Dolore perineale
Gentili dottori,
ho 25 anni ed è circa un anno che convivo a fasi alterne con un dolore nella zona perineale.
Riassumo i sintomi che ho riscontrato nel tempo sono:
Lieve bruciore uretrale
Dolore perineale
Dolore testicolo destro (zona epidimio)
Saltuario dolore pre e post coito
Spruzzo di liquido acquoso prima dell'eiaculazione
Calo dell'erezione
Consigliato dal medico di base, ho eseguito il tampone uretrale, risultato una prima volta negativo. Mi veniva prescritto GENURIN 2cpr/die.
Sospesa la terapia con l'anti infiammatorio dopo 30gg di li a poco ho riscontrato l'aggravio dei sintomi, e rieseguivo il tampone uretrale, che mi risultava positivo a Enterococco faecalis,
sensibile a PIPERAMCILLINA, FOSFOMICINA, CEFOTAXINE, CIPROFLOXACIN, TRIMETH-SULFAMETAZOLO. NITROFURANTOINA.
Ho iniziato la cura di 2 settimane con ciproxin 500 2cpr/die e già dopo un paio di giorni il dolore era scomparso, e tutto era tornato alla normalità.
Speravo si fosse tutto risolto così, e invece dopo un paio di settimane circa dall'interruzione della cura si ripresentavano i sintomi, che cominciavano con unostrano getto di liquido simil-acquoso prima dell'eiaculazione, la diminuzione della quantità e della qualità delle erezioni mattutine e la diminuzione della durezza del pene in fase di erezione. Premetto che a parte un paio di occasioni nelle quali ho perso l'erezione durante il rapporto, riesco ad avere rapporti completi, anche se mi accorgo che il pene non è "perfettamente eretto". Mi sono accorto della stessa cosa anche durante la masturbazione, è come se l'erezione fosse meno forte del normale. Inoltre qualche rara volta per urinare necessito di qualche secondo.
Mi rivolgo all'urologo, il quale mi prescrive spermiogramma, spermiocultura e ecocolordoppler ai testicoli.
La spermiocultura esce negativa, lo spermiogramma evidenzia una moderata azoospermia, e l'ecocolordoppler evidenzia reflusso spermatico intermiettente sopratesticolare destro, solo durante la manovra di Vasalva esteso fino al terzo medio del testicolo, e un varicocele destro di secondo grado.
L'urologo mi dice che è tutto ok, e se ho dolori di continuare a prendere il genurin.
Così faccio per un ulteriore mese, ma al termine della terapia, tempo un paio di giorni si ripresentano i dolori, anche più forti di prima.
Caso vuole che mi venga prescritto a seguito di un morso di un cane per 7gg AUGMENTIN 2cpr/die x 7gg. Dopo due giorni scompaiono tutti i sintomi sia erettivi sia il dolore sia il liquido, e la situazione resta tale fino a una settimana dopo la sospensione della cura, per poi ripresentarsi nella solita forma. Informo della cosa il mio urologo, il quale mi dice che gli antibiotici col dolore non c'entrano niente e di non continuare a prenderli. Nella mia infinita ignoranza, vorrei chiedervi se c'è qualche ulteriore esame che posso fare per capire la causa di tale malessere, visto che anche ora mi sento come se avessi qualcosa di gonfio che preme alla base del pene. Grazie
ho 25 anni ed è circa un anno che convivo a fasi alterne con un dolore nella zona perineale.
Riassumo i sintomi che ho riscontrato nel tempo sono:
Lieve bruciore uretrale
Dolore perineale
Dolore testicolo destro (zona epidimio)
Saltuario dolore pre e post coito
Spruzzo di liquido acquoso prima dell'eiaculazione
Calo dell'erezione
Consigliato dal medico di base, ho eseguito il tampone uretrale, risultato una prima volta negativo. Mi veniva prescritto GENURIN 2cpr/die.
