Presenta numerosi microcalcoli
Buona sera, ho 56 anni, sesso maschile, scrivo per avere indicazioni su problemi di coliche renali. Ho già avuto due importanti manifestazioni dolorose negli ultimi anni, l’ultima volta due anni addietro.
Esito ecografia:
RENE DX: volume normale, regolare lo spessore della cortico-midollare. Assenti lesioni occupanti spazio di tipo solido o liquido. Presenta numerosi microcalcoli.
RENE SX: volume normale, regolare lo spessore della cortico-midollare. Mostra una dilatazione idronefrotica delle cavità calico-pieliche e la presenza nella pelvi e nei calici del gruppo polare inferiore di grossolani calcoli con diam. Di 23 mm, 14 mm e 21 mm.
Esame urine: colore giallo paglierino, aspetto limpido,ph 5,5 – glucosio 0 mg/dl, proteine 10, emoglobina 0,06 – corpi chetonici 0, bilirubina 0, urobilinogeno 0, nitriti /, leucociti 75;
esame microscopico del sedimento : rare emazie; 5-10 leucociti/campo;
urinocoltura : negativa
esame sangue:
emoglobina glicata 5,9(4,8-5,9), glicemia 128, microalbuminaria 57,7 mg/l- microalbuminuria24H 103,86 mg/24h - PSA 2,30 ng/mL
Medicinali assunti : torvast 20 1 co/g – metforal 850 2,5 co/g – karvezide 300mg-12,5mg 1co/g
Con riferimento ai valori della microalbuminuria preciso che in sei mesi è la 3^ volta che trovo valori simili, può essere dovuto alla sofferenza del rene per calcoli?
Attualmente avverto dolori (come muscoli indolenziti) ai fianchi, maggiormente all’altezza del rene sinistro, e noto maggiore affaticamento fisico.
Può darmi altri consigli ?
Esito ecografia:
RENE DX: volume normale, regolare lo spessore della cortico-midollare. Assenti lesioni occupanti spazio di tipo solido o liquido. Presenta numerosi microcalcoli.
RENE SX: volume normale, regolare lo spessore della cortico-midollare. Mostra una dilatazione idronefrotica delle cavità calico-pieliche e la presenza nella pelvi e nei calici del gruppo polare inferiore di grossolani calcoli con diam. Di 23 mm, 14 mm e 21 mm.
Esame urine: colore giallo paglierino, aspetto limpido,ph 5,5 – glucosio 0 mg/dl, proteine 10, emoglobina 0,06 – corpi chetonici 0, bilirubina 0, urobilinogeno 0, nitriti /, leucociti 75;
esame microscopico del sedimento : rare emazie; 5-10 leucociti/campo;
urinocoltura : negativa
esame sangue:
emoglobina glicata 5,9(4,8-5,9), glicemia 128, microalbuminaria 57,7 mg/l- microalbuminuria24H 103,86 mg/24h - PSA 2,30 ng/mL
Medicinali assunti : torvast 20 1 co/g – metforal 850 2,5 co/g – karvezide 300mg-12,5mg 1co/g
Con riferimento ai valori della microalbuminuria preciso che in sei mesi è la 3^ volta che trovo valori simili, può essere dovuto alla sofferenza del rene per calcoli?
Attualmente avverto dolori (come muscoli indolenziti) ai fianchi, maggiormente all’altezza del rene sinistro, e noto maggiore affaticamento fisico.
Può darmi altri consigli ?
[#1]
Gentile Signore,
l'ecografia mostra una evidente sofferenza del rene sinistro dovuta a numerosi calcoli di medie dimensioni. La situazione merita ovviamente di essere meglio valutata e quindi risolta, anche in tempi relativamente brevi, in particolare perché la sua condizione di diabetico la mette maggiormente a rischio di complicazioni infettive. Il primo passo è senz'altro quello ddi eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, in grado di definire con precisione numero, sede e dimensioni dei calcoli. Questi calcoli potranno poi essere asportati previa frammentazione per via endocopica, attraverso le vie urinarie naturali (uretero-renoscopia flessibile operativa - RIRS) ovvero direttamente per puntura del rene attraverso la parete dell'addome (litotrissia percutanea - PCNL). La scelta dipende dall'esperienza dell'operatore e dalla disponibilità di apparecchiature tecnologiche. Tutto questo deve essere ovviamente seguito da un centro od uno specialista con specifica esperienza nel trattamento della calcolosi renale. Ci faccia eventualmente sapere le evoluzioni del caso, se lo desidera.
Saluti
l'ecografia mostra una evidente sofferenza del rene sinistro dovuta a numerosi calcoli di medie dimensioni. La situazione merita ovviamente di essere meglio valutata e quindi risolta, anche in tempi relativamente brevi, in particolare perché la sua condizione di diabetico la mette maggiormente a rischio di complicazioni infettive. Il primo passo è senz'altro quello ddi eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, in grado di definire con precisione numero, sede e dimensioni dei calcoli. Questi calcoli potranno poi essere asportati previa frammentazione per via endocopica, attraverso le vie urinarie naturali (uretero-renoscopia flessibile operativa - RIRS) ovvero direttamente per puntura del rene attraverso la parete dell'addome (litotrissia percutanea - PCNL). La scelta dipende dall'esperienza dell'operatore e dalla disponibilità di apparecchiature tecnologiche. Tutto questo deve essere ovviamente seguito da un centro od uno specialista con specifica esperienza nel trattamento della calcolosi renale. Ci faccia eventualmente sapere le evoluzioni del caso, se lo desidera.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 11/06/2013.
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