Colica renale possibilita di attività fisica quando?
Buongiorno, sono un ciclista da strada (gran fondo) e per la prima volta da 7-7-2013 causa sudorazione eccessiva ho provato per la mia prima volta questo dolore
la diangosi scritta la pronto soccorso è: colica renale dx con idronefrosi di I grado
domani finisco il ciclo di ciprofloxacina mentre per un mese alla sera prenderò tamsulosin cp 0,4 .e bere almeno 2 litri acqua al giorno
l'ecografia non ha evidenziato calcoli che ustruiscono uscita urina salvo la dilatazione del rene quindi il sospetto che eventuale calcolo è nell'uretre (quindi impossibile da vedere con eco)
ora stò decisamente meglio anche se dietro alla schiena c'è sempre un piccolo fastidio. In alcuni forum ho trovato gente che comunque fa uscite (ovviamente moderate) anzi scossoni dovrebbero favorire la discesa verso la vescica
volvevo sapere se sono obbligato ad attendere l'espulsione di questo calcolo o posso azzardare un paio d'ore di uscita in bici al mattino presto
cordiali saluti
la diangosi scritta la pronto soccorso è: colica renale dx con idronefrosi di I grado
domani finisco il ciclo di ciprofloxacina mentre per un mese alla sera prenderò tamsulosin cp 0,4 .e bere almeno 2 litri acqua al giorno
l'ecografia non ha evidenziato calcoli che ustruiscono uscita urina salvo la dilatazione del rene quindi il sospetto che eventuale calcolo è nell'uretre (quindi impossibile da vedere con eco)
ora stò decisamente meglio anche se dietro alla schiena c'è sempre un piccolo fastidio. In alcuni forum ho trovato gente che comunque fa uscite (ovviamente moderate) anzi scossoni dovrebbero favorire la discesa verso la vescica
volvevo sapere se sono obbligato ad attendere l'espulsione di questo calcolo o posso azzardare un paio d'ore di uscita in bici al mattino presto
cordiali saluti
[#1]
Gentile Signore,
di ogni episodio di colica renale dovrebbe essere chiarita la causa con la maggior precisione possibile. Lei è a conoscenza del fatto che gli accertamenti di primo livello (radiografia, ecografia) non sono talora sufficienti. Se i disturbi scompaiono completamente si può fare esercizio di ottimismo, ma se invece permane qualche fastidio non bisogna abbassare la guardia ed accontentarsi. Se è vero che l'ipotesi più probabile sia quella del passaggio di "renella" o di un piccolo calcolo, questa non è la certezza e lascia dietro di sè una nuvola di dubbio che non è più accettabile dnella medicina del terzo millennio, soprattutto riguardo a situazioni tanto semplici quanto potenzialmente pericolose.
La invitiamo dunque alla lettura di uesto nostro articolo, nel quale vengono enunciate le indicazioni che a nostro giudizio è opportuno seguire:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Pertanto, in attesa che venga fatta chiarezza, le sconsigliamo ovviamente di praticare una attività fisica impegnativa e che tra l'altro la porta ad essere lontano da casa. Può immaginare cosa significherebbe l'insorgere di una colica su una strada di campagna ...
La sua intensa attività fisica impone una reidratazione massiva, durante e soprattutto dopo lo sforzo e nella nostra esperienza questa è raramente sufficiente in chi pratica il suo sport, specie a livello amatoriale evoluto. Tenga presente che dopo l'allenamento o la competizione è necessraio bere tanto quanto basta ad avvertire nuovamente lo stimolo ad urinare non oltre le 2 ore successive. Ci faccia caso se questo avviene.
Saluti
di ogni episodio di colica renale dovrebbe essere chiarita la causa con la maggior precisione possibile. Lei è a conoscenza del fatto che gli accertamenti di primo livello (radiografia, ecografia) non sono talora sufficienti. Se i disturbi scompaiono completamente si può fare esercizio di ottimismo, ma se invece permane qualche fastidio non bisogna abbassare la guardia ed accontentarsi. Se è vero che l'ipotesi più probabile sia quella del passaggio di "renella" o di un piccolo calcolo, questa non è la certezza e lascia dietro di sè una nuvola di dubbio che non è più accettabile dnella medicina del terzo millennio, soprattutto riguardo a situazioni tanto semplici quanto potenzialmente pericolose.
La invitiamo dunque alla lettura di uesto nostro articolo, nel quale vengono enunciate le indicazioni che a nostro giudizio è opportuno seguire:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Pertanto, in attesa che venga fatta chiarezza, le sconsigliamo ovviamente di praticare una attività fisica impegnativa e che tra l'altro la porta ad essere lontano da casa. Può immaginare cosa significherebbe l'insorgere di una colica su una strada di campagna ...