Sospesa la terapia con l'anti infiammatorio dopo 30gg di li a poco ho riscontrato l'aggravio dei sintomi, e rieseguivo il tampone uretrale, che mi risultava positivo a Enterococco faecalis,
sensibile a PIPERAMCILLINA, FOSFOMICINA, CEFOTAXINE, CIPROFLOXACIN, TRIMETH-SULFAMETAZOLO. NITROFURANTOINA.
Ho iniziato la cura di 2 settimane con ciproxin 500 2cpr/die e già dopo un paio di giorni il dolore era scomparso, e tutto era tornato alla normalità.
Speravo si fosse tutto risolto così, e invece dopo un paio di settimane circa dall'interruzione della cura si ripresentavano i sintomi, che cominciavano con unostrano getto di liquido simil-acquoso prima dell'eiaculazione, la diminuzione della quantità e della qualità delle erezioni mattutine e la diminuzione della durezza del pene in fase di erezione. Premetto che a parte un paio di occasioni nelle quali ho perso l'erezione durante il rapporto, riesco ad avere rapporti completi, anche se mi accorgo che il pene non è "perfettamente eretto". Mi sono accorto della stessa cosa anche durante la masturbazione, è come se l'erezione fosse meno forte del normale. Inoltre qualche rara volta per urinare necessito di qualche secondo.
Mi rivolgo all'urologo, il quale mi prescrive spermiogramma, spermiocultura e ecocolordoppler ai testicoli.
La spermiocultura esce negativa, lo spermiogramma evidenzia una moderata azoospermia, e l'ecocolordoppler evidenzia reflusso spermatico intermiettente sopratesticolare destro, solo durante la manovra di Vasalva esteso fino al terzo medio del testicolo, e un varicocele destro di secondo grado.
L'urologo mi dice che è tutto ok, e se ho dolori di continuare a prendere il genurin.
Così faccio per un ulteriore mese, ma al termine della terapia, tempo un paio di giorni si ripresentano i dolori, anche più forti di prima.
Caso vuole che mi venga prescritto a seguito di un morso di un cane per 7gg AUGMENTIN 2cpr/die x 7gg. Dopo due giorni scompaiono tutti i sintomi sia erettivi sia il dolore sia il liquido, e la situazione resta tale fino a una settimana dopo la sospensione della cura, per poi ripresentarsi nella solita forma. Informo della cosa il mio urologo, il quale mi dice che gli antibiotici col dolore non c'entrano niente e di non continuare a prenderli. Nella mia infinita ignoranza, vorrei chiedervi se c'è qualche ulteriore esame che posso fare per capire la causa di tale malessere, visto che anche ora mi sento come se avessi qualcosa di gonfio che preme alla base del pene. Grazie
[#1]
Gentile Giovanotto,
quanto ci descrive è per molti aspetti poco coerente e la ripetuta repentina scomparsa totale dei disturbi in corso terapia antibiotica lascia più di qualche dubbio. Nell'impossibilità di poterla visitare direttamente, condizione non banale, non possiamo per ora che osservare quanto non sia ancora stata eseguita una sempice ecografia dell'addome, in particolare della prostata. eventualmente anche con approccio trans-rettale. E' abbastanza difficile che queste indagini portino ad una soluzione diretta, ma certamente possono escludere molti possibili fattori.
Saluti
quanto ci descrive è per molti aspetti poco coerente e la ripetuta repentina scomparsa totale dei disturbi in corso terapia antibiotica lascia più di qualche dubbio. Nell'impossibilità di poterla visitare direttamente, condizione non banale, non possiamo per ora che osservare quanto non sia ancora stata eseguita una sempice ecografia dell'addome, in particolare della prostata. eventualmente anche con approccio trans-rettale. E' abbastanza difficile che queste indagini portino ad una soluzione diretta, ma certamente possono escludere molti possibili fattori.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore,
l'ecografia addome completo è stata eseguita la prima volta in data 7 novembre 2012 a seguito dei dolori in sede inguinale, e la riporto di seguito in parte:
Reni in sede, regolari per dimensioni e spessore parenchimale, senza calcoli e senza dilatazione delle vie escretrici. Microcisti corticale di mm 7 al polo inferiore dx.
