Microlitiasi bilaterale
Buongiorno,
chiedo questo consulto per vederci chiaro, il mio medico di base purtroppo non mi aiuta in tal senso...
Ho avuto la prima colica renale il 9 luglio 2006 (ebbene si! proprio durante la finale mondiale italia francia). fu un attacco lieve, perchè presi un buscopan e il tutto rientro nel giro di due ore, difatti andai anche a festeggiare...
cosi non mi sottoposi a nessun controllo.
esattamente un anno dopo, 4 luglio 2006, ecco un'altra colica(parte opposta rispetto alla prima). ricordo perfettamente ogni particolare..ero in auto e ho cominciato a contorcermi dal dolore e sudavo freddo..
qua però mi sottoposi a ecografia addome completo, che oltre una lieve dilatazione ureterale non mostrava segni di sofferenza renale o calcoli.(mistero?)
due anni dopo..20 agosto 2009 al mare...ore 4 del mattino. violentissima colica dx, questa volta con vomito e fenomeni neurogevegativi strani tipo giramenti di testa e malessere generale. la guardia medica mi fece una puntura di toradol e tutto passo nel giro di qualche ora. un mese dopo feci i controlli del caso, ecografia addome completo..anche qui...negativa. probabile renella.
ma il supplizio non era finito... anno 2011, ottobre...improvvisamente, violentisisma colica sul posto di lavoro, a sinistra.pronto soccorso e ricovero immediato, avevo la creatinina a 2,25.
4 giorni di ricovero con terapia di espulsione prima dell'intervento, fortunatamente senza altre coliche, quando la notte del 4 novembre in ospedale ho espulso spontaneamente un calcolo di ben 5 mm, che ho poi fatto analizzare risultando di ossalato di calcio.
ho fatto tutta una serie di esami. urina 24 ore, urina semplice, esami sangue completi di emocromo, ves, tiroide, paratiroide, calciuria, ossaluria, magnesemia, potassiemia. TUTTO. un papiro di controlli.
risultato? sano come un pesce!
all' ecografia però risultavano come da testo "bilateralmente, in sede caliceale, si osservano multiple concrezioni microlitiasiche e alcuni piccoli calcoli, della dimensione massima di 2-3 mm a sinistra e 3-4 mm a destra. reni normali per morfologia.
l'urologo dell'ospedale mi disse di stare tranquillo e ripetere l'ecografia ogni 6 mesi.
6 mesi dopo, dopo una cura idropinica di 3lt d'acqua al giorno e integratore lithos, le concrezioni persistevano, seppur in minore quantità e dimensione, con diametro massimo 1-2 mm e 2-3 mm.
scusate la lungaggine, ma la domanda è: se non ho un valore che sia uno fuori posto, da dove diavolo provengono questi calcoli e perchè li produco?
c'è il rischio di altre coliche? o che si ingrandiscano?
non vogli odirlo troppo forte, a al momento sono quasi due anni che non ne ho una, ma ho sempre il timore di un attacco, viaggio sempre con il toradol in tasca.
mi conviene bombardare calcoli di 3-4 mm in sede caliceale? che altri tipi di esami posso fare per capire da dove provengono?
cosa posso fare a parte bere 3 lt di acqua al giorno?
grazie mille...
chiedo questo consulto per vederci chiaro, il mio medico di base purtroppo non mi aiuta in tal senso...
Ho avuto la prima colica renale il 9 luglio 2006 (ebbene si! proprio durante la finale mondiale italia francia). fu un attacco lieve, perchè presi un buscopan e il tutto rientro nel giro di due ore, difatti andai anche a festeggiare...
cosi non mi sottoposi a nessun controllo.
esattamente un anno dopo, 4 luglio 2006, ecco un'altra colica(parte opposta rispetto alla prima). ricordo perfettamente ogni particolare..ero in auto e ho cominciato a contorcermi dal dolore e sudavo freddo..
qua però mi sottoposi a ecografia addome completo, che oltre una lieve dilatazione ureterale non mostrava segni di sofferenza renale o calcoli.(mistero?)
due anni dopo..20 agosto 2009 al mare...ore 4 del mattino. violentissima colica dx, questa volta con vomito e fenomeni neurogevegativi strani tipo giramenti di testa e malessere generale. la guardia medica mi fece una puntura di toradol e tutto passo nel giro di qualche ora. un mese dopo feci i controlli del caso, ecografia addome completo..anche qui...negativa. probabile renella.
ma il supplizio non era finito... anno 2011, ottobre...improvvisamente, violentisisma colica sul posto di lavoro, a sinistra.pronto soccorso e ricovero immediato, avevo la creatinina a 2,25.
