Varicocele, quarta operazione
Salve,
Sono un giovane di 32 anni e sono stato operato di varicocele a 16 anni, a 27 ed a 29.
A 16 anni fui operato con metodo chirurgico all'altezza inguinale, a 27 ed a 29 con metodo radiologico di sclero-embolizzazione. Purtroppo il chirurgo fece presente che non era capace di 'arrivare' in sede a causa di vene "una dentro l'altra".
Il mio quesito è, quale metodo utilizzare ora, dopo averne già provati due che non hanno dato gli esiti desiderati? Ogni chirurgo o radiologo ha il suo metodo ma nel mio caso come devo comportarmi?
Sono un giovane di 32 anni e sono stato operato di varicocele a 16 anni, a 27 ed a 29.
A 16 anni fui operato con metodo chirurgico all'altezza inguinale, a 27 ed a 29 con metodo radiologico di sclero-embolizzazione. Purtroppo il chirurgo fece presente che non era capace di 'arrivare' in sede a causa di vene "una dentro l'altra".
Il mio quesito è, quale metodo utilizzare ora, dopo averne già provati due che non hanno dato gli esiti desiderati? Ogni chirurgo o radiologo ha il suo metodo ma nel mio caso come devo comportarmi?
[#1]
Gentile Signore,
presupponiamo che il varicocele recidivo sia stato confermato dagli opportuni accertamenti e che le dia molto fastidio ovvero pregiudichi la sua fertilità, altrimenti tanta insistenza non risulterebbe giustificata. La complessa situazione per essere valutata correttamente necessita senz'altro dell'esecuzione di una flebografia per individuare con precisione quali siano le vene spermatiche ancora aperte e refluenti. Solo così si potrà pensare ad un intervento veramente mirato utilizzando la tecnica più opportuna. Questo comporterà l'esecuzione di un piccolissimo intervento preventivo, certamente in anestesia locale, appunto per eseguire la flebografia. La sclero-embolizzazione non può ostruire eventuali vene spermatiche collaterali esterne od interne, che - per quanto rare - sono spesso la causa di queste recidive.
Saluti
presupponiamo che il varicocele recidivo sia stato confermato dagli opportuni accertamenti e che le dia molto fastidio ovvero pregiudichi la sua fertilità, altrimenti tanta insistenza non risulterebbe giustificata. La complessa situazione per essere valutata correttamente necessita senz'altro dell'esecuzione di una flebografia per individuare con precisione quali siano le vene spermatiche ancora aperte e refluenti. Solo così si potrà pensare ad un intervento veramente mirato utilizzando la tecnica più opportuna. Questo comporterà l'esecuzione di un piccolissimo intervento preventivo, certamente in anestesia locale, appunto per eseguire la flebografia. La sclero-embolizzazione non può ostruire eventuali vene spermatiche collaterali esterne od interne, che - per quanto rare - sono spesso la causa di queste recidive.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 29/05/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.