Fastidio dopo la minzione
sono un ragazzo di 30 anni. circa un mese fa ho avuto delle macchie sul glande che ho curato con travocort per 7 gg. essendo ricomparse dopo aver terminato di usare travocort il medico mi ha indicato di riutilizzare travocort per 7 giorni e insieme di prendere sporanox per quattro giorni. durante la cura avevo qualche fastidio durante e subito dopo la minzione. terminata la cura ho avuto un arrossamento solo del prepuzio ma che è scomparso con il solo uso di un detergente intimo alla camomilla, metre il fastidio dopo la minzione è rimasto. Dopo essermi masturbato, mi sono comparsi 4 o 5 puntini vicino all'orifizio e continuo ad avere un fastidio dopo la minzione e mi accorgo che rimangono due o tre gocce di urina che non escono se non "spremendo" il glande. anche con lo sperma e' successo che sembra che rimanga un pò nell'orifizio e questo mi sembra un pò chiuso. ho appena ritirato l'esame delle urine e l'urinocultura ed è tutto nella norma. non posso essere stato contagiato da nessuno perchè ho avuto rapporti solo protetti con mia moglie e almeno un mese prima che comparissero i primi sintomi. Aggiungo che ho difficoltà a scoprire il glande in erezione anche se non mi causa problemi nei rapporti. cosa potrebbe essere? posso avere rapporti non protetti? il tampone uretrale può servive se escludiamo che possa essere qualcosa ricevuto dal partner? grazie.
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Gentile Signore,
come può ben immaginare, a distanza non è possibile interpretare delle alterazioni locali, anche se lei si impegna a descriverle nel dettaglio. La negatività degli esami eseguiti è certamente confortante. Per il resto, è indispensabile una valutazione diretta da parte di un nostro Collega specialista in urologia, che la segua in un percorso di diagnosi e di eventuale cura, se necessario. Nel frattempo, se possibile non applichi più creme cortisoniche, che rischiano di mascherare le alterazioni superficiali del glande.
Saluti
come può ben immaginare, a distanza non è possibile interpretare delle alterazioni locali, anche se lei si impegna a descriverle nel dettaglio. La negatività degli esami eseguiti è certamente confortante. Per il resto, è indispensabile una valutazione diretta da parte di un nostro Collega specialista in urologia, che la segua in un percorso di diagnosi e di eventuale cura, se necessario. Nel frattempo, se possibile non applichi più creme cortisoniche, che rischiano di mascherare le alterazioni superficiali del glande.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 23/05/2013.
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