Disturbi post colica
Buongiorno, in data 3 giugno ho avuto una forte colica al rene destro. Il giorno successivo, con ecografia, è stato riscontrato un calcolo di 6 millimetri giunto quasi alla vescica e che nel pomeriggio è stato con fatica espulso. Esami di sangue e di urina (effettuati una settimana prima della colica) perfettamente nella norma compreso PSA (0.83) e urinocoltura negativa. purtroppo sono rimasti sintomi fastidiosi come un leggero bruciore all'interno del pene e una certa pesantezza che mi provocavano uno stress emotivo. Così in data 21 giugno ho fatto un'altra visita urologica con ecografia alle vie urinarie che non ha evidenziato alcun problema nè calcoli, visita alla prostata nella norma e prescrizione di Saba 320 e Citrack Mg per tre settimane. I fastidi sono continuati. Una settimana fà il mio medico di base mi ha prescritto ciproxyn 500 2 al dì per 5 giorni. Ad oggi i disturbi continuano. Che fare? Ringraziandovi per la Vostra cortesia Vi porgo distinti saluti.
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Gentile Signore,
la persistenza di qualche sintomo dopo la colica è normale, se questi hamnno comunque la naturale tendenza ad un progressivo affievolimento. Se così non è, certamente è opportuno ripetere degli accertamenti, di primo livello - come già fatto nel suo caso - ma anche più approfonditi in presenza di qualche dubbio o della ingiustificata persistenza dei fasti, od addirittura di un peggioramento. La sensibilità dell'urologo vuol dire molto, ma talora è opportuno dover escludere oltre ogni possibile dubbio la presenza di altri calcoli, cosa che solo la TAC (a differerenza dell'ecografia) è in grado di accertare con sicurezza. La terapia che lei sta assumendo è piuttosto generica e non mirata a nulla di particolare, se il disturbo persiste invariato nei prossimi giorni le raccomandiamo di parlarne nuovamente con il nostro Collega che l'ha in cura.
Saluti
la persistenza di qualche sintomo dopo la colica è normale, se questi hamnno comunque la naturale tendenza ad un progressivo affievolimento. Se così non è, certamente è opportuno ripetere degli accertamenti, di primo livello - come già fatto nel suo caso - ma anche più approfonditi in presenza di qualche dubbio o della ingiustificata persistenza dei fasti, od addirittura di un peggioramento. La sensibilità dell'urologo vuol dire molto, ma talora è opportuno dover escludere oltre ogni possibile dubbio la presenza di altri calcoli, cosa che solo la TAC (a differerenza dell'ecografia) è in grado di accertare con sicurezza. La terapia che lei sta assumendo è piuttosto generica e non mirata a nulla di particolare, se il disturbo persiste invariato nei prossimi giorni le raccomandiamo di parlarne nuovamente con il nostro Collega che l'ha in cura.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 09/07/2013.
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