Le cause o che quest'ultima sia collegabile al varicocele
Buongiorno, sono un ragazzo di 18 anni e due anni fa ho riscontrato di avere un varicocele al testicolo sinistro di III grado. L'urologo da cui mi sono fatto visitare ha preferito non operare chilurgicamente alla chiusura delle vene, ma inserendo in esse delle spiraline che avrebbero dovuto diminuire il flusso.
Dopo un po' di tempo è risultato recidivo di III grado, e allora abbiamo optato per l'intervento chilurgico fatto a un anno dal precedente, ma anche questo non ha portato grandi miglioramenti, tanto che dopo 3 mesi ad una visita di controllo mi è stato disgnosticato recidivo di II grado.
Adesso mi chiedo, cosa mi consigliate di fare? Provare un altro intervento chilurgico o aspettare qualche anno come ha detto il medico che mi ha curato, tenendo sotto controllo la situazione, che a mio avviso non da alcun senso di pesantezza?
E poi ho un altro quesito, tre giorni fa ho dovuto fare un richiamo per il vaccino dell'antitetanica, che dopo mezza giornata ha reagito con una febbre fino ai 38.5° che è durata con oscillazioni varie fino a ieri sera. In questo periodo ho notato anche una leggera infiammazione esterna nella parte finale del pene e l'aumento del bisogno di urinare anche fino a 6/7 volte al giorno, ed ho pensato che fosse dovuto sempre come reazione al vaccino. Questa mattina però ho trovato nelle mie urine alla fine qualche traccia di sangue che ha continuato a mostrarsi fino ad adesso con un forte bruciore nel momento dell'espulsione di queste.
Ho consultato un medico di fiducia che ha detto potrebbe trattarsi di cistite, e di cominciare un ciclo di antibiotici. Voi cosa ne pensate? Soffro anche di eiaculazione precoce, possibile che siano altre le cause o che quest'ultima sia collegabile al varicocele?
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per essermi dilungato.
Andrea
Dopo un po' di tempo è risultato recidivo di III grado, e allora abbiamo optato per l'intervento chilurgico fatto a un anno dal precedente, ma anche questo non ha portato grandi miglioramenti, tanto che dopo 3 mesi ad una visita di controllo mi è stato disgnosticato recidivo di II grado.
Adesso mi chiedo, cosa mi consigliate di fare? Provare un altro intervento chilurgico o aspettare qualche anno come ha detto il medico che mi ha curato, tenendo sotto controllo la situazione, che a mio avviso non da alcun senso di pesantezza?
E poi ho un altro quesito, tre giorni fa ho dovuto fare un richiamo per il vaccino dell'antitetanica, che dopo mezza giornata ha reagito con una febbre fino ai 38.5° che è durata con oscillazioni varie fino a ieri sera. In questo periodo ho notato anche una leggera infiammazione esterna nella parte finale del pene e l'aumento del bisogno di urinare anche fino a 6/7 volte al giorno, ed ho pensato che fosse dovuto sempre come reazione al vaccino. Questa mattina però ho trovato nelle mie urine alla fine qualche traccia di sangue che ha continuato a mostrarsi fino ad adesso con un forte bruciore nel momento dell'espulsione di queste.
Ho consultato un medico di fiducia che ha detto potrebbe trattarsi di cistite, e di cominciare un ciclo di antibiotici. Voi cosa ne pensate? Soffro anche di eiaculazione precoce, possibile che siano altre le cause o che quest'ultima sia collegabile al varicocele?
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per essermi dilungato.
Andrea
[#1]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta, attendo allora la risposta del prof. Martino.
Vorrei aggiungere che il motivo che è sembrato giustificare la recidività dall'operazione è stato la possibile esistenza di più vasi, non tutti chiusi con l'intervento che fanno passare il sangue in queste vene.
Per quanto riguarda l'eiaculazione precoce aggiungerei che ho una partner fissa da un anno e mezzo e con lei ho un rapporto di pura sincerità e tranquillità, contrariamente alla maggior parte delle storie che avvengano tra noi giovani.
Inoltre i nostri rapporti sessuali non sono molto frequenti, e variano da 1 volta la settimana a 1 volta al mese.
Attendo vostre notizie, e intanto grazie per la Vostra disposizione!
Andrea
Vorrei aggiungere che il motivo che è sembrato giustificare la recidività dall'operazione è stato la possibile esistenza di più vasi, non tutti chiusi con l'intervento che fanno passare il sangue in queste vene.