Vescica ben distesa a pareti regolari. Prostata di dimensioni nei limiti (mm41x24x17) con piccole calcificazioni distrofiche incluse da esiti di prostatite.
Non si rilevano segni di ernia inguinale. Testicoli in sede, nei limiti della norma per dimensioni ed ecostruttura senza visibilità di immagini nodulari (d.l. dx: mm 47, sx: mm 45).
Epidimi di dimensioni regolari, ad ecostruttura omogenea.
Non visibile significativo idrocele. Non si rilevano segni di varicocele. Note di funiculite a destra.
Seconda ecografia in data 27 gennaio 2012
Non visibili immagini abnormi in sede inguinale, bilaterale.
Non si rilevano segni di ernia inguinale.
Testicoli nei limiti della norma per dimensioni ed ecostruttura senza visibilità di immagini nodulari (dx:47mm sx: 45mm)
Epidimi di dimensioni regolari ad ecostruttura omogenea.
Non visibile significativo idrocele.
Non si rilevano segni di varicocele.
Non visibili immagini abnormi a livello appendicolare.
Nella seconda non si fa cenno alla prostata, pertanto immagino non mi sia stata proprio controllata. Il mio urologo mi ha detto di non preoccuparmi delle calcificazioni e pertanto non avevo inserito gli esiti di tale esame nel riassunto.
Premetto che da dicembre ad ora i sintomi si sono fatti più intensi, quindi seguendo il suo consiglio procedo a prenotare un'ulteriore ecografia prostatica, eventualmente trans-rettale.
La ringrazio per la gentile disponibilità.
l'ecografia addome completo è stata eseguita la prima volta in data 7 novembre 2012 a seguito dei dolori in sede inguinale, e la riporto di seguito in parte:
Reni in sede, regolari per dimensioni e spessore parenchimale, senza calcoli e senza dilatazione delle vie escretrici. Microcisti corticale di mm 7 al polo inferiore dx.
Vescica ben distesa a pareti regolari. Prostata di dimensioni nei limiti (mm41x24x17) con piccole calcificazioni distrofiche incluse da esiti di prostatite.
Non si rilevano segni di ernia inguinale. Testicoli in sede, nei limiti della norma per dimensioni ed ecostruttura senza visibilità di immagini nodulari (d.l. dx: mm 47, sx: mm 45).
Epidimi di dimensioni regolari, ad ecostruttura omogenea.
Non visibile significativo idrocele. Non si rilevano segni di varicocele. Note di funiculite a destra.
Seconda ecografia in data 27 gennaio 2012
Non visibili immagini abnormi in sede inguinale, bilaterale.
Non si rilevano segni di ernia inguinale.
Testicoli nei limiti della norma per dimensioni ed ecostruttura senza visibilità di immagini nodulari (dx:47mm sx: 45mm)
Epidimi di dimensioni regolari ad ecostruttura omogenea.
Non visibile significativo idrocele.
Non si rilevano segni di varicocele.
Non visibili immagini abnormi a livello appendicolare.
Nella seconda non si fa cenno alla prostata, pertanto immagino non mi sia stata proprio controllata. Il mio urologo mi ha detto di non preoccuparmi delle calcificazioni e pertanto non avevo inserito gli esiti di tale esame nel riassunto.
Premetto che da dicembre ad ora i sintomi si sono fatti più intensi, quindi seguendo il suo consiglio procedo a prenotare un'ulteriore ecografia prostatica, eventualmente trans-rettale.
La ringrazio per la gentile disponibilità.
[#3]
Gentile Giovanotto,
così come valutata dall'ecografia, la sua prostata può essere sede di una infiammazione cronica, tale da poter sostenere i disturbi. D'ogni modo, considerato il tempo trascorso e il contemporaneao acuirsi dei disturbi, rende utile che l'indagine venga ripetua, eventualmente anche per via trans-rettale.
