Tac per calcolo renale
Buon giorno sono una persona di 34 anni e circa due anni fa mi hanno trovato un calcolo al rene sinistro di 1,8 cm tramite una radiografia, successivamente ho fatto anche una tac ed è stato trovato un altro calcolo da 0,8 cm. Dopo circa 6 interventi di ESWL sono riusciti a frantumarmi i calcoli ma a quanto pare pur bevendo molto non ho espulso tutti i frammenti. Dai successivi controlli sembrava che i residui fossero pochi e piccoli ma ho trovato una certa discordanza dell'interpretazione delle ecografie degli urologi. Nel senso che:
RADIOGRAFIA 10/06/2011
Plurime e grossolane calcificazioni a livello del bacinetto renale e caliceale inferiore di sinistra. Non immagini calcifiche di sospetta litiasica lungo il presumibile decorso delle vie escretrici urinarie.
ECOGRAFIA 23/03/2012
a sinistra nei calici inferiori si apprezzano frammenti litiasici che si estendono per circa 16 mm.
RADIOGRAFIA 02/04/2012
Al controllo odierno confrontato con il precedente esame del 19/01/2012, appaiono ridotti di numero e di dimensione le note calcificazioni a livello dell'ombra renale sinistra
ECOGRAFIA 28/06/12
a sinistra litiasi caliciale inf. di circa 6 mm.
RADIOGRAFIA 02/10/2012
Apprezzabili almeno 5 piccole formazioni radiopache, la maggiore delle quali di circa 3.5mm, in corrispondenza dell'ombra renale di sinistra, la maggiore delle quali di circa 3.5 mm, in corrispondenza dell'ombra renale di sinistra compatibile con note formazioni litiasiche.
ECOGRAFIA 23/05/2013
A destra renella; a sinistra nel bacinetto calcolo di 21mm, nel gruppo inferiore calcolo di 9 mm ed ulteriore calcolo di 5 mm.
Ora mi viene chiesto di fare un'altra TAC, la prima l'avevo fatta il 09/02/2011.
Ma è davvero indispensabile un'altra TAC? Sò che questo esame solitamente viene prescritto solo se strettamente necessario, è il mio caso? Sinceramente non vorrei farlo per via delle radiazioni dato che ho letto che potrebbero innescare tumori e malattie genetiche, soprattutto in soggetti con sistema immunitario debole o predisposti... ora non sò se questo sia vero ma ho un pò di paura......
Dal mio punto di vista è evidente che nel mio rene sinistro ci sono ancora dei calcoli che non sono riuscito ad espellere dopo due anni e dopo 6 interventi di ESWL, ma non si potrebbe fare direttamente un intervento magari di litrotrissia percutanea e rimuovere ciò che si trova indipendentemente dalle dimensioni dei calcoli e senza effettuare una ulteriore TAC? Naturalmente non ho nessuna competenza in questo campo e mi limito a fare delle ipotesi.
Vi ringrazio anticipatamente
RADIOGRAFIA 10/06/2011
Plurime e grossolane calcificazioni a livello del bacinetto renale e caliceale inferiore di sinistra. Non immagini calcifiche di sospetta litiasica lungo il presumibile decorso delle vie escretrici urinarie.
ECOGRAFIA 23/03/2012
a sinistra nei calici inferiori si apprezzano frammenti litiasici che si estendono per circa 16 mm.
RADIOGRAFIA 02/04/2012
Al controllo odierno confrontato con il precedente esame del 19/01/2012, appaiono ridotti di numero e di dimensione le note calcificazioni a livello dell'ombra renale sinistra
ECOGRAFIA 28/06/12
a sinistra litiasi caliciale inf. di circa 6 mm.
RADIOGRAFIA 02/10/2012
Apprezzabili almeno 5 piccole formazioni radiopache, la maggiore delle quali di circa 3.5mm, in corrispondenza dell'ombra renale di sinistra, la maggiore delle quali di circa 3.5 mm, in corrispondenza dell'ombra renale di sinistra compatibile con note formazioni litiasiche.
ECOGRAFIA 23/05/2013
A destra renella; a sinistra nel bacinetto calcolo di 21mm, nel gruppo inferiore calcolo di 9 mm ed ulteriore calcolo di 5 mm.
Ora mi viene chiesto di fare un'altra TAC, la prima l'avevo fatta il 09/02/2011.
