Prosatite

Gentile Dottore,
circa un paio di mesi fa a seguito di 3 coliche renali e ad un paio di episodi di macroematuria, mi sono rivolto al PS della mia città e da lì indirizzato verso visita specialistica con urologo. L'ecografia effettuata all'epoca mostrava una dilatazione delle cavità calico-pieliche, senza tuttavia rilevare la presenza di un calcolo. Successivamente le coliche erano del tutto scomparse, ma era rimasto un dolore lancinante (di tipo trafittivo/puntura di ago), alternato a bruciore, a livello dell'uretra, a tratti sopportabile, altre volte meno. Dopo aver effettuato una nuova ecografia di controllo che non segnalava nulla di particolare a livello di rene, uretere e vescica (con prostata di dimensioni regolari), ho effettuato altre visite da 3 diversi urologi, i quali in seguito ad esame digito-rettale hanno tutti diagnosticato una prostatite (triste coincidenza o diagnosi errata? Nessuno tra l'altro mi ha mai detto di che tipo fosse), in seguito alla quale ho seguito la seguente terapia:
Topster x 5 gg
Bactrim x 10 gg
Permixon x 1 mese
Deprox x 1 mese

A circa 3 settimane dall'inizio della terapia prescritta permane questo forte senso di irritazione e congestione continua del pene e pure dell'ano, con glande ipersensibile al contatto con gli indumenti, mentre le crisi di fitte che mi facevano impazzire pare siano al momento un po' regredite, anche se compaiono sporadicamente (sempre molto forti comunque) alla punta del pene stesso e stavolta anche all'interno dell'ano e del perineo, con qualche piccolo dolore in zona sovrapubica. Urino come sempre abbastanza bene, anche se con forte gocciolamento finale, senza dolore e apparentemente senza sangue, cosa quest'ultima che era successa solo per 2-3 giorni, coincidenti col mio arrivo al PS.
Ricordo anche di aver effettuato una ecografia peniena basale, la quale mostrava la presenza a livello dell'uretra peniena distale di un minuto spot iperecogeno di 1.3 millimetri, alla quale però lo specialista non ha dato molta importanza, perchè secondo lui era abbastanza improbabile che un calcolo così minuto fosse lì fermo.
Volevo chiederle quanto ritiene possibile che tutto il trambusto, anzichè da prostatite, possa invece essere anche causato da un calcolo non rilevato dall'ecografia in uretere, vescica o uretra, e se questo possa provocare trafitture nella zona perineale/anale, ricordando anche che i sintomi sono in pratica tutti fortemente irritativi e non funzionali, e che non ho più coliche da molte settimane (più di 2 mesi). E cosa alla fine possa essere quel piccolo spot iperecogeno di 1.3 mm rilevato a livello del pene.
Le fitte al pene stanno tornando da un paio di giorni abbastanza insopportabili e pregiudicano la normale vita di tutti i giorni. Nel ringraziarla della sua attenzione, attendo con ansia la sua risposta e le eventuali nuove mosse consigliate...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Gentile Signore,
ebbene per noi l'ipotesi che il suo fastidioso problema sia davvero dovuto alla presenza di un calcolo fermo da qualche parte tra sbocco dell'uretere, vescica ed uretra è molto consistente. A supporto di questa ipotesi vi è l'insorgenza del dolore, con gli immediati precedenti di colica non seguiti da espulsione del calcolo ed il tipo di disturbo attuale, con un fastidio che pare slegato dall'urinare, come da presenza di uno stimolo irritativo subcontinuo di origine meccanica. Solo una TAC, anche senza mezzo di contrasto, sarà in grado di definire la situazione oltre ogni possibile dubbio. Ne parli con il suo medico curante.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio della sua celere risposta. Ne parlerò quanto prima col medico curante.
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