Dolore e bruciore a inguine, area perineo e testicoli
Buongiorno
Da metà febbraio (oggi siamo all'8/6) soffro di dolore e bruciore che si manifestano in vari punti del corpo con entità variabile: ai testicoli (a volte il destro, a volte il sinistro), all' inguine e nell'area del perineo. Mi capita di avvertire la sensazione che il pene sia "caldo" e avverto bruciore all'interno dello stesso.
Questi disturbi hanno peggiorato la qualità della mia vita quotidiana: mi tormentano al lavoro (sono impiegato e stare alla scrivania è un tormento) e non posso praticare sport (l' attività fisica li acutizza)
Nel corso delle terapie e del tempo ho sviluppato anche fastidi, bruciori e dolori nell'area anorettole.
Ho consultato diversi medici (urologi, proctologi, chirurghi) e effettuato vari esami e tentativi di cure: dato che i distrurbi proseguono, vi chiedo di esprimere un parere su cosa possa essere la causa o quali altri esami potrei fare per indagare
Storia clinica (ho continuato a consultare medici perché i disturbi ritornavano o non passavano neanche in modo temporaneo)
Febbraio: prima comparsa di sintomi urinari con bruciore a urinare e frequente stimolo anche notturno.
10/2: 7 giorni di Ciprofloxacina 1gr/giorno (ipotesi di cistite) con scomparsa sintomi
2/3: urinocultura mitto intermedio negativa
13/3: Comparsa di dolore e bruciore a testicoli e area perineale
15/3: Antigene prostatico (PSA) 0,20 ng/mL
18/3: 9 giorni Ciprofloxacina 1gr/giorno (ipotesi di prostatite)
27/3: Ecografia addome completo: nulla di anomalo, prostata normale salvo piccola calcificazione periuretrale destra
28/3: Urologo sospende antibiotico
6/4: urinocultura mitto intermedio negativa
10/4: visita proctologica: Corda colica, ipertono del muscolo puborettale, prolasso mucoemorroidario con proctite
-> integratore Pelvilen e trattamento rettale con Proctofoam
23/4: visita urologica: prostata congesta, modesto edema a livello dei funicoli spermatici, varicocele sx
29/4: spermiocultura: urine mitto intermedio negative, sperma no globuli bianchi con enterococcus faecalis 1000 HFC/ml sensibile a Ampicillina
-> 15 gg Ampicillina 2gr/giorno
2/5: Manometria anorettale: note di ipotonia sfinteriale anale a riposo
22/5: visita proctologica: piccole cisti della testa epididimo dx, nella ampolla rettale flogosi della mucosa, presenza di fibrina, no flogosi localizzate, mucosa irritata, scleroso
-> Pelvilen + Normast e Proctofoam
29/5: ecodoppler testicolare: varicocele II grado con tortuosità del plesso pampiniforme a sinistra,consiglio spermiogramma
Vi chiedo il vostro parere sulla mia situazione. Grazie della attenzione
Da metà febbraio (oggi siamo all'8/6) soffro di dolore e bruciore che si manifestano in vari punti del corpo con entità variabile: ai testicoli (a volte il destro, a volte il sinistro), all' inguine e nell'area del perineo. Mi capita di avvertire la sensazione che il pene sia "caldo" e avverto bruciore all'interno dello stesso.
Questi disturbi hanno peggiorato la qualità della mia vita quotidiana: mi tormentano al lavoro (sono impiegato e stare alla scrivania è un tormento) e non posso praticare sport (l' attività fisica li acutizza)
Nel corso delle terapie e del tempo ho sviluppato anche fastidi, bruciori e dolori nell'area anorettole.
Ho consultato diversi medici (urologi, proctologi, chirurghi) e effettuato vari esami e tentativi di cure: dato che i distrurbi proseguono, vi chiedo di esprimere un parere su cosa possa essere la causa o quali altri esami potrei fare per indagare
Storia clinica (ho continuato a consultare medici perché i disturbi ritornavano o non passavano neanche in modo temporaneo)
Febbraio: prima comparsa di sintomi urinari con bruciore a urinare e frequente stimolo anche notturno.
