Da tempo soffro di ipertrofia prostatica benigna
Salve, ho 59 anni e da tempo soffro di ipertrofia prostatica benigna, mi sottopongo a controlli periodici, riporto qui di seguito l'esito degli accertramenti e della visita urologica eseguita:
ECOGRAFIA:entrambi i reni appaiono in sede anatomica regolari per dimensione e morfologia
conservato lo spessore parenchimale bilateralmente con buona differenziazione parenchimo-sinusale
non ectasiche le vie escretrici intrarenali, non evidenti nuclei litiasici in ambito renale bilateralmente
vescica ben distesa a contenuto transonico con regolare spessore delle pareti profilo mucoso liscio senza evidenza di chiare lesioni a carattere aggettante del lume
prostata di dimensioni al limite alti della norma ecostruttura finemente disomogenea con evidenza di fenomeni fibrocalcifici
pars craniale ghiandolare che impronta e solleva il pavimento vescicale come da ipertroafia adenomatosica del lobo medio di modica entita'.regione periferica ghiandolare apparentemente integra alla valutazione con il solo approccio sovrapubico.
VISITA UROLOGICA: all'esame obiettivo con esplorazione rettale la prostata si presenta lievemente aumentata di volume, parenchimeatosa, liscia.
UROFLUSSOMETRIA: flusso ridotto e lievemente protratto
PSA : 0,73 ng/ml
Precedendemente per controllare i sintomi prendevo un integratorte a base di serenoa repens, e non avevo grossi problemi, ma ultimamente i sintomi non li controllavo bene come prima e lo dissi all'urologo il quale mi disse che la terapia era blanda e dovevo prendere teraprost 2 mg per 3-4 mesi e poi avrei dovuto rifare i controlli. Il problema è che dopo aver preso il teraprost per circa un mese mi sono accorto che mi causava scompenso a livello cardiaco, sono iperteso e prendo valpression 160 mg al mattino e cardioaspirina a pranzo. Il mio medico che è cardiologo mi ha dato un betabloccante da prendere la sera, perché questo scompenso continuava anche dopo aver interrotto il teraprost. Adesso la frequenza è normale e la pressione è ben controllata. Stavo prendendo ipetrofan 40 mg che non porta effetti indesiderati, ma dopo circa due mesi mi rendo conto che non controlla bene i sintomi che attualmente sono: flusso ancora un poco piu ridotto, attesa per urinare, devo scendere almeno una volta durante la notte, e il flusso appare a volte frastagliato come uno zampillo, per la prima volta questa mattina ho avuto anche un lieve bruciore post.minzionale. Nei limiti del possibile e alla luce di quanto ho esposto potete consigliarmi un farmaco che non porti effetti indesiderati almeno a livello cardiaco. Grazie.
ECOGRAFIA:entrambi i reni appaiono in sede anatomica regolari per dimensione e morfologia
conservato lo spessore parenchimale bilateralmente con buona differenziazione parenchimo-sinusale
non ectasiche le vie escretrici intrarenali, non evidenti nuclei litiasici in ambito renale bilateralmente
vescica ben distesa a contenuto transonico con regolare spessore delle pareti profilo mucoso liscio senza evidenza di chiare lesioni a carattere aggettante del lume
prostata di dimensioni al limite alti della norma ecostruttura finemente disomogenea con evidenza di fenomeni fibrocalcifici
pars craniale ghiandolare che impronta e solleva il pavimento vescicale come da ipertroafia adenomatosica del lobo medio di modica entita'.regione periferica ghiandolare apparentemente integra alla valutazione con il solo approccio sovrapubico.
VISITA UROLOGICA: all'esame obiettivo con esplorazione rettale la prostata si presenta lievemente aumentata di volume, parenchimeatosa, liscia.