Ma è davvero indispensabile un'altra TAC? Sò che questo esame solitamente viene prescritto solo se strettamente necessario, è il mio caso? Sinceramente non vorrei farlo per via delle radiazioni dato che ho letto che potrebbero innescare tumori e malattie genetiche, soprattutto in soggetti con sistema immunitario debole o predisposti... ora non sò se questo sia vero ma ho un pò di paura......
Dal mio punto di vista è evidente che nel mio rene sinistro ci sono ancora dei calcoli che non sono riuscito ad espellere dopo due anni e dopo 6 interventi di ESWL, ma non si potrebbe fare direttamente un intervento magari di litrotrissia percutanea e rimuovere ciò che si trova indipendentemente dalle dimensioni dei calcoli e senza effettuare una ulteriore TAC? Naturalmente non ho nessuna competenza in questo campo e mi limito a fare delle ipotesi.
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Gentile Signore,
l'esperienza insegna che l'ecografia mostra uno dei suoi dati deboli nella corretta individuazione dei calcoli renali e nella definizione delle loro misure. Il giudizio dipende molto dall'operatore e non raramente si possono verificare differenze anche sorprendenti. Questo è tanto più vero quando si tratta di frammenti, che l'un l'altro addossati possono facilmente ingannare mimando la presenza di una sola concrezione più grande. Per questo motivo, l'ecografia deve essere sempre accompagnata da una radiografia diretta semplice dei reni. Questa ultima indagine è però spesso disturbata dall'aria e dal contenuto intestinale, che ne limitano l'utilità. Oggi si ricorre alla TAC senza mezzo di contrasto ogni qual volta sia necessario definire con la massima precisione possibile i calcoli ed i loro frammenti. Venendo al suo caso, è evidente la scarsa efficacia delle onde d'urto, che dopo un elevato numero di trattamenti ancora non è riuscita a risolvere la situazione in modo accettabile. Nella nostra esperienza certamente avremmo ben prima dato indicazione ad un intervento endoscopico (uretero-renoscopia operativa), eseguito per via retrograda attraverso le vie urinarie naturali, con frammentazione diretta laser del calcolo e contestuale rimozione dei residui maggiori. Di fatto però questa tecnica non è ancora disponibile in tutti i i centri, pertanto talora bisogna scendere ad un compromesso. D'ogni modo, proprio in previsione di un intervento di bonifica, concordiamo nell'utilità di una TAC. Oggigiorno eseguita senza mezzo di contrasto, con tecnologia a spirale, comporta una limitata esposizione ai raggi e garantisce un risultato inequivocabile. Ci faccia eventualmente sapere, se lo desidera.
Saluti
l'esperienza insegna che l'ecografia mostra uno dei suoi dati deboli nella corretta individuazione dei calcoli renali e nella definizione delle loro misure. Il giudizio dipende molto dall'operatore e non raramente si possono verificare differenze anche sorprendenti. Questo è tanto più vero quando si tratta di frammenti, che l'un l'altro addossati possono facilmente ingannare mimando la presenza di una sola concrezione più grande. Per questo motivo, l'ecografia deve essere sempre accompagnata da una radiografia diretta semplice dei reni. Questa ultima indagine è però spesso disturbata dall'aria e dal contenuto intestinale, che ne limitano l'utilità. Oggi si ricorre alla TAC senza mezzo di contrasto ogni qual volta sia necessario definire con la massima precisione possibile i calcoli ed i loro frammenti. Venendo al suo caso, è evidente la scarsa efficacia delle onde d'urto, che dopo un elevato numero di trattamenti ancora non è riuscita a risolvere la situazione in modo accettabile. Nella nostra esperienza certamente avremmo ben prima dato indicazione ad un intervento endoscopico (uretero-renoscopia operativa), eseguito per via retrograda attraverso le vie urinarie naturali, con frammentazione diretta laser del calcolo e contestuale rimozione dei residui maggiori. Di fatto però questa tecnica non è ancora disponibile in tutti i i centri, pertanto talora bisogna scendere ad un compromesso. D'ogni modo, proprio in previsione di un intervento di bonifica, concordiamo nell'utilità di una TAC. Oggigiorno eseguita senza mezzo di contrasto, con tecnologia a spirale, comporta una limitata esposizione ai raggi e garantisce un risultato inequivocabile. Ci faccia eventualmente sapere, se lo desidera.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 21.5k visite dal 25/05/2013.
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