4 giorni di ricovero con terapia di espulsione prima dell'intervento, fortunatamente senza altre coliche, quando la notte del 4 novembre in ospedale ho espulso spontaneamente un calcolo di ben 5 mm, che ho poi fatto analizzare risultando di ossalato di calcio.
ho fatto tutta una serie di esami. urina 24 ore, urina semplice, esami sangue completi di emocromo, ves, tiroide, paratiroide, calciuria, ossaluria, magnesemia, potassiemia. TUTTO. un papiro di controlli.
risultato? sano come un pesce!
all' ecografia però risultavano come da testo "bilateralmente, in sede caliceale, si osservano multiple concrezioni microlitiasiche e alcuni piccoli calcoli, della dimensione massima di 2-3 mm a sinistra e 3-4 mm a destra. reni normali per morfologia.
l'urologo dell'ospedale mi disse di stare tranquillo e ripetere l'ecografia ogni 6 mesi.
6 mesi dopo, dopo una cura idropinica di 3lt d'acqua al giorno e integratore lithos, le concrezioni persistevano, seppur in minore quantità e dimensione, con diametro massimo 1-2 mm e 2-3 mm.
scusate la lungaggine, ma la domanda è: se non ho un valore che sia uno fuori posto, da dove diavolo provengono questi calcoli e perchè li produco?
c'è il rischio di altre coliche? o che si ingrandiscano?
non vogli odirlo troppo forte, a al momento sono quasi due anni che non ne ho una, ma ho sempre il timore di un attacco, viaggio sempre con il toradol in tasca.
mi conviene bombardare calcoli di 3-4 mm in sede caliceale? che altri tipi di esami posso fare per capire da dove provengono?
cosa posso fare a parte bere 3 lt di acqua al giorno?
grazie mille...
[#1]
Guardi ha fatto veramente tutto e con la giusta attenzione. Proporrei la terapia litolitica che gia conosce almeno tre volte all anno e un controllo del Ph urinario. Probabilmente esiste una predisposizione genetica.
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
[#2]
Utente
Buongiorno dottore!accidenti che velocità!
la ringrazio moltissimo per la sua risposta, ma in che cosa consisterebbe questa terapia litolitica? è l'integratore lithos?
il mio ph urinario va da 5,5 a 6, il peso specifico da 1018 a 1030. guardi, mi sono comprato gli stick uriscan, me li ha consigliati dalla disperazione la direttrice del laboratorio analisi, si era "stufata" di analizzare ogni 6 mesi le mie urine!
quindi non mi conviene bombardarli?
la ringrazio moltissimo per la sua risposta, ma in che cosa consisterebbe questa terapia litolitica? è l'integratore lithos?
il mio ph urinario va da 5,5 a 6, il peso specifico da 1018 a 1030. guardi, mi sono comprato gli stick uriscan, me li ha consigliati dalla disperazione la direttrice del laboratorio analisi, si era "stufata" di analizzare ogni 6 mesi le mie urine!
quindi non mi conviene bombardarli?
[#3]
fossi bravo come veloce staremmo a cavallo!!!!!!! Ok per l integratore. PS sempre sotto 1020, obbligatorio. attenzione all acido fosforico della coca cola. DIrei che bomabrdare calcoli di 4 mm è veramente arduo
[#6]
Buongiorno!
Io consiglierei: abbondante idratazione, adeguata dieta e un integratore litolitico da protrarre per ALMENO 2 mesi. Io personalmente dò il Calcorel della PHARMALUCE o il CalcoMEV della MEV. Dò + spesso il secondo, perché sono bustine e così "obbligo" il paziente a bere. Applico la seguente posologia: 1 bustina al giorno da sciogliere in 1 litro d'acqua da bere nel corso delle 24 ore + bere 1 altro litro d'acqua nelle 24 ore. Sul sito della Farmaceutica MEV c'è una serie di regole alimentari da seguire.
Saluti!