Saluti
così come valutata dall'ecografia, la sua prostata può essere sede di una infiammazione cronica, tale da poter sostenere i disturbi. D'ogni modo, considerato il tempo trascorso e il contemporaneao acuirsi dei disturbi, rende utile che l'indagine venga ripetua, eventualmente anche per via trans-rettale.
Saluti
[#4]
Utente
Nel ringraziarla immensamente per la gentilezza e per il consiglio datomi, le allego il referto dell'esame indicato:
Vescica in sede, normo distesa, a pareti lisce e con assenza a livello endoluminale di immagini ecogene aggettantisi da riferire a calcoli o patologia espansiva.
Volume di max riempimento pari a 490cc
Post minzione è presente un residuo vescicale di 18cc
Percentuale svuotamento vescica 96%
Prostata in sede, a contorni ondulati con diam max di:
long 3.2cm
trasv 4.3cm
a/p 3.8 cm
Volume max 27cc peso presunto 28.6g.
L'ecostruttura risulta disomogenea per diffusa iso-ipoecogenicità con aspetto in parte marezzato come da note congestizie per verosimile flogosi pregressa o in atto.
L'esame eco-color evidenzia un modico e diffuso incremento della vascolarizzazione intraparenchimale. Presenza inoltre di alcune microcalcificazioni in particolare a sede parauretrale sn. Vescichette seminali apparentemente indenni.
Cosa devo fare ?
Vescica in sede, normo distesa, a pareti lisce e con assenza a livello endoluminale di immagini ecogene aggettantisi da riferire a calcoli o patologia espansiva.
Volume di max riempimento pari a 490cc
Post minzione è presente un residuo vescicale di 18cc
Percentuale svuotamento vescica 96%
Prostata in sede, a contorni ondulati con diam max di:
long 3.2cm
trasv 4.3cm
a/p 3.8 cm
Volume max 27cc peso presunto 28.6g.
L'ecostruttura risulta disomogenea per diffusa iso-ipoecogenicità con aspetto in parte marezzato come da note congestizie per verosimile flogosi pregressa o in atto.
L'esame eco-color evidenzia un modico e diffuso incremento della vascolarizzazione intraparenchimale. Presenza inoltre di alcune microcalcificazioni in particolare a sede parauretrale sn. Vescichette seminali apparentemente indenni.
Cosa devo fare ?
[#5]
Gentile Giovanotto,
l'ecografia conferma una situazione di prostatite ad andamento cronico. A questo punto le possibilità di cura sono numerose, ma certamente non possono essere amministrate a distanza. Pertanto le consigliamo di rivolgersi ad un nostro Collega specialista in urologia con il quale possa intraprendere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Questo perché il percorso potrebbe essere lungo e tortuoso e sarà necessaria molta pazienza da entrambe le parti. Tenga presente che, più dei medicinali, in queste situazioni possono fare la differenza i consigli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, attività fisica, attività sessuale) che il nostro Collega certamente le fornirà, ma che potrà trovare in abbondanza anche in altre sezioni di questo sito.
Saluti
l'ecografia conferma una situazione di prostatite ad andamento cronico. A questo punto le possibilità di cura sono numerose, ma certamente non possono essere amministrate a distanza. Pertanto le consigliamo di rivolgersi ad un nostro Collega specialista in urologia con il quale possa intraprendere un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Questo perché il percorso potrebbe essere lungo e tortuoso e sarà necessaria molta pazienza da entrambe le parti. Tenga presente che, più dei medicinali, in queste situazioni possono fare la differenza i consigli sullo stile di vita (alimentazione, idratazione, attività fisica, attività sessuale) che il nostro Collega certamente le fornirà, ma che potrà trovare in abbondanza anche in altre sezioni di questo sito.