10/2: 7 giorni di Ciprofloxacina 1gr/giorno (ipotesi di cistite) con scomparsa sintomi
2/3: urinocultura mitto intermedio negativa
13/3: Comparsa di dolore e bruciore a testicoli e area perineale
15/3: Antigene prostatico (PSA) 0,20 ng/mL
18/3: 9 giorni Ciprofloxacina 1gr/giorno (ipotesi di prostatite)
27/3: Ecografia addome completo: nulla di anomalo, prostata normale salvo piccola calcificazione periuretrale destra
28/3: Urologo sospende antibiotico
6/4: urinocultura mitto intermedio negativa
10/4: visita proctologica: Corda colica, ipertono del muscolo puborettale, prolasso mucoemorroidario con proctite
-> integratore Pelvilen e trattamento rettale con Proctofoam
23/4: visita urologica: prostata congesta, modesto edema a livello dei funicoli spermatici, varicocele sx
29/4: spermiocultura: urine mitto intermedio negative, sperma no globuli bianchi con enterococcus faecalis 1000 HFC/ml sensibile a Ampicillina
-> 15 gg Ampicillina 2gr/giorno
2/5: Manometria anorettale: note di ipotonia sfinteriale anale a riposo
22/5: visita proctologica: piccole cisti della testa epididimo dx, nella ampolla rettale flogosi della mucosa, presenza di fibrina, no flogosi localizzate, mucosa irritata, scleroso
-> Pelvilen + Normast e Proctofoam
29/5: ecodoppler testicolare: varicocele II grado con tortuosità del plesso pampiniforme a sinistra,consiglio spermiogramma
Vi chiedo il vostro parere sulla mia situazione. Grazie della attenzione
[#1]
Gentile Signore,
se la sua situazione si sta dimostrando complessa per i Colleghi che la stanno seguendo direttamente e che hanno il non banale vantaggio di poterla visitare, per noi a distanza è ovviamente solo possibile formulare qualche ipotesi, dal valore tutto da dimostrare. La sequenza delle manifestazioni e le relative osservazioni dei Colleghi ci indirizzerebbero verso una sindrome dolorosa del pavimento pelvico (CPPS) legata ad una sensibilizzazione dell'innervazione locale mediata dai nervi pudendi. Si tratta di una manifestazione ancora assai poco conosciuta, anche dagli specialisti, in cui tipicamente si dimostra l'inefficacia di terapie dirette sugli organi della zona (prostata, vescica, ano, retto). L'approccio terapeutico in questi casi è comune a quello di qualsiasi dolore cronico, con somministrazione di farmaci non comuni nell'armamentario dell'urologo, come antidolorifici ad azione sul sistema nervoso centrale (es. gabapentin) oppure particolari psicofarmaci antidepressivi. E' chiaro che pochissimi specialisti in neuro-urologia siano in grado di gestire con competenza queste situazioni, è necessario integrarsi con specialisti nella terapia del dolore od addirittura neuropsichiatri, più abituati all'utilizzo di questi farmaci. Ammettiamo che non sia una strada semplice, ma essendo via via sempre più comune, anche una breve ricerca in rete le potrà fornire qualche elemento in più da cui sviluppare eventuali fruttuosi contatti.
Saluti
se la sua situazione si sta dimostrando complessa per i Colleghi che la stanno seguendo direttamente e che hanno il non banale vantaggio di poterla visitare, per noi a distanza è ovviamente solo possibile formulare qualche ipotesi, dal valore tutto da dimostrare. La sequenza delle manifestazioni e le relative osservazioni dei Colleghi ci indirizzerebbero verso una sindrome dolorosa del pavimento pelvico (CPPS) legata ad una sensibilizzazione dell'innervazione locale mediata dai nervi pudendi. Si tratta di una manifestazione ancora assai poco conosciuta, anche dagli specialisti, in cui tipicamente si dimostra l'inefficacia di terapie dirette sugli organi della zona (prostata, vescica, ano, retto). L'approccio terapeutico in questi casi è comune a quello di qualsiasi dolore cronico, con somministrazione di farmaci non comuni nell'armamentario dell'urologo, come antidolorifici ad azione sul sistema nervoso centrale (es. gabapentin) oppure particolari psicofarmaci antidepressivi. E' chiaro che pochissimi specialisti in neuro-urologia siano in grado di gestire con competenza queste situazioni, è necessario integrarsi con specialisti nella terapia del dolore od addirittura neuropsichiatri, più abituati all'utilizzo di questi farmaci. Ammettiamo che non sia una strada semplice, ma essendo via via sempre più comune, anche una breve ricerca in rete le potrà fornire qualche elemento in più da cui sviluppare eventuali fruttuosi contatti.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio.
In effetti nelle mie ricerche sulla rete avevo incontrato notizie su questo tipo di patologia.
Esite qualche tipo di esame che permetterebbe di sapere se si tratta di una condizione di sofferenza del nervo pudendo?
