Calcolo renale e ciproxin

Salve. Descrivo il problema accaduto a mia mamma. Lei ha 56

anni e soffriva già di calcoli renali ( le venne una colica

più o meno 15 anni fa ). Da una settimana ha accusato dolori

al fianco destro accompagnati da nauesea e vomito, cosicchè

domenica l'ho portata al pronto soccorso. Le hanno fatto due

lavaggi per calmare i dolori e le hanno dato da prendere

Ciproxin due compresse al giorno per 4-5 giorni. Martedì

(02/07) ha fatto una ecografia che ha appurato che è una

colica renale il problema, e che il calcolo probabilmente sta

scendendo ( pare si sia fermato all'uretere ) per essere

espulso.Il medico ha anche detto che, siccome beveva molto,il

rene si è un po'allargato e che quindi doveva contenersi

nell'assumenere acqua in quanto già bevuta molta nei giorni

precedenti. Il medico che ha fatto l'ecografia le ha detto di

assumenere soluzione schoum almeno 2 cucchiai 3 volte al

giorno e che il Ciproxin doveva essere assunto soltanto se

avesse avuto la febbre. Siccome mia mamma non presenta

febbre,può terminare l'assunzione di ciproxin precedentemente

sottoscritta quando è stata al pronto soccorso ? Grazie in

anticipo per eventuali risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
anche in assenza di febbre, la terapia antibiotica dovrebbe essere proseguita per il tempo prescritto, comunque in questi casi non meno di 5 giorni. La posizione e le dimensioni del calcolo devono essere molto ben definite per poter decidere come comportarsi, non è corretto basarsi solo sulla presunzione ("il calcolo starà scendendo"?) e raramente l'ecografia è sufficiente a definire tutto ciò. A riguardo, le consiglieremmo la lettura di questo nostro articolo, nel quale queste situazioni vengono discusse con particolare dettaglio:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it