UROFLUSSOMETRIA: flusso ridotto e lievemente protratto
PSA : 0,73 ng/ml
Precedendemente per controllare i sintomi prendevo un integratorte a base di serenoa repens, e non avevo grossi problemi, ma ultimamente i sintomi non li controllavo bene come prima e lo dissi all'urologo il quale mi disse che la terapia era blanda e dovevo prendere teraprost 2 mg per 3-4 mesi e poi avrei dovuto rifare i controlli. Il problema è che dopo aver preso il teraprost per circa un mese mi sono accorto che mi causava scompenso a livello cardiaco, sono iperteso e prendo valpression 160 mg al mattino e cardioaspirina a pranzo. Il mio medico che è cardiologo mi ha dato un betabloccante da prendere la sera, perché questo scompenso continuava anche dopo aver interrotto il teraprost. Adesso la frequenza è normale e la pressione è ben controllata. Stavo prendendo ipetrofan 40 mg che non porta effetti indesiderati, ma dopo circa due mesi mi rendo conto che non controlla bene i sintomi che attualmente sono: flusso ancora un poco piu ridotto, attesa per urinare, devo scendere almeno una volta durante la notte, e il flusso appare a volte frastagliato come uno zampillo, per la prima volta questa mattina ho avuto anche un lieve bruciore post.minzionale. Nei limiti del possibile e alla luce di quanto ho esposto potete consigliarmi un farmaco che non porti effetti indesiderati almeno a livello cardiaco. Grazie.
[#1]
Gentile Signore,
la terapia con i farmaci cosiddetti "alfa-litici" (come la terazosina - Teraprost e molti altri) è oggi la più efficace che si possa proporre per compensare i sintomi di un ingrossamento prostatico. Questi farmaci presentano effetti collaterali praticamente sovrapponibili. Il resto degli integratori, di tutti i tipi ha un'efficacia molto variabile e perlopiù discutibile, come lei stesso ha avuto modo di verificare. A questo punto, se i farmaci alfa-litici non vengono tolleati, non vi è altro modo di poter giovare in modo conservativo, pertanto non resta che candidarla ad un intervento endoscopico disostruttivo. Oggigiorno questi interventi, eseguiti con tecniche laser, permettono risultati ottimali con rischi ridotti e degenza brevissima.
Saluti
la terapia con i farmaci cosiddetti "alfa-litici" (come la terazosina - Teraprost e molti altri) è oggi la più efficace che si possa proporre per compensare i sintomi di un ingrossamento prostatico. Questi farmaci presentano effetti collaterali praticamente sovrapponibili. Il resto degli integratori, di tutti i tipi ha un'efficacia molto variabile e perlopiù discutibile, come lei stesso ha avuto modo di verificare. A questo punto, se i farmaci alfa-litici non vengono tolleati, non vi è altro modo di poter giovare in modo conservativo, pertanto non resta che candidarla ad un intervento endoscopico disostruttivo. Oggigiorno questi interventi, eseguiti con tecniche laser, permettono risultati ottimali con rischi ridotti e degenza brevissima.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Benché la sua risposta sia stata molto chiara e la ringrazio per questo, le chiedo: in queste stesse pagine ho letto che ci sono altri farmaci per controllare i sintomi da IPB, forse mi sbaglio e se proprio devo ricorrere all'intervento quale struttura mi consiglia tra Campania e Puglia, grazie.
[#3]
Gentile Signore,
i suoi sintomi ci paiono della specie che risente poco o nulla degli integratori, d'ogni modo se lei desidera provare un'altermativa, il mercato offre una scelta quasi infinita di prodotti, perlopiù estratti vegetali, nelle combinazioni più fantasiose. Parimenti, si potrebbe teoricamente provare ad utilizzare un altro alfa-litico analogo alla terazosina, ma questi farmaci hanno a fronte di una pari efficacia anche effetti collaterali molto simili fra loro. Comunque, tentar non nuoce, ne parli eventualmente se lo desidera con il suo urologo di riferimento. Abbiamo però idea che nel suo caso solo l'intervento potrebbe risolvere, tra l'altro liberandola dalla schiavitù di dover assumere farmaci a tempo indeterminato.
Saluti
i suoi sintomi ci paiono della specie che risente poco o nulla degli integratori, d'ogni modo se lei desidera provare un'altermativa, il mercato offre una scelta quasi infinita di prodotti, perlopiù estratti vegetali, nelle combinazioni più fantasiose. Parimenti, si potrebbe teoricamente provare ad utilizzare un altro alfa-litico analogo alla terazosina, ma questi farmaci hanno a fronte di una pari efficacia anche effetti collaterali molto simili fra loro. Comunque, tentar non nuoce, ne parli eventualmente se lo desidera con il suo urologo di riferimento. Abbiamo però idea che nel suo caso solo l'intervento potrebbe risolvere, tra l'altro liberandola dalla schiavitù di dover assumere farmaci a tempo indeterminato.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 19k visite dal 28/06/2013.
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