Prostatite - valori psa

Ho 49 anni, e da alcuni mesi ho notato una certa difficoltà ad urinare (soprattutto al mattino, dopo essermi alzato), inoltre di tanto in tanto avverto dei bruciori.
A dicembre 2012 il mio medico, credendo che si trattasse di una prostatite, mi ha prescritto degli antibiotici da prendere per 10 gg. Dopo circa 2 settimane ho effettuato dell'analisi del sangue e delle urine (compresa urinocultura) da cui non è emersa alcuna infezione ed il PSA totale risultava 1,49.
A febbraio di quest'anno, visto che le difficoltà ad urinare persistevano, mi sono recato presso un urologo che, attraverso ecografia e controllo rettale, ha riscontrato una prostata x 1,5 parenchimatosa, diametro di 5 cm, con 3^lobo aggettante in vescica.
A Marzo sono stato ricoverato per una sepsi urinaria, riconducibile secondo i medici ad una prostatite acuta (preciso che oltre ad avere febbre alta non riuscivo ad urinare); la prostata risultava lievemente ingrossata, con ipertrofia del lobo medio dimes. 47x54x58 mm, con PSA salito a 38,37.
Dopo circa venti giorni, avendo difficoltà ad urinare ho eseguito flussometria, mi è stato quindi diagnosticata una stenosi dell'uretra, per cui l'urologo ha ricondotto la precedente infezione anche a questa patologia (causando il ristagno di urina in vescica) per cui sono stato sottoposto ad uroscopia per verificare la diagnosi e provare a rimuovere (o ridurre) l'ostruzione . Dopo l'intervento mi è stato prescritto urorec 8mg (che prendo quindi da quasi 3 mesi) costatando un miglioramento nell'urinare.
Nel frattempo ho ripetuto l'esame del PSA

Ad Aprile risultava
PSA totale 6,56
concentrazione FPSA 0,77
rapporto FPSA/PSA tot. 11,7%

A Giugno risulta
PSA totale 5,85
concentrazione FPSA 0,68
rapporto FPSA/PSA tot. 11,6%
(preciso di non aver preso UROREC la sera precedente, non so se ciò può aver influito sui risultati)

Sono preoccupato perchè dopo 3 mesi il PSA (salito a 38,37 durante il ricovero) s è ridotto ma non è sceso ai valori normali (come invece riscontrato a Gennaio)

Chiedo cortesemente un vs. parere
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

tutta la sua storia clinica fa pensare ad un problema infiammatorio acuto della prostata che generalmente hanno un decorso a risoluzione lenta e quindi, sempre sotto stretto monitoraggio del suo urologo, deve continuare a seguire le sue indicazioni.

Se tutto il suo problema clinico è legato solo ad un problema infiammatorio con la risoluzione di questo problema anche il PSA dovrebbe scendere anche se non rapidamente.

Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html.

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Utente
Utente
Buonasera
La ricontatto, se possibile, per un suo parere sull'andamento del mio problema.
Nei 2 mesi trascorsi la capacità di urinare mi sembra migliorata, come dimostrato anche dalla flussometria fatta qualche settimana fa (flusso medio 15 ml7s), ho casomai qualche esitazione soltanto la mattina appena mi alzo da letto. Ho avvertito dei dolori al basso addome (in corrispondenza della vescica) per quache giorno a metà giugno, spariti dopo circa dieci giorni di antibiotici e 1/gg Feldene 20 mg.
Sono però preoccupato perchè dopo aver ripetuto gli esami del sangue, il valore del PSA è alto (anche se un pò inferiore a quello dei mesi precedenti).
attualmente
PSA totale 5,67
cocnentrazione FPSA 0,71
Rapporto FPSA/PSA tot 12,5

Saluti

[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

senza inutili drammi segua sempre le indicazioni del suo urologo.

Il PSA in calo, soprattutto se questo dato si dovesse confermare, è sempre un evento positivo.

Sentire ora in diretta, senza furie, il suo specialista di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.

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