Saluti
[#6]
Utente
Gentile dottore,
approfitto nuovamente della sua pazienza perchè da una settimana non riesco a mettermi in contatto col mio urologo. Per i passati 7 giorni su consiglio del mio medico di base ho assunto TOPSTER supposte 1/die, ora sono quasi alla fine della cura ma i sintomi si sono solamente alleviati, ma non sono affatto scomparsi..
Il mio medico di base, visti gli effetti sortiti in passato, mi ha pertanto consigliato di riprovare con una terapia antibiotica associando ciproxin 2 volte al giorno per 20 giorni ad azitrocin 3 giorni a settimana per 3 settimane, prima di cominciare però volevo avere un parere urologico, per sapere se sono necessari prima ulteriori esami.
Premettendo che sto bevendo molto, non fumo e non sto bevendo alcolici lei cosa mi consiglia ? Inoltre, visto che il mio medico di base non mi ha detto niente in merito, devo evitare i rapporti sessuali durante la cura ?
Ringraziandola nuovamente per la gentile disponibilità, le invio cordiali saluti.
approfitto nuovamente della sua pazienza perchè da una settimana non riesco a mettermi in contatto col mio urologo. Per i passati 7 giorni su consiglio del mio medico di base ho assunto TOPSTER supposte 1/die, ora sono quasi alla fine della cura ma i sintomi si sono solamente alleviati, ma non sono affatto scomparsi..
Il mio medico di base, visti gli effetti sortiti in passato, mi ha pertanto consigliato di riprovare con una terapia antibiotica associando ciproxin 2 volte al giorno per 20 giorni ad azitrocin 3 giorni a settimana per 3 settimane, prima di cominciare però volevo avere un parere urologico, per sapere se sono necessari prima ulteriori esami.
Premettendo che sto bevendo molto, non fumo e non sto bevendo alcolici lei cosa mi consiglia ? Inoltre, visto che il mio medico di base non mi ha detto niente in merito, devo evitare i rapporti sessuali durante la cura ?
Ringraziandola nuovamente per la gentile disponibilità, le invio cordiali saluti.
[#7]
Gentile Giovanotto,
se poche supposte di cortisonico fossero in grado di risolvere tutte le prostatiti, con molto sollievo noi potremmo dedicarci ad attività più gradevoli. Ad esempio gestire un bar sulla spiaggia, attività che di per sé sarebbe curativa per tanti problemi, prostatite compresa ...
D'altro canto, le sconsigliamo francamente di assumere ulteriori antibiotici in modo empirico. Noi siamo convinti che questo sia più che inutile, addirittura controproducente. L'unica indicazione alla terapia empirica in questi casi si limita alle prostatiti acute febbrili, una minima percentuale di casi, oppure in presenza di risultati inequivocabilmente positivi alla spermiocoltura oppure al test di Meares.
Attenda quindi il suo urologo di riferimento e si consulti con lui.
Saluti
se poche supposte di cortisonico fossero in grado di risolvere tutte le prostatiti, con molto sollievo noi potremmo dedicarci ad attività più gradevoli. Ad esempio gestire un bar sulla spiaggia, attività che di per sé sarebbe curativa per tanti problemi, prostatite compresa ...
D'altro canto, le sconsigliamo francamente di assumere ulteriori antibiotici in modo empirico. Noi siamo convinti che questo sia più che inutile, addirittura controproducente. L'unica indicazione alla terapia empirica in questi casi si limita alle prostatiti acute febbrili, una minima percentuale di casi, oppure in presenza di risultati inequivocabilmente positivi alla spermiocoltura oppure al test di Meares.
Attenda quindi il suo urologo di riferimento e si consulti con lui.
Saluti
[#8]
Utente
Gentile dottore, torno a chiederle aiuto dopo un mese perchè a seguito del consulto con il mio urologo, mi è stato detto che "e’ tutto nella norma".
Pertanto, seguendo anche il suo consiglio di evitare ulteriori terapie antibiotiche, dopo aver terminato la cura a base di topster, da 20 giorni circa non sto prendendo niente, se non un integratore a base di serenoa repens consigliatomi dal farmacista.