Dott.Giorgio Marcialis
Io consiglierei: abbondante idratazione, adeguata dieta e un integratore litolitico da protrarre per ALMENO 2 mesi. Io personalmente dò il Calcorel della PHARMALUCE o il CalcoMEV della MEV. Dò + spesso il secondo, perché sono bustine e così "obbligo" il paziente a bere. Applico la seguente posologia: 1 bustina al giorno da sciogliere in 1 litro d'acqua da bere nel corso delle 24 ore + bere 1 altro litro d'acqua nelle 24 ore. Sul sito della Farmaceutica MEV c'è una serie di regole alimentari da seguire.
Saluti!
Dott.Giorgio Marcialis
Dott. GIORGIO MARCIALIS
[#8]
[#9]
Gentile Signore,
per quanto inerente le prescrizioni dietetiche a l'assunzione di liquidi nella prevenzione della calcolosi urinaria le idee non sono tuttora del tutto chiare, non solo in ambito medico, ma addirittura specialistico. A titolo indicativo, le consigliamo la lettura di questi nostri articoli, nei quali questi argomenti vengono trattati in particolare dettaglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
per quanto inerente le prescrizioni dietetiche a l'assunzione di liquidi nella prevenzione della calcolosi urinaria le idee non sono tuttora del tutto chiare, non solo in ambito medico, ma addirittura specialistico. A titolo indicativo, le consigliamo la lettura di questi nostri articoli, nei quali questi argomenti vengono trattati in particolare dettaglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#11]
Gentile Signore,
prendiamo visione solo ora della sua situazione, nella quale non siamo stati coinvolti in precedenza. Al momento bere moltissima acqua ed assumere integratori può presumibilmente prevenire la formazione di altri calcoli e rallentare la crescita di quelli presenti. Purtroppo è ad oggi impossibile sciogliere calcoli a contenuto di calcio, pertanto quelli già presenti sono destinati a rimanere lì, come una "spada di Dàmocle" ... non così terribile ... ma ovviamente foriera di qualche rischio. Vi sono attività particolari nelle quali non si può rischiare di incorrere in coliche renali, questi sono ad esempio i piloti d'aeroplano civili e militari, oppure i militari con responsabilità di comando in zone operative. Queste persone vedono sospese le loro qualifiche professionali fin quando vi è traccia di calcoli, pertanto devono essere sottoposti a procedure di bonifica, oggi eseguite endoscopicamente con ottimi risultati. Ai "comuni mortali" così tanto non si chiede, certo è che si impone sempre un attento bilancio dei pro e dei contro, conoscendo perfettamente la situazione nella sua realtà. Purtroppo l'ecografia non è in grado di dare notizie sicuramente affidabili sulle dimensioni e la posizione dei calcoli, pertanto deve essere sempre integrata da una radiografia diretta e, in casi particolari, da una TAC. Fare un simile punto della situazione, almeno una volta, può risultare conveniente.
Saluti
prendiamo visione solo ora della sua situazione, nella quale non siamo stati coinvolti in precedenza. Al momento bere moltissima acqua ed assumere integratori può presumibilmente prevenire la formazione di altri calcoli e rallentare la crescita di quelli presenti. Purtroppo è ad oggi impossibile sciogliere calcoli a contenuto di calcio, pertanto quelli già presenti sono destinati a rimanere lì, come una "spada di Dàmocle" ... non così terribile ... ma ovviamente foriera di qualche rischio. Vi sono attività particolari nelle quali non si può rischiare di incorrere in coliche renali, questi sono ad esempio i piloti d'aeroplano civili e militari, oppure i militari con responsabilità di comando in zone operative. Queste persone vedono sospese le loro qualifiche professionali fin quando vi è traccia di calcoli, pertanto devono essere sottoposti a procedure di bonifica, oggi eseguite endoscopicamente con ottimi risultati. Ai "comuni mortali" così tanto non si chiede, certo è che si impone sempre un attento bilancio dei pro e dei contro, conoscendo perfettamente la situazione nella sua realtà. Purtroppo l'ecografia non è in grado di dare notizie sicuramente affidabili sulle dimensioni e la posizione dei calcoli, pertanto deve essere sempre integrata da una radiografia diretta e, in casi particolari, da una TAC. Fare un simile punto della situazione, almeno una volta, può risultare conveniente.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 41.3k visite dal 10/07/2013.
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