La sua intensa attività fisica impone una reidratazione massiva, durante e soprattutto dopo lo sforzo e nella nostra esperienza questa è raramente sufficiente in chi pratica il suo sport, specie a livello amatoriale evoluto. Tenga presente che dopo l'allenamento o la competizione è necessraio bere tanto quanto basta ad avvertire nuovamente lo stimolo ad urinare non oltre le 2 ore successive. Ci faccia caso se questo avviene.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta
ho letto l'articolo che è molto chiaro però mi ha fatto sorgere un dubbio per la gestione dei tempi di espulsione in quanto mi è stato diagnosticato come dice Lei o renella o un piccolo calcolo già nell'uretra quindi prossimo alla espulsione (mi è stato detto di attendere almeno 30 giorni e poi nel caso si fa la TAC)
mentre nell'articolo si parla di una 10 di giorni attenderò questa settimana poi vorrei togliermi dubbi
cordiali saluti
ho letto l'articolo che è molto chiaro però mi ha fatto sorgere un dubbio per la gestione dei tempi di espulsione in quanto mi è stato diagnosticato come dice Lei o renella o un piccolo calcolo già nell'uretra quindi prossimo alla espulsione (mi è stato detto di attendere almeno 30 giorni e poi nel caso si fa la TAC)
mentre nell'articolo si parla di una 10 di giorni attenderò questa settimana poi vorrei togliermi dubbi
cordiali saluti
[#3]
Gentile Signore,
in teoria, se l'ecografia non è dirimente e vi è il persistente sospetto della presenza di un ostacolo delle vie urinarie, la TAC dovrebbe essere di fatto eseguita subito. Però, in un sistema come il nostro dalle risorse molto limitate ... , si cerca perlopiù un compromesso e con una certa dose di fatalismo si "sta a vedere" l'evoluzione dei fatti, magari aiutando l'ipotetica espulsione con una idonea terapia, della quale avrà letto nell'articolo. Se vi è persistenza di sintomi. a nostro parere non è però opportuno protrarre più di tanto questa attesa per fare una diagnosi definitiva. Un lasso di due settimane al massimo ci pare il più opportuno. Ricordiamo che in questo periodo il paziente si trova quantomeno impedito nelle sue attività quotidiane e questo può comunque avere un costo sociale (non tutti sono pensionati o disoccupati) ben superiore a quello di una TAC.
Le precisiamo inoltre che l'ostruzione delle vie urinarie che è causa di colica avviene a livello del sottile uretere, cioè tra il rene e la vescica. E' abbastanza raro che il calcolo, una volta arrivato in vescica, non riesca poi a percorrere l'uretra, che ha un diametro più grande di almeno il doppio.
Saluti
in teoria, se l'ecografia non è dirimente e vi è il persistente sospetto della presenza di un ostacolo delle vie urinarie, la TAC dovrebbe essere di fatto eseguita subito. Però, in un sistema come il nostro dalle risorse molto limitate ... , si cerca perlopiù un compromesso e con una certa dose di fatalismo si "sta a vedere" l'evoluzione dei fatti, magari aiutando l'ipotetica espulsione con una idonea terapia, della quale avrà letto nell'articolo. Se vi è persistenza di sintomi. a nostro parere non è però opportuno protrarre più di tanto questa attesa per fare una diagnosi definitiva. Un lasso di due settimane al massimo ci pare il più opportuno. Ricordiamo che in questo periodo il paziente si trova quantomeno impedito nelle sue attività quotidiane e questo può comunque avere un costo sociale (non tutti sono pensionati o disoccupati) ben superiore a quello di una TAC.
Le precisiamo inoltre che l'ostruzione delle vie urinarie che è causa di colica avviene a livello del sottile uretere, cioè tra il rene e la vescica. E' abbastanza raro che il calcolo, una volta arrivato in vescica, non riesca poi a percorrere l'uretra, che ha un diametro più grande di almeno il doppio.
Saluti
[#5]
Utente
Buongiorno,
scusi se Le chiedo ancora qualche indicazione,
gli ultimi (dolori non forti) risalgono a domenica 14-07-2013. Anche se durante la settimana non ho avuto nessun sintomo comunque (sapendo che devo andare all'estero in vacanza) ho preferito togliermi i dubbi con la TAC (senza contrasto) ritiro esiti il prossimo martedi.
Per quanto riguarda l'idrofrenosi di 1° grado se non ho capito male è curata con la terapia che mi hanno prescritto, ma qualora dalla TAC avessi un risultato negativo posso riprendere attività sportiva.
non Le nascondo che un paio di giretti brevi con andatura moderata ho provato a farli e non riscontrato problemi ne durante ne dopo
cordiali saluti
scusi se Le chiedo ancora qualche indicazione,
gli ultimi (dolori non forti) risalgono a domenica 14-07-2013. Anche se durante la settimana non ho avuto nessun sintomo comunque (sapendo che devo andare all'estero in vacanza) ho preferito togliermi i dubbi con la TAC (senza contrasto) ritiro esiti il prossimo martedi.