Al momento sto avendo dei saltuari bruciori all'interno del pene, accompagnati alla difficoltà a raggiungere l'eiaculazione (anche con la masturbazione), per urinare ci metto spesso qualche secondo in più, e inoltre i rapporti sono caratterizzati da una sempre più variabile durezza del pene che a tratti perde l'erezione per poi riprenderla dopo alcuni minuti e poi riperderla nuovamente, e si concludono spesso con me che non riesco a raggiungere l'orgasmo.
Il mio medico di base mi ha nuovamente consigliato di assumere antibiotici, perchè ha detto che restare sotto terapia cortisonica per troppo tempo può fare male.
Io sinceramente non so più che fare, sto seguendo i vari consigli trovati sul sito, cercando di mantenere una dieta equilibrata, evitando stress, fumo e alcol, ma pare che l'unica maniera per alleviare i sintomi sia, mio malgrado, assumere farmaci.
Secondo lei per arginare il problema, almeno nelle prossime settimane di ferie, è possibile continuare la terapia con gli anti infiammatori, per evitare l'uso indiscriminato di antibiotici ?
La ringrazio nuovamente per l'aiuto e mi scuso per l'ulteriore fastidio, ma credo che l'unico che abbia veramente inquadrato il mio problema sia lei, nonostante non mi abbia mai visitato.
Pertanto, seguendo anche il suo consiglio di evitare ulteriori terapie antibiotiche, dopo aver terminato la cura a base di topster, da 20 giorni circa non sto prendendo niente, se non un integratore a base di serenoa repens consigliatomi dal farmacista.
Al momento sto avendo dei saltuari bruciori all'interno del pene, accompagnati alla difficoltà a raggiungere l'eiaculazione (anche con la masturbazione), per urinare ci metto spesso qualche secondo in più, e inoltre i rapporti sono caratterizzati da una sempre più variabile durezza del pene che a tratti perde l'erezione per poi riprenderla dopo alcuni minuti e poi riperderla nuovamente, e si concludono spesso con me che non riesco a raggiungere l'orgasmo.
Il mio medico di base mi ha nuovamente consigliato di assumere antibiotici, perchè ha detto che restare sotto terapia cortisonica per troppo tempo può fare male.
Io sinceramente non so più che fare, sto seguendo i vari consigli trovati sul sito, cercando di mantenere una dieta equilibrata, evitando stress, fumo e alcol, ma pare che l'unica maniera per alleviare i sintomi sia, mio malgrado, assumere farmaci.
Secondo lei per arginare il problema, almeno nelle prossime settimane di ferie, è possibile continuare la terapia con gli anti infiammatori, per evitare l'uso indiscriminato di antibiotici ?
La ringrazio nuovamente per l'aiuto e mi scuso per l'ulteriore fastidio, ma credo che l'unico che abbia veramente inquadrato il mio problema sia lei, nonostante non mi abbia mai visitato.
[#9]
Gentile Giovanotto,
di quanto ci riferisce, gli unici "sintomi" sono i "saltuari bruciori all'interno del pene" ed una certa "esitazione" nell'urinare. Tutto questo può essere legato alla nota prostatite cronica, così come è stata definita dai precedenti accertamenti. Da questo punto di vista, ci pare che la situazione sia entro limiti oggettivi accettabili, altrimenti il nostro Collega (che ha avuto l'insostituibile vantaggio di poterla visitare) non si sarebbe espresso in termini così ottimistici. Per il resto, quanto pare che ora la preoccupi di più sono i disturbi di erezione, molto più difficili da interpretare anche perché assai facilmente condizionabili da fattori emotivi o comunque esterni all'apparato genitale. Ci chiediamo ad esempio se lei assuma altri farmaci a parte quelli di cui ci ha parlato. Alla sua età, ci creda, è molto difficile che sussistano problemi sessuali inequivocabilmente legati a motivi organici, come può accadere ad un'età più avanzata. Nei rari casi in cui questo accade, si tratta di situazioni abbastanza clamorose, legate a malattie importanti (es. neurologiche, endocrinologiche) che danno sempre e comunque altri segni evidenti. La sua situazione necessita quindi di una interpretazione in chiave più squisitamente andrologica o sessuologica, cosa che perlopiù trascende le competenze dell'urologo, che fondamentalmente ė un chirurgo. In queste situazioni "grigie", noi ben sappiamo quanto oggi si faccia spesso ricorso anche transitorio a farmaci in grado di migliorare l'erezione tout court, ma questi debbono essere prescritti da uno specialista seriamente competente nelle situazioni di cui si è detto.
