Problema prostatico

Gentilissimi
vi contatto per un consulto riguardo la salute di mio padre, anche se a tale riguardo ho gia parlato direttamente con diversi vostri colleghi qua in zona, ma preferisco sentire più pareri in merito.
Di recente mio padre (nato il 26/06/39, cardiopatico con recente caso di infarto) ha effettuato una serie di analisi di controllo, da queste è emerso che il valore del PSA (04/03/2013) di 7.4 ng/ml contro un valore normale massimo 4, stesso esame ripetuto il 30/04/13 il valore arrivava a 9.2.
Dopo questo esame e la visita urologica classica, dove si rivelava la presenza di un nodulo, facciamo un ecografia transrettale che confermava la presenza di un nodulo (16x10 mm, voscolarizzato) nella regione posteriore della ghiandola che si presentava di dimensioni leggermente aumentate con grossolane calcificazioni. Ovviamente si consigliava biopsia ecoguidata, ma mio padre è cardiopatico con un recente infarto (01/13) ed il cardiologo ci ha proebito di bloccare la terapia anticoagulante, e consigliandoci con l'urologo ci ha suggerito di ripetere il dosaggio del PSA. Questo ripetuto il 18/05 ha dato un valore di 5.41. e poi a distanza di 10 giorni in un diverso laboratorio ha dato il valore di 6.9. Riparlando di questo con l'urologo ci ha detto che la biopsia si può effettuare dopo l'estate, ma negli ultimi tempi mio padre riferisce problemi nella minzione e ha ripetuto il dosaggio della PSA che ieri aveva il valore di 11.7...

dato che il cardiologo ci ha fortemente sconsigliato di interrompere la terapia anticoaulante, ed al momento non possiamo effetuare un biopsia della ghiandolo vi chiedo gentilmente un suggerimento sul tipo di analisi e/o terapia da adottare in un caso come questo

vi ringrazio in anticipo e non esitate a contattarmi per ulteriori informazioni
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

mi sembra che l'atteggiamento del suo cardiologo e del suo urologo siano condivisibili.

Forse nel caso di suo padre potrebbe essere utile pensare a una procedura diagnostica che ancora oggi, per la sua non completa definizione e soprattutto per il costo, non è molto utilizzata: cioè il PCa3.

A questo proposito si legga questo link:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1178-il-pca3-e-utile-nella-diagnosi-del-tumore-alla-prostata.html

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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