difficilmente rapportabile all'intervento per il calcolo, a meno che le sia stata eseguita una anestesia peridurale. In questo caso il dolore dovrebbe scomparire in posizione sdraiata ed una terapia definitiva si basa sulla pazienza ed il bere quanta più acqua possibile per alcuni giorni.
A nostro giudizio ora la sua situazione è stabilizzata con lo stent in sede per quanto rigurda l'insorgenza di coliche, sulle reale possibilità di espulsione dei frammenti già ci siamo espressi. ovviamente dovranno essere ripetute una radiografia ed una ecografia reno-vescicale immediatamente prima dell'ipotetica data di rimozione dello stent, per poter prendere le decisioni più corrrette per risolvere definitivamente il suo problema.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 14/07/2013.
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