A margine, le diremmo che alla sua età l'assunzione per lunghi periodi di integratori ed estratti vegetali ha senso solo se da questi si ottengono chiari vantaggi in tempi ragionevoli. Altrimenti rischiano di giovare solo al suo farmacista!
Saluti
di quanto ci riferisce, gli unici "sintomi" sono i "saltuari bruciori all'interno del pene" ed una certa "esitazione" nell'urinare. Tutto questo può essere legato alla nota prostatite cronica, così come è stata definita dai precedenti accertamenti. Da questo punto di vista, ci pare che la situazione sia entro limiti oggettivi accettabili, altrimenti il nostro Collega (che ha avuto l'insostituibile vantaggio di poterla visitare) non si sarebbe espresso in termini così ottimistici. Per il resto, quanto pare che ora la preoccupi di più sono i disturbi di erezione, molto più difficili da interpretare anche perché assai facilmente condizionabili da fattori emotivi o comunque esterni all'apparato genitale. Ci chiediamo ad esempio se lei assuma altri farmaci a parte quelli di cui ci ha parlato. Alla sua età, ci creda, è molto difficile che sussistano problemi sessuali inequivocabilmente legati a motivi organici, come può accadere ad un'età più avanzata. Nei rari casi in cui questo accade, si tratta di situazioni abbastanza clamorose, legate a malattie importanti (es. neurologiche, endocrinologiche) che danno sempre e comunque altri segni evidenti. La sua situazione necessita quindi di una interpretazione in chiave più squisitamente andrologica o sessuologica, cosa che perlopiù trascende le competenze dell'urologo, che fondamentalmente ė un chirurgo. In queste situazioni "grigie", noi ben sappiamo quanto oggi si faccia spesso ricorso anche transitorio a farmaci in grado di migliorare l'erezione tout court, ma questi debbono essere prescritti da uno specialista seriamente competente nelle situazioni di cui si è detto.
A margine, le diremmo che alla sua età l'assunzione per lunghi periodi di integratori ed estratti vegetali ha senso solo se da questi si ottengono chiari vantaggi in tempi ragionevoli. Altrimenti rischiano di giovare solo al suo farmacista!
Saluti
[#10]
Utente
Gentile dottore, al di la dei farmaci sopra descritti non assumo altro.
Avrei sinceramente paura a prendere farmaci in grado di migliorare l'erezione, visto che dal mio punto di vista prettamente soggettivo, i problemi di erezione che sto avendo sembrano essere legati alla pesantezza che sento nella zona perianale, appunto dovuta alla ben nota prostatite, e non vorrei andare a sforzare ulteriormente un apparato che è già infiammato di suo, anche perchè quando l'infiammazione è sotto controllo farmacologico non riscontro alcun problema nè di eiaculazione nè di erezione.
A questo punto, seguendo il suo consiglio, attenderò il termine delle ferie per richiedere un nuovo consulto urologico/sessuologico, e tamponerò il dolore con la terapia prescrittami dal mio medico di base, composta da topster + genurin, ignorando il ciproxin.