Un qualche tipo di elettromiografia?
Tornando ai disturbi prettamente urologici, il mio curante, pur prescrivendomi il trattamento con ampicillina per 15 giorni, riteneva che una concentrazione di 1000 HFC/ml fosse molto bassa (non compatibile con una infezione importante).
Lei concorda sul fatto che sia una concentrazione bassa?
Secondo lei è possibile che io abbia un qualche tipo di infezione (dato che non risulta dalla urinocultura e neanche dalla spermiografia)? Ha senso che io indaghi ancora alla ricerca di infezioni con altri esami (per esempio un tampone uretrale o con un test di Stamey)? Che esame suggerirebbe?
La ringrazio ancora molto della attenzione e disponibilità
In effetti nelle mie ricerche sulla rete avevo incontrato notizie su questo tipo di patologia.
Esite qualche tipo di esame che permetterebbe di sapere se si tratta di una condizione di sofferenza del nervo pudendo?
Un qualche tipo di elettromiografia?
Tornando ai disturbi prettamente urologici, il mio curante, pur prescrivendomi il trattamento con ampicillina per 15 giorni, riteneva che una concentrazione di 1000 HFC/ml fosse molto bassa (non compatibile con una infezione importante).
Lei concorda sul fatto che sia una concentrazione bassa?
Secondo lei è possibile che io abbia un qualche tipo di infezione (dato che non risulta dalla urinocultura e neanche dalla spermiografia)? Ha senso che io indaghi ancora alla ricerca di infezioni con altri esami (per esempio un tampone uretrale o con un test di Stamey)? Che esame suggerirebbe?
La ringrazio ancora molto della attenzione e disponibilità
[#3]
Gentile Signore,
una carica batterica di 1000 non è da cosiderarsi significativa ed il suo trattamento con antibiotici può risultare controproducente. I suoi sintomi non sono tipici per una forma batterica, d'ogni modo il test di Stamey può senz'altro essere eseguito per migliore definizione. Lo studio della CPPS non è ancora perfettamene codificato, la scelta delle indagini e le loro modalità di esecuzione dipende molto dallo specialista, dalla sua eserienza e dalla tecnologia disponibile. D'ogni modo lo studio elettrofisiologico (elettromiografia, potenziali evocati) è alla base di tutte le valutazioni
Saluti
una carica batterica di 1000 non è da cosiderarsi significativa ed il suo trattamento con antibiotici può risultare controproducente. I suoi sintomi non sono tipici per una forma batterica, d'ogni modo il test di Stamey può senz'altro essere eseguito per migliore definizione. Lo studio della CPPS non è ancora perfettamene codificato, la scelta delle indagini e le loro modalità di esecuzione dipende molto dallo specialista, dalla sua eserienza e dalla tecnologia disponibile. D'ogni modo lo studio elettrofisiologico (elettromiografia, potenziali evocati) è alla base di tutte le valutazioni
Saluti
[#4]
Utente
La ringrazio per la sua disponibilità e per le sue risposte.
Oggi ho ritirato l'esito dell'ultimo esame che mi è stato prescritto, ovvero una uroflussometria.
Riporta come conclusioni diagnostiche: ostruzione cervicouretrale. Impiego del torchio addominale.
In effetti da tempo io avverto che ci sono occasioni in cui la minzione mi richiede uno sforzo maggiore che in passato (rispetto a quando ero sano).
Inoltre ho episodi di dolore alla base del pene.
Secondo lei l' esito di questo esame aiuta a formulare una ipotesi di diagnosi di più specifica pertinenza dell'area urogenitale?
Se si, quale? E quale potrebbe essere un trattamento idoneo?
La ringrazio per il suo esprimermi una sua opinione
Oggi ho ritirato l'esito dell'ultimo esame che mi è stato prescritto, ovvero una uroflussometria.
Riporta come conclusioni diagnostiche: ostruzione cervicouretrale. Impiego del torchio addominale.
In effetti da tempo io avverto che ci sono occasioni in cui la minzione mi richiede uno sforzo maggiore che in passato (rispetto a quando ero sano).
Inoltre ho episodi di dolore alla base del pene.
Secondo lei l' esito di questo esame aiuta a formulare una ipotesi di diagnosi di più specifica pertinenza dell'area urogenitale?
Se si, quale? E quale potrebbe essere un trattamento idoneo?
La ringrazio per il suo esprimermi una sua opinione
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 34.1k visite dal 08/06/2013.
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