Una prostatite che mi porto dietro ormai

Buongiorno,
ho 32 anni e dall'inizio di gennaio mi è stata diagnosticata una prostatite che mi porto dietro ormai da 5 mesi. Fra i molti esami (urinocoltura, ecografia renale e vescicale) ho eseguito ultimamente una prostato coltura dalla quale è risultato un "discreto sviluppo di colonie di enterococco". Il mio urologo mi ha prescritto 3 pasticche di augmentin al giorno per 10 giorni ma terminata la cura, qualche giorno dopo, ho ricominciato ad accusare gli stessi sintomi che accuso da 5 mesi a questa parte: senso di urinare che non mi permette di riposare bene la notte e dolori al basso ventre. Da 4 giorni sto effettuando un altro ciclo di augmentin (il secondo) dato che dall'antibiogramma risulta che i batteri sono sensibili alla amoxicillina. Purtroppo però le cose non migliorano. La notte riposo male e nel corso della giornata ho spesso senso di dover urinare. E' possibile che debba cambiare antibiotico? Sono 5 mesi che soffro di questo problema e non so più cosa fare. Premetto che cerco di bere moltissimo (acqua naturale con basso residuo fisso) ed evitare cibi che possano creare problemi (come cioccolata, pepe, alcool, peperoncino) ma questo problema mi ha causato spesso l'impossibilità di poter uscire per fare una qualunque attività e non so più cosa debba fare per risolverlo. Sto prendendo anche il permixon (una pasticca al giorno ormai già da due mesi e ho fatto altri cicli sempre di permixon in questi 5 mesi) .Grazie per una Vostra eventuale risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

la diagnosi è stata fatta, le indicazioni terapeutiche date come pure i consigli dietetico-comportamentali.

Da qui ci sembra che lei sia ben seguito; se vuole le ribadiamo nel dettaglio i consigli che deve seguire:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie mille per la tempestiva risposta. Come da Lei suggerito sto seguendo tutte le indicazioni del mio urologo. Ciò che non mi spiego però è il perchè nonostante stia prendendo augmentin (al quale questi batteri sono sensibili) dopo così tanti giorni ancora ho i fastidi che da 5 mesi mi porto dietro (senso di dover urinare spesso, dolori al basso ventre, bruciori).
Fra l'altro non sono fumatore e peso 61 chilogrammi quindi non ho problemi di aumento della pressione sulla vescica. Visto che, come Lei dice, la diagnosi è stata fatta ed ho individuato il tipo di batterio presente (enterococco), nel caso in cui al termine di questo secondo ciclo di agmentin dovessi ancora avere i sintomi della prostatite, dovrò utilizzare un antibiotico differente che sia forse ancora più efficace? (anche se pesando così poco, spero di evitare un terzo ciclo di antibiotico che credo mi debiliterebbe ancor di più).

Grazie ancora.
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Fra l'altro so che devo avere una vita sessuale regolare ma ultimamente quando ho avuto rapporti con la mia compagna (sempre protetti) successivamente sono stato peggio e quindi ora come ora ho paura di avere rapporti per paura di peggiorare le mie condizioni.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

segua ora le indicazioni ricevute dal suo medico di fiducia, non metta il carro davanti ai buoi, e vediamo se con l'ultimo ciclo di antibiotici indicati il problema si risolve.

Comunque fatto il tutto bisogna senpre risentire il suo urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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