Per quanto riguarda l'idrofrenosi di 1° grado se non ho capito male è curata con la terapia che mi hanno prescritto, ma qualora dalla TAC avessi un risultato negativo posso riprendere attività sportiva.
non Le nascondo che un paio di giretti brevi con andatura moderata ho provato a farli e non riscontrato problemi ne durante ne dopo
cordiali saluti
[#8]
Utente
Buongiorno,
siccome è stato molto utile da parte sua l'indicazione di togliere dubbi con la TAC Le trascrivo l'esito; di cui alcune cose le ho capite altre meno (ovviamente mi recherò dal medico di famiglia per capire il quadro complessivo)
referto:
L’esame è stato eseguito con scansioni assiali acquisite senza somministrazione di mdc per lo studio dell’apparato urinario.
Reni in sede, normo volumetrici.
A destra millimetrico calcolo non ostruente nell’uretere all’ingresso pelvico
Non evidenti calcoli a sinistra ove si segnalano alcune piccole cisti parapieliche.
Non dilatazione delle cavità escretrici; ureteri di regolare calibro.
Vescica discretamente distesa, senza evidenti lesioni endoluminali (minuta calcificazione a livello della parete anteriore).
Prostata di volume aumentato con diametro traverso di 61 mm e calcificazione centrale parauretrale. Ectasia delle vescicole seminali.
Per quanto valutabile senza mdc: fegato di volume nei limiti, a margini regolari.
Cisti biliare semplice di 2 cm nel segmento III: altra possibile minuta cisti nel segmento VIII.
Colicisti in sede; non dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche.
Pancreas, milaz, surreni nella norma.
Dilatazione della vena cava inferiore: si consigliano valutazione eco-color-Doppler ed eventuale successiva visita cardiologica
Non evidenti macroadenopatie retro peritoneali né versamento libero in addome.
Grossolana calcificazione in adiacenza all’acetabolo destro.
cordiali saluti
siccome è stato molto utile da parte sua l'indicazione di togliere dubbi con la TAC Le trascrivo l'esito; di cui alcune cose le ho capite altre meno (ovviamente mi recherò dal medico di famiglia per capire il quadro complessivo)
referto:
L’esame è stato eseguito con scansioni assiali acquisite senza somministrazione di mdc per lo studio dell’apparato urinario.
Reni in sede, normo volumetrici.
A destra millimetrico calcolo non ostruente nell’uretere all’ingresso pelvico
Non evidenti calcoli a sinistra ove si segnalano alcune piccole cisti parapieliche.
Non dilatazione delle cavità escretrici; ureteri di regolare calibro.
Vescica discretamente distesa, senza evidenti lesioni endoluminali (minuta calcificazione a livello della parete anteriore).
Prostata di volume aumentato con diametro traverso di 61 mm e calcificazione centrale parauretrale. Ectasia delle vescicole seminali.
Per quanto valutabile senza mdc: fegato di volume nei limiti, a margini regolari.
Cisti biliare semplice di 2 cm nel segmento III: altra possibile minuta cisti nel segmento VIII.
Colicisti in sede; non dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche.
Pancreas, milaz, surreni nella norma.
Dilatazione della vena cava inferiore: si consigliano valutazione eco-color-Doppler ed eventuale successiva visita cardiologica
Non evidenti macroadenopatie retro peritoneali né versamento libero in addome.
Grossolana calcificazione in adiacenza all’acetabolo destro.
cordiali saluti
[#9]
Gentile Signore,
la TAC evidenzia che il calcolo è ancora presente, anche se al momento è in una posizione in cui non ostruisce la via urinaria e non è quindi causa di colica. Le dimensioni (non determinate con precisione) sembrerebbero comunque dimostrare la possibilità di una espulsione spontanea, che però deve avvenire entro un tempo ben preciso, non più di 3-4 settimane. Questo poiché la situazione è tuttora ovviamente a rischio, il calcolo potrebbe spostarsi in modo da causare di nuovo ostruzione e colica. Il da farsi, secondo le nostre abitudini è indicato nell'articolo di cui già le consigliammo la lettura in un nostro precedente contributo. In quanto all'attività fisica dovrà avere ancora pazienza, poiché uno sforzo intenso potrebbe sacatenare situazioni che, se certamente non pericolose, possono essere davvero molto fastidiose.
Saluti
la TAC evidenzia che il calcolo è ancora presente, anche se al momento è in una posizione in cui non ostruisce la via urinaria e non è quindi causa di colica. Le dimensioni (non determinate con precisione) sembrerebbero comunque dimostrare la possibilità di una espulsione spontanea, che però deve avvenire entro un tempo ben preciso, non più di 3-4 settimane. Questo poiché la situazione è tuttora ovviamente a rischio, il calcolo potrebbe spostarsi in modo da causare di nuovo ostruzione e colica. Il da farsi, secondo le nostre abitudini è indicato nell'articolo di cui già le consigliammo la lettura in un nostro precedente contributo. In quanto all'attività fisica dovrà avere ancora pazienza, poiché uno sforzo intenso potrebbe sacatenare situazioni che, se certamente non pericolose, possono essere davvero molto fastidiose.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 99.2k visite dal 12/07/2013.
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