Catetere a permanenza

Ho da anni il catetere a permanenza, alcuni dicono che bisogna cambiarlo ogni 30 giorni, altri che si deve cambiare ogni 40/60 giorni: a chi devo credere?
Le urine sono limpide e abbastanza abbondanti.
Grazie, Alberto
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
sarebbe utile che lei ci definisse meglio il motivo per cui lei è portatore di catetere vescicale a permanenza. Dai nostri archivi si ha traccia di una situazione di sclerosi multipla, ma sarebbe molto utilie conoscere qualche dettaglio in più. Inoltre, già tempo fa le consigliammo la pratica del cateterismo ad intermittenza, certamente di gran lunga preferibile a quello a permanenza, in particolare in relazione all'età non avanzatissima.
D'ogni modo, alla sua domanda specifica non esiste una precisa risposta. E' evidente che la manovra di sostituzione del catetere, per quanto eseguita con tutte le attenzioni possibili, è comunque occasione un traumatismo, per quanto lieve, e della possibile diffusione nei tessuti di batteri inevitabilmente presenti a livello delle urine. Pertanto, la cadenza delle sostituzioni deve essere dettata da un attento bilancio dei vari fattori in gioco. In linea di massima, più le urine sono abbondanti e chiare, più lunghi possono essere i tepi di permanenza. Se si utilizzano cateteri in silicone (quelli trasparenti, per intenderci), diremmo che tempi di 40 giorni possono essere accettabili. Comunque, vi è ampio spazio per fare delle prove senza particolare rischio, e scegliere quindi la cadenza migliore.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Come mi avete consigliato, per una o due ore al giorno tolgo la sacca, nonostante l'infermiere (a pagamento), che insiste perché il catetere sia cambiato ogni 30 giorni, non sia d'accordo dicendo che c'è il rischio che entrino batteri nel momento del cambio.
Il limite dei 40 giorni è accettabile, anche perché la sostituzione è un po' dolorosa e quella del cambio è una giornata di apprensione.
Ho aggiornato alcuni dati. La ringrazio molto per la sua gentilezza e disponibilità.
Alberto
Chiaverano (To)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
non comprendiamo a che cosa lei si riferisca dicendo: "per una o due ore al giorno tolgo la sacca", se ce lo potesse precisare meglio contribuirebbe a farci meglio comprendere la sua situazione.
Che l'infermiere "a pagamento" insista per cambi frequenti del catetere è quantomeno ovvio ... e su questo non ci soffermiamo. Per quanto riguarda il rischio di "passaggio di batteri" sappia che è stato dimostrato quanto anche nelle migliori condizioni già poche ore dopo l'inserimento del catetere le urine siano comunque già contaminate da batteri. Grazie a Dio, nella maggioranza dei casi si tratta di germi non pericolosi, che sguazzano allegramente nell'urina, ma non sono destinati a dare problemi. Qualche rischio in più lo possono dare poprio nel momento della sostituzione, in cui si possono creare delle micro-lesioni, ovvero quando il catetere non funziona bene o si ostruisce. Propio per questo motivo, la sostituzione del catetere deve essere effettuata con la cadenza ragionevolmente più lunga possibile.
In conclusione, ancora le chiediamo perché non sia mai stata adottata la pratica del cateterismo ad intermittenza.

Saluti
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Utente
Utente
Egregio Dottore
Mi è stato consigliato dal medico di famiglia di staccare la sacca dal catetere per due volte al giorno in modo che la vescica si riempia e poi di riattaccare la sacca.
Nessuno invece mi ha mai parlato di cateterismo ad intermittenza e sinceramente non so cosa sia. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Gentile Signore,
ci spiace dissentire, ma ci troviamo in totale disaccordo sulla prassi di tenere il catetere tappato, anche se solo temporaneamente. Riteniamo questa manovra priva di alcun significato fisiologico, anzi foriera di possibili problemi. Il catetere è fatto per scaricare in modo rapido, continuo ed efficiente. Come le abbiamo spiegato, le urine sono inevitabilmente infette, ed il lro ristagno - anche se temporaneo - porta con sè potenziali problemi a fronte di vantaggi che sinceramente non comprendiamo, specialmente in un caso come il suo.
Il cateterismo intermittente, ovvero lo svuotamento ad orari fissi passando ogni volta un catetere è certamente meno foriero di problemi e complicazioni come il cateterismo a permanenza. Ovviamente questa modalità pone qualche problema logistico in più, oltre anecessitare di una certa destrezza manuale, visto che la prassi ha un senso solo se il paziente è in grado di cateterizarsi in autonomia.

Saluti