Ringraziandola nuovamente,
le invio cordiali saluti
Avrei sinceramente paura a prendere farmaci in grado di migliorare l'erezione, visto che dal mio punto di vista prettamente soggettivo, i problemi di erezione che sto avendo sembrano essere legati alla pesantezza che sento nella zona perianale, appunto dovuta alla ben nota prostatite, e non vorrei andare a sforzare ulteriormente un apparato che è già infiammato di suo, anche perchè quando l'infiammazione è sotto controllo farmacologico non riscontro alcun problema nè di eiaculazione nè di erezione.
A questo punto, seguendo il suo consiglio, attenderò il termine delle ferie per richiedere un nuovo consulto urologico/sessuologico, e tamponerò il dolore con la terapia prescrittami dal mio medico di base, composta da topster + genurin, ignorando il ciproxin.
Ringraziandola nuovamente,
le invio cordiali saluti
[#11]
Utente
Dimenticavo di aggiungere, che ho eseguito nuovamente le analisi del sangue, e anche se i valori relativi alla prostata sono usciti nella norma, ancora una volta l'emocromo è uscito leggermente fuori fase:
WBC: 12, rif: 4-11
NEU: 8,32 rif: 2-7,50
MONO 0.890 rif: 0-0,800
Probabilmente non vuol dire niente, ma lo comunico per dovere di cronaca.
WBC: 12, rif: 4-11
NEU: 8,32 rif: 2-7,50
MONO 0.890 rif: 0-0,800
Probabilmente non vuol dire niente, ma lo comunico per dovere di cronaca.
[#14]
Gentile Giovanotto,
il PSA e la fosfatasi acida sono marcatori tumorali ed il loro impiego al di sotto dei 40 anni di etá non ha praticamente nessuna utilità e costituisce anche uno spreco di denaro pubblico. Sarà una piccola goccia nel mare, ma tant'è. Questo a lei interesserà relativamente, ma riteniamo giusto che ne sia informato.
Saluti
.
il PSA e la fosfatasi acida sono marcatori tumorali ed il loro impiego al di sotto dei 40 anni di etá non ha praticamente nessuna utilità e costituisce anche uno spreco di denaro pubblico. Sarà una piccola goccia nel mare, ma tant'è. Questo a lei interesserà relativamente, ma riteniamo giusto che ne sia informato.
Saluti
.
[#15]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la precisazione, ma nello specifico caso le analisi sono state eseguite presso una struttura privata e a totale carico del sottoscritto, pertanto lo definirei piuttosto uno sperpero di denaro privato !
Tra l'altro ho per puro caso scoperto, cercando su internet, che i piccoli filamenti neri che da tempo vedo nell'eiaculato, e che ho sempre trascurato supponendo si trattasse di residuati di cotone degli slip, sono probabilmente sintomo di sangue all'interno dello sperma.
Potrebbe cortesemente consigliarmi uno specialista o un centro nella zona di Napoli dove farmi visitare ?
Grazie
la ringrazio per la precisazione, ma nello specifico caso le analisi sono state eseguite presso una struttura privata e a totale carico del sottoscritto, pertanto lo definirei piuttosto uno sperpero di denaro privato !
Tra l'altro ho per puro caso scoperto, cercando su internet, che i piccoli filamenti neri che da tempo vedo nell'eiaculato, e che ho sempre trascurato supponendo si trattasse di residuati di cotone degli slip, sono probabilmente sintomo di sangue all'interno dello sperma.
Potrebbe cortesemente consigliarmi uno specialista o un centro nella zona di Napoli dove farmi visitare ?
Grazie
[#16]
Gentile Giovanotto,
non è fra gli scopi di questo servizio fornire indicazioni su specialisti o centri di cura riferiti al caso specifico. La sua è una grande città, non le sarà certo difficile trovare qualcuno che la possa seguire con la necessaria pazienza ed attenzione.
Saluti
non è fra gli scopi di questo servizio fornire indicazioni su specialisti o centri di cura riferiti al caso specifico. La sua è una grande città, non le sarà certo difficile trovare qualcuno che la possa seguire con la necessaria pazienza ed attenzione.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 5.7k visite dal 08/06/2013.
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