Cambio farmaco per trattamento ipb

Gentili dottori,
chiedo un rapido consulto per mio padre, soggetto di 79 anni affetto da ipb.
Mio padre è in cura da circa un anno sostanzialmente per aumentato valore del psa, durante questi mesi il valore (inizialmente sui 7-8) non è mai sceso.
Così qualche mese fa abbiamo deciso di fare una biopsia risultata poi negativa.
Intanto il valore del psa è intorno a 9-10.
E' seguito per lo più da specialista dell' ASL di competenza, tranne per il periodo che è stato sottoposto a biopsia, e, si cura con LURA da 0,4 mg, ultimamente con l'aggiunta di una compressa di serenoa.
La specialista, ritiene che l'aumentato psa, non sia di origine maligna ma dovuta ad una prostata invecchiata ed aumentata e, gli ha prescritto tutta una serie di esami, tra cui una ecografia transerttale che gli ha provocato il blocco della minzione ed è stato costretto ad essere cateterizzato.
Per cui gli ho consigliato di prenotare una visita presso un noto specialista in modo da valutare se del caso procedere ad un'eventuale turp.
Nel frattempo, il medico di base gli ha cambiato molecola, sostituendo l'afalitico con la dutasteride (avodart), da assumere per i prossimi tre mesi e consigliandogli di non procedere ad ulteriori visite specialistiche.
Onestamente sono un pò preoccupato di questa scelta del medico di base, non tanto per il cambio di molecola che nel caso di mio padre potrebbe pure trovare una logica, quanto invece, per il rimando ad una visita specialistica che in un soggetto non più giovane potrebbe avere delle conseguenze.
Forse sbaglio?
Grazie.