Per quanto riguarda l'eiaculazione precoce aggiungerei che ho una partner fissa da un anno e mezzo e con lei ho un rapporto di pura sincerità e tranquillità, contrariamente alla maggior parte delle storie che avvengano tra noi giovani.
Inoltre i nostri rapporti sessuali non sono molto frequenti, e variano da 1 volta la settimana a 1 volta al mese.
Attendo vostre notizie, e intanto grazie per la Vostra disposizione!
Andrea
[#3]
Gentile Utente,
come ho molte volte già detto in questo forum, esistono varie tecniche per risolvere una condizione di varicocele (chirurgica open, chirurgica videoassistita e radiologica). Tutte le procedure hanno una percentuale di persistenza (termine più corretto di quello di recidiva) della condizione patologica ed ovviamente di complicanze precoci e a distanza.
Tali percentuali, in realtà, dipendono e variano considerevolmente in funzione della selezione dei pazienti, e quindi della correttezza della diagnosi prima dell'intervento, e naturalmente in funzione della capacità dell'operatore che esegue la procedura.
Nel Suo caso, trattandosi di un varicocele di grado avanzato, è lecito pensare ad una componente varicosa anche extra-funicolare. In altri termini le vene varicose si trovano sia all'interno che all'esterno del funicolo spermatico. So di stare usando termini troppo tecnici, ma non ve ne sono altri.
Non saprei davvero cosa aggiungere se non che, personalmente, non vedo l'indicazione nel Suo caso specifico al tipo di trattamento a cui Lei è stato sottoposto. Posso ancora aggiungere che in casi simili al Suo pratico sempre la legatuta chirurgica open delle vene affette per via sub-inguinale. In altri termini, pratico una incisione minima all'altezza della radice dello scroto, fra i peli pubici.
Che fare adesso? Difficile risponderLe.
Se Lei continua ad avere un rapporto fiduciario con il Suo Chirurgo, e questo mi piace come cosa, continui a seguirne i consigli. Può attendere i 20, 25, 35, 40, 45, 50, 55 o i 60 anni e vedere che succede...A PATTO PERO' che non venga compromesso il Suo stato di fertilità, da controllare almeno ogni 6 mesi con un esame del liquido seminale. E' questo il punto focale della situazione: questo condiziona il fatto che Lei debba o meno rioperarsi.
L'eiaculazione precoce è un altro problema.
La probabile cistite è un altro problema.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
come ho molte volte già detto in questo forum, esistono varie tecniche per risolvere una condizione di varicocele (chirurgica open, chirurgica videoassistita e radiologica). Tutte le procedure hanno una percentuale di persistenza (termine più corretto di quello di recidiva) della condizione patologica ed ovviamente di complicanze precoci e a distanza.
Tali percentuali, in realtà, dipendono e variano considerevolmente in funzione della selezione dei pazienti, e quindi della correttezza della diagnosi prima dell'intervento, e naturalmente in funzione della capacità dell'operatore che esegue la procedura.
Nel Suo caso, trattandosi di un varicocele di grado avanzato, è lecito pensare ad una componente varicosa anche extra-funicolare. In altri termini le vene varicose si trovano sia all'interno che all'esterno del funicolo spermatico. So di stare usando termini troppo tecnici, ma non ve ne sono altri.
Non saprei davvero cosa aggiungere se non che, personalmente, non vedo l'indicazione nel Suo caso specifico al tipo di trattamento a cui Lei è stato sottoposto. Posso ancora aggiungere che in casi simili al Suo pratico sempre la legatuta chirurgica open delle vene affette per via sub-inguinale. In altri termini, pratico una incisione minima all'altezza della radice dello scroto, fra i peli pubici.
Che fare adesso? Difficile risponderLe.
Se Lei continua ad avere un rapporto fiduciario con il Suo Chirurgo, e questo mi piace come cosa, continui a seguirne i consigli. Può attendere i 20, 25, 35, 40, 45, 50, 55 o i 60 anni e vedere che succede...A PATTO PERO' che non venga compromesso il Suo stato di fertilità, da controllare almeno ogni 6 mesi con un esame del liquido seminale. E' questo il punto focale della situazione: questo condiziona il fatto che Lei debba o meno rioperarsi.
L'eiaculazione precoce è un altro problema.
La probabile cistite è un altro problema.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 10/09/2005.
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